Via libera al Ddl sull'immigrazione

fonte lastampa.it

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Amato-Ferrero che modifica la precedente legge Bossi-Fini

ROMA
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Ddl delega sull’immigrazione. Al testo hanno lavorato il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, e il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero.

Il nuovo testo prevede delle nuove procedure per ottenere il permesso di soggiorno e la possibilità di entrare per cercare lavoro. Nuove regole anche per i Cpt che non scompaiono ma cambiano radicalmente. La nuova normativa, che entrerà in vigore non prima del 2008, contiene anche alcune misure per la tutela dei minori.

Il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha poi spiegato alla stampa gli obiettivi del ddl sulla modifica della Bossi-Fini approvato oggi al Cdm. Il decreto avrà margini di «flessibilità» in particolare per le badanti, ha precisato. «Sarà migliorata la qualità dei numeri - ha affermato Amato - saranno previsioni più realistiche. La definizione dei numeri coinvolgerà associazioni e patronati, oltre che rappresentanti territoriali. Non avremo però più numeri al lotto ma cifre realistiche». Per le badanti, in particolare, «entro un limite prefissato ci potranno essere delle modifiche. Perchè se per le imprese il numero di lavoratori stranieri è prevedibile non lo è invece per le badanti. Ci sarà quindi un margine di elasticita».

fonte repubblica.it

Approvata la legge delega: semplifica le procedure per l'ingresso, non abolisce ma modifica i Cpt. E il ministro ammette un problema "tecnico" sulla copertura finanziaria

Immigrazione, via libera alla riforma della Bossi-Fini

Amato: "Non avremo più numeri al lotto, ma cifre realistiche"
Novità anche nel campo della giustizia: "L'extracomunitario non è un mafioso"

ROMA - Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge delega sull'immigrazione che riforma la legge Bossi-Fini. Il testo - che porta la firma dei ministri dell'Interno Giuliano Amato, e della Solidarietà sociale Paolo Ferrero - prevede alcune novità importanti, rispetto alla Bossi-Fini attualmente in vigore: dalla semplificazione delle procedure per ottenere il permesso di soggiorno a nuove regole per i Cpt, che non scompaiono ma cambiano radicalmente.

Le nuove norme. Tra le novità, la possibilità di entrare per cercare lavoro iscrivendosi ad apposite liste, o attraverso una banca dati di raccolta delle richieste e delle offerte. O anche il ritorno dello sponsor (già previsto dalla Turco-Napolitano, e abolito dalla Bossi-Fini): a fare da garante per l'ingresso in Italia di un extracomunitario potrà, infatti, essere sia un privato cittadino sia uno sponsor istituzionale. Cioè enti locali, sindacati, associazioni imprenditoriali. C'è anche l'opportunità, per lo straniero in possesso di "risorse finanziarie adeguate", di "autosponsorizzarsi".

Il commento del ministro. "La modifica della Bossi-Fini si è resa necessaria perché i meccanismi adottati dalla stessa legge per l'immigrazione hanno favorito uno sproporzionato ingresso di immigrazione clandestina nei confronti dell'immigrazione legale - ha spiegato Amato, in conferenza stampa - la necessità di avere un contratto di lavoro prima di entrare in Italia è un congegno che può funzionare e che abbiamo mantenuto per il personale qualificato, ma non può funzionare per quello non qualificato o per le badanti, che si possono assumere solo dopo averle guardate in faccia''.

I numeri. Mai più "numeri al lotto" per i permessi di immigrati ma previsioni "più realistiche": questa la promessa del ministro. Per le badanti, in particolare, "entro un limite prefissato ci potranno essere delle modifiche. Perché se per le imprese il numero di lavoratori stranieri è prevedibile non lo è invece per le badanti. Ci sarà quindi un margine di elasticità".

Immigrati e giustizia. Amato ha sottolineato che l'iimigrato "non è un mafioso", dunque "non ha senso che esista un diritto criminale speciale per l'immigrato. Se fa un falso documentale, il suo falso vale quanto quello fatto da un cittadino italiano da sette generazioni". Insomma, nel ddl "i reati non sono stati cancellati ma ricondotti al codice penale. La disciplina della Bossi-Fini vedeva nell'immigrato un potenziale nemico della legge con caratteristiche specifiche proprie". Cambiamenti anche sulla figura di magistrato chiamato a giudicare chi commette reati. "Sarà il giudice ordinario e non il giudice di pace ad occuparsene, perché riguarda i diritti della persona, che hanno gli immigrati come gli italiani di settima generazione".

I Cpt. Senza attendere l'approvazione della legge, due imminenti direttive del ministro dell'Interno permetteranno l'entrata della stampa nei Cpt e la chiusura di alcuni di questi che sono "di troppo" (su questo punto, è già in prgramma una verifica della situazione). Lo ha annunciato Amato, sottolineando che le due direttive accolgono le proposte della Commissione De Mistura. Il ministro ha confermato che "i Cpt rimangono ma esclusivamente per coloro che si sono sottratti all'identificazione e che sono in transito tra la fase dell'espulsione deliberata e non attuata". Insomma, i centri di accoglienza ci saranno ma non avrà una caratteristica repressiva. Rispetto all'entrata dei giornalisti, il ministro ha detto sarà condizionata a richieste ai prefetti e dovrà essere organizzata.

La copertura finanziaria. Il ddl ha ancora in sospeso, ha rivelato Amato, una questione "tecnica" che riguarda la copertura finanziaria, di cui si stanno interessando i tecnici dell'economia. Rispetto al finanziamento della legge "stiamo, per la verità, ancora cercando la formula e stiamo discutendo". Visto che la spesa sarà collegata al 2008 e quindi non c'è un problema di copertura per il 2007 - ha osservato - "si sta quindi valutando se quantificarla fin d'ora e poi inserirla in Finanziaria o prevederla direttamente nella Finanziaria".

Altri provvedimenti del Cdm. Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il ddl che sancisce un giro di vite contro i reati ambientali che prevede multe fino a 250 mila euro e carcere fino a un massimo di dieci anni, più le aggravanti. Introdotti anche i reati di associazione a delinquere finalizzata al crimine ambientale. Il provvedimento sulla siccità, invece, sarà esaminato dal Consiglio dei ministri il prossimo 4 maggio. Secondo il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio l'emergenza acqua riguarda i settori agricolo e industriale, "ma non i consumi domestici". Almeno per ora.

Mar, 24/04/2007 – 15:22
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