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Il corriere sulgi arrestati di milano.
by !!!!!!!!!! Monday, Mar. 13, 2006 at 9:22 AM mail:

Gli scontri di sabato a Milano Patto tra «duri» per riconquistare la scena Così è stata preparata la guerriglia. In piazza anche no global del G8. La «chiamata alle armi» viaggiava su Internet da giorni STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - «Non possiamo perdere la faccia». Tarda serata della settimana scorsa. Stanzone appartato di un centro sociale milanese. Si sono radunati, qui, i duri del movimento. La chiamata alle armi per la manifestazione milanese viaggia su Internet da giorni. Quello della Rete, attraverso i siti a cui può accedere chiunque, è il versante pubblico della mobilitazione. Dietro c’è un altro livello, più ristretto. Almeno tre riunioni, con delegati da Brescia, Bergamo, Torino. «Si era detto che dovevamo esser pronti a qualsiasi scontro, che a Milano si arrivava con le pietre - racconta chi ha partecipato - ma non ci aspettavamo quel delirio». Il delirio si scatena alle 12.30, tre ore e mezza prima che parta il corteo della Fiamma tricolore, quello che «si doveva sbarrare».
Per capire perché un raduno di protesta sfoci immediatamente nella guerriglia, ancor prima che molti dei partecipanti siano arrivati in piazza, si può scorrere l’elenco dei 41 arrestati. Nella lista si incontrano due nomi già noti alle questure di Genova e Milano. xxxxxxxxxxxi, 41 anni, nata a xxxxx, e xxxxxxxxxxxxi, 32 anni, di xxxxxxx (Bergamo). Arrestati entrambi per gli scontri del G8. Anarchica e animalista, la prima sarebbe la persona ripresa in un video mentre lancia una molotov contro il carcere di Marassi. Rigettando una richiesta di scarcerazione, il Tribunale del riesame di Genova concluse che non avrebbe accettato gli arresti domiciliari per «conservare la propria immagine di eroina/prigioniera».
xxxxxxxxxi e la xxxxxxx provengono dalla «Villa Okkupata», centro sociale della zona Nord di Milano. Un luogo che è un marchio, il tempio dell’anarco-insurrezionalismo milanese, che intrattiene rapporti con i duri e puri del Nord Italia. Qui, secondo un rapporto dei carabinieri, venne progettato l’attacco dell’8 novembre 2004 contro San Vittore. Quella notte esplosero tre bombe. Il secondo centro sociale che ritorna nella lista degli arresti è la «Panetteria occupata» di via Conte Rosso. Diversa matrice ideologica: marxismo-leninismo ortodosso, alcune persone con un passato di contatti con le Brigate rosse. Ma il profilo di Villa e Panetteria è simile: gruppi ristretti, che nella galassia dell’estremismo rosso «hanno un nome e un peso - spiega un investigatore - è gente che conta». Tra gli arrestati ci sono anche due ragazze dell’Orso (xxxxxxxx e xxxxxxxxxxx, quest’ultima scarcerata in serata), già coinvolte nel 2001 in una manifestazione degenerata in scontri dopo un raduno di Forza Nuova.
Allacciando i fili dei contatti intorno a questi nuclei, il cerchio si chiude.
Si capisce perché i 350-400 di corso Buenos Aires sono scesi in strada con tirapugni di ferro, zaini pieni di pietre, coltelli a serramanico, bulloni, bombe carta farcite di chiodi, taniche di benzina, scudi di plexiglass, caschi e passamontagna. Perché un dirigente di polizia racconta che «un tale livello di violenza a Milano non si vedeva da 10 anni». Perché Leoncavallo e altri centri sociali storici hanno preso le distanze dalla manifestazione (non autorizzata) di sabato. È come se intorno a questa protesta si fosse coagulato il cuore più duro delle realtà antagoniste del Nord. Gli altri arrestati provengono da Brescia, Bergamo, Como, Trento, Bolzano e Novara, i milanesi sono 21 - tra cui 3 minorenni, due studenti e una studentessa di licei del centro, che «probabilmente - accenna un investigatore - non si sono resi conto di quale sarebbe stato il livello dello scontro».
Ma perché tanta violenza? I fattori sono diversi: l’anima milanese del movimento è in crisi; in tutta la Lombardia, da oltre 3 anni, si moltiplicano raid di gruppi neonazisti contro i centri sociali; nel più grave, a Milano, il 16 marzo di 3 anni fa, venne ucciso Davide «Dax» Cesare; l’anno dopo venne assaltata una birreria «rossa» sui Navigli (quattro accoltellati, clima in città sempre più incandescente); da ultimo, l’Olimpiade di Torino, con gli anarchici di mezza Europa che hanno criticato gli italiani per «scarso attivismo». Così, da una parte, bisognava rilanciare il movimento. Dall’altra, permettere che un corteo della Fiamma Tricolore sfilasse nel centro di Milano senza una reazione massiccia sarebbe stato uno smacco inaccettabile. Fino a quella sensazione diffusa: «Bisogna salvare la faccia». Per salvarla, se la sono coperta con i passamontagna neri.

Gianni Santucci
13 marzo 2006

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salvare la faccia?
by mirko Monday, Mar. 13, 2006 at 9:58 AM mail:

Più che salvare la faccia, mi pare si siano coperti di merda

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Voglio annegare.
by Nuvola Rossa Monday, Mar. 13, 2006 at 10:14 AM mail:

Se liquidare un locale di aennini significa coprirsi di merda, allora nella merda desidero annegare.
L'impressione che ricavo da questo articolo è che si voglia indurre il lettore a pensare ad una "internazionale del terrore anarchico", a "forze oscure della rivoluzione in agguato" (FODRIA) che fa un pò ridere se si pensa agli effetti plateali ma sostanzialmente innocui di queste manifestazioni (il tirapugni di ferro mi ricorda il piccone della scuola Diaz).

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basta sinistri perbenismi
by mk Monday, Mar. 13, 2006 at 10:48 AM mail:

Fabrizio De Andrè - CANZONE DEL MAGGIO

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

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x mk
by io Monday, Mar. 13, 2006 at 12:47 PM mail:

lascia stare il maggio francese e de andrè.
avete fatto una figura di merda e basta.
se i fasci andranno di nuovo al governo sarà solo colpa vostra!!!

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