Fermati e denunciati gli occupanti
Sabato 8 aprile, vigilia elettorale, alcune decine di anarchici
occupano uno stabile in disuso da quasi vent'anni per farne una
camera del lavoro internazionale, una mensa popolare, aprirlo a
progetti e realtà attive a Bologna. Appeso su Via Zanardi, da quello che
si iniziava a chiamare Spazio Occupato Autogestito Libero dal Fosco, uno
striscione urlava "Attivi nelle lotte, noi non votiamo". Troppo, per la
Bologna "partecipativa" a senso unico di Re Cofferati: mercoledì 12 alle
sei di mattina si sono presentati digos e celere. Hanno proceduto a
identificazioni e perquisizioni. Poi la deportazione in pullman verso
la questura, dove 11 fermati vengono trattenuti oltre 5 ore per foto segnaletiche e impronte digitali.
Ma la volontà di liberarsi e autogestirsi contro gerarchie e
autoritarismi non si è certo fermata, come
avvertono gli ex-occupanti
Approfondimenti: Sgomberato edificio occupato e autogestito in via Zanardi 30 | Rilasciati con denuncia occupanti di via Zanardi | Sgombero e assemblea | Comunicato CdC della FAI
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