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Ogni tre giorni l'IDF toglie il coprifuoco giusto per 4 ore ,che non sono mai 4 ore,per mantenere un'apparenza di stato civile, che rispetta le regole basilari della guerra giusta contro i barbari che attentano alla sicurezza di disarmati e pii pellegrini ,gente che ha deciso di rinunciare alle comodita' di un' appartamento newyorkese per tornare a vivere nella terra che era dei propri avi giusto 2000 anni fa ...degni di stima . La tua entrata dipende sempre da chi ti si pone di fronte , devi aver fortuna ,tutti comunque uguali con passaporto europeo o americano e' sempre la stessa fila interminabile sotto il sole, ammassati come le bestie ,in mezzo alla polvere , alle zanzare e a sciami di insetti di tutti i generi. Tutti i giorni i bambini piangono al rumore dei caterpillar che gli passano davanti con un rumore assordante, agli strilli dei soldati che parlano solo in ebrew, e che sembrano prendere in giro chiunque gli faccia intendere di non capire. Tutti i giorni le ragazze vanno a scuola attraverso i check point e tutti i giorni devono aspettare che i soldati le autorizzino a passare ,e continua ad esserci il coprifuoco...quindi per mantener una vita "normale" bisogna rischiarla tutti i giorni...conseguenze di una guerra giusta ... Entrato dentro cominci a vedere le case espropriate e diventate fortini per il piacere dell'IDF... Strade disselciate palazzi sventrati e bruciati, striscioni politici e muri riempiti con scritte in ebrew...anche questo e' utile per stanare i terroristi dai propri nascondigli. Ci sono le tre ore di stop del coprifuoco: la cosa fondamentale e'fare il mercato. La strada vicino al mercato di frutta e verdura , che di solito porta ad Al Manara e' piena di gente e di banchi, hanno appena macellato una vacca e i resti vengono buttati nel cassone e poi bruciati , prima che possano verificarsi epidemie di qualsivoglia genere... Continui a vedere gente che si affanna a comprare generi di prima necessita'per la strada, e nel frattempo magari ti sfuggono particolari , "normali" in queste situazioni , come ad esempio le strade prima asfaltate, ormai sterrate , oppure i tre tanks con le mitragliatrici e i cannoncini puntati sudi te e sulla piazza, che ogni tanto smitragliano per terra dimenticando la possibilita' di schegge vaganti, per ricordarti che sono li',e che anche se la vita sembra andare avanti, questo sara' per poco tempo ancora... Ma quello che ti stupisce maggiormente non sono i portoni sfondati, i vetri delle case infranti dalle esplosioni, le macchine bruciate e accartocciate, ma la straordinaria tempra delle persone che incontri per la strada...Tre ragazze che mangiano un gelato, altre che si incontrano con le amiche sotto casa, ragazzi che scambiano quattro chiacchiere per la strada, bambini che nel giardino di una casa dalla quale si vede AlMukata di Abu Ammar, giocano a schiacciare i petali delle rose... E' come se non fosse successo nulla ...ma quando passano le ore e si sentono in lontananza gli spari della nuova occupazione di Kalandia, la gente per quanto forte e straordinaria possa essere, comincia ad affrettarsi per le strade e per completare gli ultimi acquisti...giusto un po' piu' di confusione per terra e i resti del mercato che nessuno togliera'... Tornando al check point, inizio ad accusare la stanchezza...avro' tutto il tempo di riposarmi nelle tre ore di attesa per uscire insieme ai palestinesi...e mi posso ritenere immensamente a fortunata!
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