Ancora sgomberi a Torino
La mattina del 27 novembre, la polizia ha sgomberato la casa occupata
casa occupata di via Bligny 18.
Le sette persone che in quel momento si trovavano nello stabile, sono state portate in questura e denunciate per invasione di edificio, mentre i cani presenti sono stati portati al canile.
Uno sgombero senza alcun tipo di preavviso, motivato agli occupanti dal fatto che una cooperativa, della quale all'inizio è stato tenuto nascosto il nome, avrebbe comperato l'edificio.
Ad un certo punto però è apparso uno striscione con su scritto "qui sarà di casa della solidarietà". Le firme sullo striscione erano del consorzio no-profit ICS, che ricordiamo essersi già distinto per aver offerto collaborazione ai disegni repressivi del comune attraverso la gestione del centro di permanenza per minori stranieri.
La seconda firma sullo striscione è quella dell'OMI, l'Opera Munifica Istruzione, ricchissima ex-IPAB della Chiesa, proprietaria iniziale dello stabile.
I lavori di ristrutturazione sono già iniziati, gli operai hanno già montato le impalcature e smontato gli infissi. Inoltre pochissimo tempo è stato dato per svuotare i locali, e com'è facile immaginare, non sono poche le cose da portare via essendo quella di Via Bligny un'occupazione di tipo abitativo.
I servizi che partiranno in quella struttura sono il frutto della riorganizzazione dell'assistenza sociale pubblica, che sempre più sarà gestita per mezzo del sistema dell'accreditamento. Un sistema che cancella i diritti dei lavoratori e di chi necessita di assistenza.
Un altro sgombero con molte firme in calce: questura, comune e in particolare l'Assessore Lepri, un nome che è garanzia di tagli alle spese, repressione e peggioramento esponenziale delle condizioni di lavoro.
Il tutto arriva pochi giorni dopo un altro sgombero di un'occupazione abitativa compiuta da alcuni studenti universitari per ribadire il diritto alla casa e l'inadeguatezza delle risposte del comune.
E' evidente, a questo punto, che non si intende nemmeno prendere in considerazione il problema, sgomberando e reprimendo, e piuttosto continuare nella politica della "città bella e pulita" per prepararsi ai giochi del 2006, magari spendendo qualche miliardo in monumenti e lampioni.
Comunicato degli/delle occupanti
Contestato Chiamparino foto | video
30/11
Cena sotto il comune
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