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2 giugno: festa della Repubblica, festa delle forze armate
by da www.anarcotico.net Thursday, Jun. 01, 2006 at 6:52 PM mail:

2 giugno: festa della Repubblica, festa delle forze armate
Antimilitarismo
Nelle principali città di Italia sfila l’esercito e tutto il suo arredo di divise, gradi, gerarchia e autoritarismo. Sfilano mitragliatori e carri armati, camionette e carabinieri, capelli ben rasati, stellette e bersaglieri, tutto condito da tricolori e inno nazionale. La retorica patria che da sempre fa quotidianamente il suo lavoro di imbarbarimento del pensiero è oggi ancora più subdola. La guerra non è più solo guerra, ma si vorrebbe che assumesse qualche aggettivo: umanitaria, preventiva o che cambiasse proprio nome. La guerra così diventa missione di pace, di peacekeeping o addirittura di ricostruzione. Le truppe occupanti diventano cooperanti e così via. Il potere maschera, nasconde, manipola la realtà e usa le parole a proprio piacimento: terrorista chi resiste, democratico chi occupa. La guerre in Irak e in Afghanistan rappresentano e simboleggiano le guerre nel mondo. Vengono tenute nascoste, ma le poche notizie che passano sono segno evidente di una violenza degli occupanti senza precedenti a cui la resistenza non può che opporre a sua volta violenza.

29 maggio, Kabul, scene trasmesse dalla BBC: automezzi militari USA provocano un incidente stradale uccidendo alcuni civili; la gente scende in strada comincia ad insultare le truppe, vola qualche sasso: i militari sparano sulla folla disarmata e fanno decine di morti. Questa è la guerra, ogni tanto non riescono proprio a nasconderlo. L’esercito italiano è dentro a tutto ciò, in Irak come in Afghanistan; l’esercito italiano, al pari di tutti gli occupanti, spara, uccide, terrorizza. Questa è la realtà: a meno che non si voglia credere ancora agli “italiani brava gente”…

La guerra è la storia di tre ragazzi pakistani che vivono a Londra. Nell’ottobre 2001 decidono di tornare in Pakistan, uno di questi si deve sposare: arrivati a Kandahar in anticipo, decidono di visitare l’Afganistan: il paese è sotto i bombardamenti, ci sarà bisogno di aiuto si dicono. Dopo pochi giorni che sono a Kabul vengono arrestati, ammassati su un camion e deportati in Pakistan: i pochi sopravvissuti al viaggio vengono consegnati dalle autorità pakistane agli americani, salgono su un aereo e finiscono a Guantanamo. Vengono liberati nel 2005 dopo più di tre anni di prigionia incatenati dentro una gabbia metallica, dopo essere stati sottoposti alle torture più inumane: ma non avevano niente da rivelare, né su Al Queda, né su Bin Laden. A 20 anni avevano deciso di fare un viaggio, ma hanno avuto la sfortuna di incontrare i “democratici” (Questa storia vera è documentata nel film The road to Guantanamo di M. Winterbottom, UK, 2006).
La guerra, è anche Guantanamo (dove si sta svolgendo uno sciopero della fame in questi giorni) e le tante Guantanamo sparse per il mondo. L’Italia partecipa a tutto ciò: al pari degli USA è occupante nei teatri di guerra; come gli USA rinchiudono persone colpevoli di essere pakistani a Guantanamo, così L’Italia rinchiude i migranti nei CPT. Nella guerra mondiale oggi in campo l’Italia vuole essere in prima linea, i morti che provoca, i prigionieri che fa ne sono i segni più evidenti.

Noi non vogliano vivere nella realtà della guerra permanente, non vogliamo nessun finanziamento alle spese militari, non vogliamo parate militari, carri armati, generali, caserme, prigioni né CPT. Vogliamo il ritiro delle truppe da tutti i luoghi di occupazione, lo smantellamento dell’esercito e di tutti gli eserciti. Non siamo pacifisti: sappiamo che fino a che ci sarà un esercito ci sarà una guerra. Siamo antimilitaristi perché di divise non ne vorremmo più vedere.

