Parigi, ville galère
Centinaia di persone dall'Italia hanno raggiunto Parigi il primo maggio.
La MayDay parigina, infatti, aveva
un gusto speciale, dopo la vittoria dei movimenti contro il CPE, il
contratto che avrebbe precarizzato per legge il primo impiego degli
under26 francesi.
Ma non tutti sono tornati da Parigi: Nicola e Federico, partiti da
Modena e
Bologna, sono stati arrestati al termine del corteo e sono ancora nelle
galere francesi, accusati di violenza a pubblico ufficiale e
danneggiamento. Chi c'era racconta di un arresto anomalo, e di una premeditata ostilita' da parte della polizia e dei magistrati.
L'aggravante di resistenza non e' giustificata, vista la tranquillita'
dell'arresto; il video che li accusa non si trova piu', il loro
riconoscimento e' dubbio; non hanno potuto nemmeno nominare un avvocato
che li difendesse nella prima udienza del processo per direttissima. La
prossima si terra' il 29 maggio e Nicola e Federico trascorreranno questo
periodo in carcere, nonostante le garanzie di reperibilita' presentate.
Per chiedere la scarcerazione di tutte le persone arrestate durante le
manifestazioni contro la precarieta' in Francia e altrove, dopo un presidio a Parigi il 4 maggio, gli studenti e
i precari delle universita' e delle scuole italiane in movimento lanciano
una giornata, il 10 maggio, di mobilitazione e un appello internazionale.
All'appello hanno gia' risposto in tantissimi,
da diverse citta'. Per aderire, bisogna mandare una mail a anomalia51@hotmail.com. Per sostenere economicamente le spese legali, le istruzioni si trovano al sito della campagna "MayDay Libera Tutti".
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