Caccia alle streghe?
A pochi giorni dall'inizio del Social Forum Europeo a Firenze, sopratutto attraverso gli articoli dei giornali locali, si continua a respirare un clima diffuso di tensione e sfiducia generale. La stampa, supportata da una destra che farebbe di tutto per impedire questo incontro, fagocita i fiorentini, e in particolar modo i commercianti e i negozianti del centro, con pronostici e scenari legati alle giornate di Genova. La stampa locale sta usando tutti i mezzi a sua disposizione per svegliare nei cittadini, sopratutto di Firenze, una generale volontą a rifiutare l'evento, senza mai parlare dei contenuti che esso vuole esprimere. Si parla di fantomatici eserciti di black block in arrivo o gią in attivitą, si accusano gli attivisti locali di sparare (come nel far west) contro i proprio contendenti politici e si iniziano a perquisire con accuse infondate le case di alcuni attivisti. La destra e i giornali locali nel tentativo di boicottare un grande momento di discussione e confronto su un altro mondo possibile (incapaci di contrastarlo politicamente) stanno tentando di ricreare un clima stile quello del famoso pregenova. E non a caso non si parla pił di contenuti ma della chiusura di Schengen, di un possibile spostamento di cittą per il Social Forum, dell'attivazione di nuovi sistemi di sorveglianza e persino si propongono cinghiate di massa ai no global, oggi alleati con gli islamici (come nel caso dell'articolo di Zeffirelli).
I monumenti di Firenze sarebbero in pericolo e per impedire questo il governo
annuncia l'arrivo dell'esercito e tenta ancora di giocare la carta della sede
alternativa discussa in un dibattito preposto alla Camera durante la
giornata di martedi' e da discutersi giovedi' nel Consiglio dei Ministri. Dall'altra parte invece continuano i lavori di preparazione dell'European Social Forum, cosi come stanno nascendo proposte parallele al Social Forum, come quella di una piazza tematica, di un corteo a Camp Darby e di un luogo di attraversamento dove poter sperimentarsi sulle pratiche e sulla comunicazione dell'attivismo sociale. Rassegna Stampa
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