Elezioni in nero, chi getta benzina sul fuoco?
Nel mese di gennaio, la destra
neofascista si è resa protagonista a Roma di alcuni attacchi a
militanti |1 - 2 - 3 - 4 - 5| e
centri sociali |1 - 2 - 3 |.
Agguati notturni, violenti e vigliacchi che disegnano e preannunciano
un inquietante clima elettorale.
La destra sociale e quella radicale tra connivenze politiche e forti della
presenza a candidato sindaco di uno di loro, Gianni Alemanno, si
gioca tutto tra elezioni amministrative e politiche.
Percorsi politici fallimentari, occupazioni fantasma, proposte
populiste per l'emergenza casa e le poltrone faticosamente conquistate
in questi anni.
Tutto questo mentre il sindaco
Veltroni si catapulta in un'opera di
"pacificazione" tra opposti estremismi dedicando vie e targhe a giovani di destra e di sinistra abbattendo e appiattendo, soprattutto, ogni contesto
storico.
La Roma del pil al 4.1% (sic!), la capitale degli sfratti, dell'esclusione sociale, rischia di incendiarsi nelle mani di un sindaco e una giunta che fingono di non accorgersi della deriva razzista e populista della "loro" città.
Ma la memoria di Roma è più viva di quanto si pensi e le forze
democratiche e antifasciste si danno il primo appuntamento sabato 4 a casalbertone alle ore 16.30.
*prossimi appuntamenti*
17 Febbraio 2006 - Presidio antifascista a Marino
22
Febbraio 2006 - 26 anni dalla morte di Valerio Verbano
25 Febbraio 2006 - corteo antifascista ad Albano Laziale
aggiornamento:
*Gianni Alemanno, il benzinaio*
mentre continuano le aggressioni notturne ad attivist* e/o studenti fuorisede, l'ex (ormai) ministro Gianni Alemanno chiede lo sgombero del CSOA La Strada e presenta uno pseudo dossier sui centri sociali romani al questore di roma Fulvi.
Lo stesso Alemanno che ha riciclato i suoi amici *neri* nella guardia forestale e/o come suo personale servizio d'ordine.
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