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Corrispondenza da Ramallah
by coord. intifada Tuesday, Apr. 16, 2002 at 1:41 PM mail:

-

Ogni tre giorni l'IDF toglie il coprifuoco giusto per
4 ore ,che non sono mai 4 ore,per mantenere
un'apparenza di stato civile, che rispetta le regole
basilari della guerra giusta contro i barbari che
attentano alla sicurezza di disarmati e pii pellegrini
,gente che ha deciso di rinunciare alle comodita' di
un' appartamento newyorkese per tornare a vivere nella
terra che era dei propri avi giusto 2000 anni fa
...degni di stima .
La tua entrata dipende sempre da chi ti si pone di
fronte , devi aver fortuna ,tutti comunque uguali con
passaporto europeo o americano e' sempre la stessa
fila interminabile sotto il sole, ammassati come le
bestie ,in mezzo alla polvere , alle zanzare e a
sciami di insetti di tutti i generi.
Tutti i giorni i bambini piangono al rumore dei
caterpillar che gli passano davanti con un rumore
assordante, agli strilli dei soldati che parlano solo
in ebrew, e che sembrano prendere in giro chiunque gli
faccia intendere di non capire.
Tutti i giorni le ragazze vanno a scuola attraverso i
check point e tutti i giorni devono aspettare che i
soldati le autorizzino a passare ,e continua ad
esserci il coprifuoco...quindi per mantener una vita
"normale" bisogna rischiarla tutti i
giorni...conseguenze di una guerra giusta ...
Entrato dentro cominci a vedere le case espropriate e
diventate fortini per il piacere dell'IDF...
Strade disselciate palazzi sventrati e bruciati,
striscioni politici e muri riempiti con scritte in
ebrew...anche questo e' utile per stanare i terroristi
dai propri nascondigli.
Ci sono le tre ore di stop del coprifuoco: la cosa
fondamentale e'fare il mercato.
La strada vicino al mercato di frutta e verdura , che
di solito porta ad Al Manara e' piena di gente e di
banchi, hanno appena macellato una vacca e i resti
vengono buttati nel cassone e poi bruciati , prima che
possano verificarsi epidemie di qualsivoglia genere...
Continui a vedere gente che si affanna a comprare
generi di prima necessita'per la strada, e nel
frattempo magari ti sfuggono particolari , "normali"
in queste situazioni , come ad esempio le strade prima
asfaltate, ormai sterrate , oppure i tre tanks con le
mitragliatrici e i cannoncini puntati sudi te e sulla
piazza, che ogni tanto smitragliano per terra
dimenticando la possibilita' di schegge vaganti, per
ricordarti che sono li',e che anche se la vita sembra
andare avanti, questo sara' per poco tempo ancora...
Ma quello che ti stupisce maggiormente non sono i
portoni sfondati, i vetri delle case infranti dalle
esplosioni, le macchine bruciate e accartocciate, ma
la straordinaria tempra delle persone che incontri per
la strada...Tre ragazze che mangiano un gelato, altre
che si incontrano con le amiche sotto casa, ragazzi
che scambiano quattro chiacchiere per la strada,
bambini che nel giardino di una casa dalla quale si
vede AlMukata di Abu Ammar, giocano a schiacciare i
petali delle rose...
E' come se non fosse successo nulla ...ma quando
passano le ore e si sentono in lontananza gli spari
della nuova occupazione di Kalandia, la gente per
quanto forte e straordinaria possa essere, comincia ad
affrettarsi per le strade e per completare gli ultimi
acquisti...giusto un po' piu' di confusione per terra
e i resti del mercato che nessuno togliera'...
Tornando al check point, inizio ad accusare la
stanchezza...avro' tutto il tempo di riposarmi nelle
tre ore di attesa per uscire insieme ai
palestinesi...e mi posso ritenere immensamente
a fortunata!

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