A 25 anni dall'omicidio di Valerio Verbano
Il 22 febbraio 1980 viene ucciso Valerio Verbano, studente diciannovenne
vicino
agli ambienti dell'Autonomia Operaia. L'azione, che si inserisce in
un periodo
particolare
della storia italiana, viene rivendicata, come molte altre negli anni tra il
1978
ed il 1981, dai Nuclei
Armati
Rivoluzionari, avanguardia del terrorismo fascista. Sono passati
venticinque
anni dai fatti, ma i punti oscuri sono ancora molti: a cominciare dai nomi
degli
esecutori materiali dell'omicidio, per finire coi nomi di coloro che li
hanno coperti sino ad oggi.
Di certo ci restano solo la brutalità con cui è stato progettato
ed eseguito l'agguato
e la scomparsa, dagli uffici giudiziari, del dossier al quale
Valerio
Verbano stava lavorando. Pagine e pagine contenenti nomi e foto di circa
cento
esponenti di spicco dei Nar oltre alla ricostruzione dei rapporti tra
questi,
la Banda della Magliana e varie sigle dell'eversione nera. Pagine e pagine
che sembra siano state utilizzate dal giudice Amato, titolare delle
inchieste
sull'eversione nera, nell'indagine su Mario
Corsi, esponente dei Nar, accusato dell'omicidio di Fausto
e Jaio.
Di certo ci resta la scomparsa della pistola con la quale è stato ucciso
Valerio. E nel 1997 il giudice
Salvini riscontra: "una certa somiglianza nelle striature dei
proiettili
che avevano ucciso Valerio e Fausto e Iaio" ma scopre che il "reperto,
essendo
transitato per vari uffici giudiziari, non è stato localizzato".
Sono passati venticinque anni dall'assassinio di Valerio Verbano, ma quel
passato è ancora presente ed attuale nell'odierno moltiplicarsi di aggressioni
neofasciste a danno di militanti e studenti di sinistra e di centri
sociali
e nella propaganda revisionista che vuole trasformare gli antifascisti da
oppressi
che si erano ribellati in "terroristi" e "fuorilegge".
Continuare a ricordare Valerio Verbano, Roberto Scialabba, Walter Rossi è ancora più
fondamentale in questo momento, dove gli sciacalli delle destre, stanno
riscrivendo anche la storia degli anni 70, delegittimando l'antifascismo
come elemento fondante della cultura di questo paese, e stanno mettendo
l'ennesima pietra sopra qualsiasi ipotesi di amnistia.
Approfondimenti:
- Cronistoria per non dimenticare i compagni uccisi
- Intervista a Carla Verbano, la mamma di valerio
- Report del corteo del 22 febbraio
- Arma del delitto sparita
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