Nostra culpa, nostra maxima culpa...
Facendo della libertà di
espressione uno dei cardini fondanti di Indymedia
non sapevano di rischiare grosso: la Procura della Repubblica di Roma ha
avviato
un anno e mezzo fa una rogatoria internazionale in Brasile per chiedere il
sequestro di questo
articolo pubblicato sul newswire di italy.indymedia.org.
La richiesta di censurare il
fotomontaggio è arrivata in questi giorni in Brasile direttamente dal Soglio
pontificio
(ops, volevamo scrivere dalla Procura della Repubblica di Roma).
Comunque sia, ci pentiamo di aver lasciato a tutti, salvo a
fascisti-razzisti-sessisti, la possibilità di pubblicare informazioni,
critiche e commenti sul newswire, la colonna che compare a destra in questo
sito.
Soprattutto ci pentiamo che sia stato pubblicato un fotomontaggio che
mostra il Santo Padre in divisa nazista, ce ne pentiamo soprattutto per tre
motivi:
1) perché di foto *vere* del Papa in divisa da nazista ne esistono già e
quindi non c'era bisogno di un fotomontaggio;
2) perché vignette e fotomontaggi di satira religiosa sono stati
pubblicati, negli ultimi tempi, un po' dappertutto anche su media 1| 2|
3|
4|
5|
6 niente affatto indypendenti.
3)perché non avevamo capito che la libertà di espressione, per alcuni
magistrati e per chi li
sostiene politicamente, funziona a singhiozzo: piena libertà
se si pubblicano vignette
contro Maometto, censura quando si fa satira sul pontefice.
Il "reato" contestato è l'art.403 del Codice Penale ("Offese alla religione
dello Stato mediante vilipendio di persone"), che fa riferimento alla
"religione di Stato", principio che non esiste più da oltre venti anni e
che ha portato alla dichiarazione di incostituzionalità
del reato di "Vilipendio alla religione di stato".
Il firmatario della rogatoria internazionale è Salvatore Vitello, lo stesso
che indaga su chi occupa case, con l'accusa di associazione
a delinquere, e su chi protesta contro la precarietà, con l'accusa di
rapina aggravata.
Non sappiamo proprio come rimediare e ci siamo anche dimenticati la
password per nascondere il fotomontaggio incriminato.
Confidiamo che lo Stato del Vaticano non ci dichiari guerra e che, nel giro
dei prossimi due o tre secoli, venga riconosciuta anche dalla Santa
Inquisizione la nostra assoluta buona fede.
Perdono, perdono, peeerdooonooo
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