Accademia Militare "La Sapienza"
Il 27 aprile all'universitą "La Sapienza" doveva svolgersi
un convegno organizzato da Progetto Sapienza (organizzazione legata a Forza Italia e all'estrema destra universitaria) sulla
costituzione dell'esercito europeo. Tra gli invitati
figuravano Augusto Sinagra, piduista (tessera 946) e candidato per Alternativa Sociale alle europee, e il generale Carlo
Jean, recente protagonista della gestione delle scorie
nucleari e di altri misteri italiani in ambito militare. Le
proteste rumorose ma non violente degli studenti, contro
un'universitą che non trova aule per le lezioni ma ospita le
riunioni dei generali, interruppero il convegno (ascolta il racconto di quella giornata). La polizia intervenne con la forza ma la
manifestazione non cedette: furono le guardie ad abbandonare
il campo, non prima di aver malmenato studenti e studentesse.
Le conseguenze penali non si fecero attendere, dopo la
brutta figura dei tutori dell'ordine. Cinque studenti sono
stati denunciati
per violenza privata, aggressione e resistenza a pubblico
ufficiale, oltraggio e lesioni, danneggiamento di beni
pubblici e istigazione a delinquere. Ma l'universitą, ancor
prima che ogni responsabilitą penale fosse accertata, non ha
voluto essere da meno, e nella prossima riunione del senato
accademico deciderą sull'espulsione degli studenti
denunciati. Si tratterebbe del primo episodio del genere
dopo la Pantera del 1990.
Il convegno sull'esercito militare si svolgeva nella facoltą
di Scienze Politiche della Sapienza, che gią viene appaltata
all'esercito per i suoi master
in "Geopolitica e sicurezza globale" (ma anche a Roma III si
svolgono master in "peacekeeping
and security studies", mentre le aule dedicate alla
didattica e per l'aggregazione sociale degli studenti sono
in via d'estinzione.
Per capire di cosa si tratta, basta pensare che ai master
della Sapienza insegnano altri gradi dell'esercito e delle
polizie nazionali e internazionali, come Vittorfranco
Pisano, colonnello della polizia militare dell'esercito
americano, e autore di un bel
saggio sui movimenti. Non č l'unica facoltą che preferisce investire
sui saperi di guerra. Soprattutto in campo scientifico,
l'applicazione militare č spesso l'obiettivo diretto o indiretto della ricerca,
nonostante gli sforzi di pochissimi
scienziati per sensibilizzare gli stessi ricercatori sui
risultati delle loro ricerche. Molte ricerche e tesi di laurea nelle facoltą di ingegneria e di informatica sono commissionate direttamente da aziende
militari, e una parte importante della ricerca di base in un
gran numero di discipline č finanziata da organismi nazionali ed internazionali di difesa militare,
come la NATO.
- Saperi di guerra: la militarizzazione del sapere a Perugia...
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