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Ecco uno dei tanti perchè
by occidentali più del solito Sunday, Jul. 23, 2006 at 11:34 PM mail:

Le strategie israeliane, o meglio dell'attuale governo che conta i laburisti, sono sempre contorte e semplici allo stesso tempo....


Ecco uno dei perchè, una possibile risposta.
L'attacco al Libano è qualcosa di spaventosamente semplice, attaccare e attaccare, distruggere per distruggere, terrorizzare per annientare, disinformare e insabbiare etc....
Ma allo stesso tempo da sempre le strategie di guerra e quelle politiche sono una cosa sola, risultando spesso assai complesse e contorte.

tutti coloro che almeno per una volta sono passati attraverso un check point israeliano, oppure dall'aereporto di Tel Avivi, non possono non avere notato una cosa. La frenetica ricerca di un feeling con il viaggiatore occidentale. Dai cartelli della pubblicità alle tipologie di accoglienza, tutto sembra rivolto a valorizzare una sorta di ipotetica empatia con il viaggiatore occidentale. Ovviamente se questi non è filo - palestinese. Il messaggio che Israele lancia al suo interno e verso l'esterno suona più o meno così: "siamo noi che siamo come voi, un popolo di giovani spensierati e sorridenti, di ragazze depilate e credenti, di uomini e donne belli e luccicanti. Siamo noi il ponte con la vera cultura del medioriente; siamo noi razionali come voi, e organizzati come e meglio di voi. Siamo noi che vi possiamo capire nei problemi, nelle ansie e nei dolori. è la nostra la società organizzata come la vostra e che può accogliere voi. Gli altri sono per esempio i Palestinesi, arabi disorganizzati, arrabbiati e pazzi. Siete sicuri di potervi fidare di loro? loro non mantengono la parola e vi potrebbero mettere a rischio. C'è qualcuno di loro di cui vi fidate? e allora chi è costui? e siete sicuri di fidarvi di lui?"
ora a parte questo ipotetico virgolettato, quello che voglio espletare è ad esempio il modo con cui gli israeliani distruggono i risultati di progetti fatti dai palestinesi con gli europei. Chessò, le ong francesi fanno un progetto per ricostruire il centro storico di Hebron? e allora gli israeliani, nonostante dovrebbero avere cose più importanti a cui pensare, non sono soddisfatti se non distruggono qualche casa ricostruita. oppure la spagna fa un progetto di media networking con Gaza? allora gli israeliani faranno di tutto per screditare questa collaborazione... e gli esempi, vi assicuro, ma sono sicuro che lo sappiate tutti meglio di me, sono innumerevoli. Israele adotta prima di tutto una strategia comunicativa, mediatica e pragmatica per fare capire al mondo che in medioriente solo di loro ci si può fidare.

Ma ad un certo punto cresce l'incognita che tra l'altro è pure una sorpresa. Il Libano, dopo anni di isolamento e divisioni, si trova sulla via della convivenza multietnica e soprattutto, udite udite, di convivanza pacifica tra crdi religiosi. E fa questo scatenando un forte appeal nei confronti prima di gruppi di occidentali, per poi passare dalle ong, continuare con artisti e intellettuali ed infoine consolidarsi con rapporti tra stati europei e il Libano. Riconosciuto sempre più come la via araba mediorientale al dialogo.
Tutto questo per Israele è inaccettabile, anche perchè accrediterebbe un soggetto della sua area di influeza miltare, che però si trova fuori dalla sua influenza politica e culturale.
Quindi attaccare il Libano è forse qualcosa di pianificato da tempo, e forse anche per queste ragioni di strategia globale. Non riuscirei altrimenti a definire una strategia che va dall'uso delle armi ai controllo dei media, all'incremento di un' influenza sui media occidentali etc....
Così invece si torna a 20 indietro, si distruggono le potenzialità econom9iche e soprattutto sociali del Libano. Innaugurando una nuova stagione di rabbia e soprattutto di polverizzazione della società libanese. e così proma ancora che si possa ideare da partre libanese ad una resistenza di popolo alla imminente occupazione di vaste aree da parte degli israeliani, si è passati al gioco da questi voluto. Sono stati tirati i dadi, ma sempre sul campo avversario. La società israeliana, suo malgrado, anche se a soli 30 km di distanza, non avrà mai contezza della situazione reale e continuerà a considerarsi occidentale, bella vincente, organizzata, razionale e affidabile. Dai giovani studenti venite qui a fare il vostro progetto erasmus, se un giorno sarà possibile. E chi vorrà aiutare pacificamente i palestinesi sarà sempre trattenuto almeno te ore all'aereoporto, mentre i suo connazionali europei, che fanno i bravi turisti, con la bomba dell'ignoranza nella valigia, passerano sempre per primi. E non mancheranno mai i soldi per oleare tutto questo.

alla prossima puntata...

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dubbioso
by ??? Monday, Jul. 24, 2006 at 1:39 AM mail:

sarebbe interessante capire qual'è il percorso che porta vecchi "libertari" come Angelo Pezzana e Gianni De Martino a schierarsi coi teo-con e a fare gli struzzi di fronte ai massacri e alle distruzioni in Libano (non parliamo dei Sofri o dei Bernard Henry Levy)

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