Mafia??Naaaaa!
Una storia di mafia e politica, come ce ne sono molte in Sicilia. Ma questa fa scalpore (non più di tanto poi, visto il disinteresse dei media mainstream), dato che uno degli indagati, con l'imputazione di "concorso esterno in associazione mafiosa" è nientemeno che Salvatore Cuffaro, o "Totò Vasa Vasa" come lui stesso ama definirsi o ancora "Totò pizzetta", chiamato così dai compagni di scuola per le pizzette che si scannava al Don Bosco di Palermo. Una persona a modo insomma.
Il presidente della regione Sicilia, politicamente figlio del democristiano Calogero Mannino (anche lui arrestato nel '95 per mafia), si trova "coinvolto ingiustamente", a suo dire, in una storia che fotografa perfettamente la collusione tra mafia e politica. La chiave dell'"ingiusto coinvolgimento" di Cuffaro e degli input ricevuti per ottenere la poltrona di presidente della regione, sta nelle mani di Giuseppe Guttadauro, medico tutt'ora in carcere per il suo ruolo di gancio tra il clan mafioso di Brancaccio e gli ambienti politici palermitani, che durante gli arresti domiciliari contatta più volte o fa il nome proprio dello stesso Cuffaro. Ma non finisce qui: si scopre che Domenico Miceli, assessore alla casa dell' Udc ai tempi dell'occupazione della cattedrale, fu sostenuto nella sua candidatura dal medico Guttadauro e che Salvatore Aragona, altro medico arrestato per associazione mafiosa avrebbe avuto contatti diretti con l'on.Cuffaro.
E l'inchiesta continua, tra i volti fieri, sicuri e arroganti di chi sa di non poterne uscire sconfitto.
Una mano lava l'altra...
Storie di mafia: Catania e il caso "Garibaldi"
per messaggi di soliderietà al "governatore" della Sicilia Cuffaro, scrivete a scuffaro@ars.sicilia.it
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