CONTRO TUTTE LE GUERRE CONTRO TUTTI GLI ESERCITI

Un antimilitarista-libertario

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ma guarda un po'
by nakimeni Friday, Jun. 02, 2006 at 9:22 AM mail:

Già...la guerra è una brutta bestia! Come fare a dire il contrario? E le divise? Tutte uguali...poco chic! Io ne ho vestita una: lo so! A proposito: sono stato fiero di farlo!
Sono sicuro che se 4 oppure 5 personcine strane desiderano farti del male, oppure desiderano appropriarsi di cose tue o magari decidono di "divertirsi" un po' con la tua ragazza o moglie che sia, o magari con te (ognuno ha i suoi gusti!) oppure se tante personcine strane, con una divisa diversa dalla nostra, decidono che tu e tutti gli altri Italiani devono parlare un'altra lingua, avere un'altra cultura e smettere di avere la possibilità di dire quello che vogliono, come stiamo facendo, io e te in questo momento, oppure magari che non sei tanto...bello perchè hai gli occhi di un colore sbagliato e la pelle anche ed allora devi soggiornare in posti ameni dove ti fanno fare una sola "doccia"....beh chissà perchè sono sicuro che tu (come tutti gli altri!) in questi casi vorresti vederene tante di divise pronte ad intervenire a tuo favore. Magari qualcuno (quelli un tantino oppressi...)sono contenti di vedere delle "divise" diverse da quelle di li opprime...mi pare sia sia successo anche da noi negli anni 40...o sbaglio? Ma si'...dai che te lo ricordi amico antimilitarista: quelli con la bandiera americana ed inglese sulla manica hanno cacciato quelli con la "testa di morto" sul cappello che, mi pare, avessero qualcuno di quei vizietti di cui si parlava prima.
Torna alla realtà, caro amico, abbiamo bisogno di te!

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Ci sei o ci fai?
by Massimo Sunday, Jun. 11, 2006 at 5:01 AM mail:

Scusa ma perchè parli di "tricolori" ?
A me sembra di averne visto sempre e solo uno, a parte le bandiere arcobaleno dei soliti idioti che non hanno mai niente da fare per questo fanno folklore con la K come piace ai lor signori artisti ed intellettuali di sinistra.
Ogni nazione che si rispetti ha la sua festa nazionale, magari tu vorresti dirmi che dovremmo tenere solamente il 25 aprile, la festa della "liberazione". E cosa si dovrebbe festeggiare a Dresda, dove 300.000 inermi cittadini venivano uccisi dagli alleati a guerra finita? Qui l'intellettualismo di sinistra si ferma? Militari, forze dell'ordine, certo ed è giusto che sia anche la loro festa, perchè se fosse per loro, i disobbedienti, gli anarchici, i gruppi comunisti armati, i tossici dei centri sociali odierni e tutta questa bella gente, compresi gli ultimi che hanno incendiato mezzo Corso Buenos Aires a Milano, l'Italia, sarebbe un bel posto vero?
Ma se già il governo prodi vuole regolarizzare 500.000 immigrati al posto di 130.000, ti dice niente? Per non parlare di tasse su rendite varie, quando il signor prodi a ceduto 1 miliardo e 800 milioni al figlio senza pagare mille lire di tassa, quando il signor d'alema regalava le proprietà statali agli amici che pagavano 90.000 lire di affitto invece di 2 milioni al mese. L'Italia sarebbe diventata un rifugio di immigrati da ogni parte del mondo, e gli italiani veri sarebbero scomparsi nel giro di due, tre generazioni, visto che questi giramondo immigranti sfornano 40 bambini in 40 anni di vita.

LA tua parola "liberale" alla fine del discorso, non ha niente di liberale se credi che uno stato all'avanguardia come l'Italia, che è circa il 10° paese più ricco del mondo (contando pil,esport,import,gas,petrolio,sistemi di comunicazione,trasporti etc etc) non necessiti di militari.
Forse non ti sei reso conto in che mondo viviamo per dire tali idiozie, sembri più uno che tira l'acqua al mulino di prodi proponendoti liberale.
E ti dico anche un'altra cosa.
I tibetani, che sono il popolo più tranquillo mai esistito, dissero queste parole:
Noi siamo antibelligeranti e non riusciremmo mai a fare del male ad una mosca, siamo talmente buoni e bravi che nel tempo abbiamo perso anche il nostro paese.

Riflettici per bene o scegli di andare a vivere in Tibet anche tu, perchè prima che IO come altri milioni di Italiani, sia disposto a donare anche solo una parte del mio paese al primo arrivato, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti.

Saluti

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