BOLOGNA - Per rispondere alla stagione degli sgomberi inaugurata dalle barbarie della giunta Cofferati in pieno agosto con le case occupate di piazzetta Carlo Musi e di alcune di quelle in via Tibaldi, la volante anti-sfratto è tornata a monitorare e a vigilare su tutte le situazioni abitative a rischio.

Stamattina la presenza di molti attivisti, allarmati nel corso della prima mattinata dall'arrivo di alcuni giornalisti e dai pattugliamenti da parte di agenti della questura, ha fatto si che un ulteriore sgombero in via Tibaldi sia stato evitato. Lanciamo un appello a tutti i soggetti coinvolti nell'emergenza abitativa e a tutte le realtà interessate a allargare queste reti di solidarietà, perché nessuno più resti senza casa!

Movimento Autorganizzato Occupanti
Passepartout

nel silenzio totale dei media on-line su stamane, l'AdnKronos si decide a leggere Indymedia e riportare il comunicato pari-pari. Si dimentica però completamente di Passepartout
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Bologna: Collettivo 'Mao' Blocca Sgombero In Via Tibaldi

Bologna, 28 ago . - (Adnkronos) - "Allarmati dall'arrivo di alcuni giornalisti e dai pattugliamenti da parte di agenti della questura, molti attivisti hanno fatto si', questa mattina, che un ulteriore sgombero in via Tibaldi sia stato evitato". A riferirlo e' una nota del collettivo 'Mao' Movimento Autorganizzato Occupanti di Bologna, autore sotto le Due Torri di numerose occupazioni non autorizzate di alloggi cittadini.

"Per rispondere alla stagione degli sgomberi inaugurata dalle barbarie della giunta Cofferati in pieno agosto con le case occupate di piazzetta Carlo Musi e di alcune di quelle in via Tibaldi - prosegue il comunicato - la volante anti-sfratto e' tornata a monitorare e a vigilare su tutte le situazioni abitative a rischio". Il collettivo 'Mao' lancia poi un appello "a tutti i soggetti coinvolti nell'emergenza abitativa e a tutte le realta' interessate a allargare queste reti di solidarieta', perche' nessuno piu' resti senza casa".

(Mcb/Pe/Adnkronos)

it.news.yahoo.com/28082006/201/bologna-collettivo-mao-blocca-sgombero-in-via-...

l'agenzia non ha letto indymedia, ha semplicemente ricevuto un comunicato, inviato da mao.

non mi interessa sapere se abbiano ricevuto il comunicato da Mao o se l'abbiano preso qui, ovviamente è più probabile la prima ipotesi. ad ogni modo l'introduzione ironizzava sulle cinque ore che ci sono volute a lanciare un lancio d'agenzia il cui redattore di fatto non aveva scritto nulla, riportando per intero il comunicato, e a fini retorici risultava più funzionale ipotizzare che l'avesse letto su Indymedia.
Dimenticavo, compagne e compagni, che l'ironia non è più una figura retorica, ma un imperdonabile atto di vilipendio alla lotta, nevvero? spero non mi arrivi una chiave inglese.

l'agenzia ha fatto quello che fa sempre quando gli arriva un comunicato, che sia di mao o di cip e ciop o del comune di bologna. che doveva fare, un flash?
l'ironia conservala per occasioni migliori.

non so se l'agenzia dovesse fare altro, ma generalmente riescono ad attivarsi in meno di cinque ore per un copia e incolla. al di là di ciò: ignorante di cosa di grazia? e per quali occasioni dovrei serbare l'ironia? chi decide quando si possa essere ironico e quando no? il soviet?

il soviet è già impegnato a fare battutone su cosa deve e non deve fare un'agenzia di stampa.

i casi sono quattro.
prima ipotesi: il soviet sono io, conseguentemente tu sei in errore perché non mi sto più occupando dei compiti di un'agenzia di stampa bensì sto ironizzando su un tale che mi accusa di ironizzare sulle agenzie di stampa. ma l'ipotesi è invalidata perché se io fossi il soviet sarei mio nemico, e non mi sento di esserlo. questo non posso dimostrarlo ad altri che a me stesso, quindi tu puoi ritenere questa ipotesi valida. io no.
seconda ipotesi: il soviet è altro da me, nel tal caso qualcun altro si sta occupando ancora di ironizzare sui compiti di un'agenzia di stampa. nel tal caso è consentito dal soviet ironizzare sui compiti delle agenzie di stampa, e tu criticandomi sei caduto in errore.
terza ipotesi: tu stai ironizzando, non esiste alcun soviet. quindi la questione resta irrisolta: chi decide quando si possa ironizzare? nel tal caso potremmo essere entrambi dalla parte del torto, se non disponiamo dell'autorizzazione dell'autorità competente sull'ironia. Ma io non riconosco autorità competenti sull'ironia, non so te.
quarta ipotesi: tu stai ironizzando riguardo le attività correnti del soviet, ma il soviet esiste ed è competente sull'ironia. nel tal caso la siberia è una prospettiva reale per entrambi. a meno che il soviet non sia tu.

come è caduta in basso la critica politica bolognese?
ci scaviamo una bella fossa?