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Blitz della Siae alla festa multati i bimbi di Cernobyl
by no siae Saturday, Sep. 09, 2006 at 9:43 AM mail:

Blitz della Siae alla festa multati i bimbi di Cernobyl http://italy.peacelink.org/mediawatch/articles/art_18471.html

Volevano ringraziare con la musica le famiglie che li avevano ospitati. Ma per l'ispettore hanno violato i diritti d'autore
Blitz della Siae alla festa multati i bimbi di Cernobyl
Stavano improvvisando canti popolari
Paolo Russo
Fonte: La Repubblica - Cronaca di Bari - 3 settembre 2005
La Siae ha fatto una multa di 205 euro a 14 bambini di Chernobyl per violazione del diritto d´autore. I piccoli, di età compresa tra i 7 e 12 anni, avevano preparato un piccolo spettacolo per dire grazie alle famiglie da cui erano stati ospitati. Con una canzone in bielorusso. Le piccole casse di un computer portatile diffondevano una canzone popolare. E loro, sulla base musicale, avevano iniziato a cantare le prime strofe per salutare le persone che si erano prese cura di loro per quasi un mese.
I bambini per tutto agosto sono stati ospiti di 14 famiglie di Noci e Martina Franca che hanno aderito al progetto di solidarietà di Legambiente. Domenica 27 era il giorno dei saluti. La Società operaia ha prestato gratuitamente il suo locale nel centro storico di Martina Franca. E lì si sono trovati tutti insieme per l´ultima volta i bambini bielorussi, le loro "famiglie" italiane e tutti quelli a cui i bambini volevano dire grazie. Una sessantina di persone in tutto quelli presenti alla festicciola improvvisata. Del tipo: ognuno porta una cosa. Poi i bambini, che da giorni si organizzavano con le due accompagnatrici, hanno indossato abiti buffi fatti di carta igienica e piatti di plastica e dalle casse del portatile era partita la musica.
Mentre i bambini cantavano "Viva la gente" e un brano popolare bielorusso, nel locale della Società operaia si è affacciato un estraneo che poi si è presentato come «dottor Francesco Disanto, titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca». È arrivato lì, di domenica sera, perché nessuno dei bambini bielorussi aveva chiesto l´autorizzazione a esibirsi alla Società italiana degli autori e editori. «Abbiamo cercato tranquillamente di spiegare che la festa era stata improvvisata alla buona - spiega Michele Massafra, referente territoriale dell´iniziativa benefica - e soprattutto gli abbiamo fatto presente che quella era la nostra serata dei saluti e i bambini avevano pensato di farci questa sorpresa». Ma Disanto non ha ammesso ragioni. Nel verbale arrivato il giorno dopo per raccomandata alla sede della società operaia per oggetto c´è scritto: «Tutela del diritto d´autore, manifestazione per bambini "Progetto accoglienza di Chernobyl" con esecuzioni musicali».
Per il titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca i bambini bielorussi avevano violato l´articolo 17 della legge numero 633 del 1941. Il reato che gli è stato contestato è quello di esecuzioni di opera di ingegno senza preventiva autorizzazione dell´autore. Bielorusso. «Una decisione sconcertante - denuncia Angela Lobefaro responsabile pugliese di Legambiente Solidarietà - soprattutto a conclusione di una meravigliosa esperienza . Vorrà dire che la Siae si terrà i soldi e noi, nella mente, l´indelebile ricordo dei sorrisi di quei bambini».

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pazzesco!
by David Hume Saturday, Sep. 09, 2006 at 9:55 AM mail:

è pazzesco! lo sarebbe comunque, come in ogni caso in cui "opere d'ingegno" vengono rappresentate ma senza alcun fine di lucro, oppure quando "si mettono i dischi"...

Ma è ancor più pazzesco perché i canti popolari non sono coperti da diritto d'autore, sono riconosciuti come parte della tradizione.

Il fatto è che, un processo contro la Siae su questo caso potrebbe creare un buon precedente, e sputtanarla decisamente. Potrebbe essere un processo che afferma un principio piuttosto importante.

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ho scritto a Legambiente
by David Hume Saturday, Sep. 09, 2006 at 10:16 AM mail:

ho scritto subito a Legambiente spiegando perché non devono in nessun caso pagare questa multa.

Attendo risposta. Spero sia positiva. Spero che non finisca nel nulla, perché la SIAE stavolta merita proprio di andare in giudizio, visto che ha totalmente torto, non solamente sul piano morale (le leggi lo sappiamo che sono fatte solo a tutela delle multinazionali) ma anche sul piano legale.

Anche se ci fosse un qualsiasi disco, o stampa, in cui quel canto popolare è registrato, ciò non comporta l'esercizio di un diritto di autore su quel canto, che è parte della tradizione.

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sapevatelo... su rieducational
by necroclerico Saturday, Sep. 09, 2006 at 11:13 AM mail:

temo che sul piano legale, però, la Siae sia in una botte di ferro, perché la tutela non è sulla melodia cantata a voce, ma sul brano musicale, ossia sull'esecuzione - coperta quindi da diritti - di una melodia nota.

vale lo stesso discorso per la musica classica: ormai la melodia della 5a di Beethoven è nel'orecchio di tutti, ma se io metto su il CD di Karajan, la Siae mi becca perché i diritti vigono su quella particolare esecuzione di una melodia nota...

purtroppo temo che ci sia poco da fare.

il che non toglie che il gesto della Siae sia stato legalmente possibile, ma moralmente infame.

uno dei più grossi paradossi è che la tutela SIAE diventa irreversibile: lo sapevate che neppure l'autore può rinunciare autonomamente ai diritti una volta che abbia incaricato la SIAE di tutelarli?

paradossale ma verissimo.

esempio pratico: il cantautore X si iscrive alla SIAE e la delega alla percezione dei diritti sulla sua canzone Y.

cinque anni dopo il cantautore X va a una festa tra amici e gli chiedono di suonare la sua canzone Y.

per lui non c'è problema, lui decide di eseguirla senza chiedere un cazzo....

inizia a suonare e voilà ecco l'ispettore SIAE che multa i presenti e l'autore stesso, perché la delega è permanente e non revocabile, neppure dall'autore, a meno che non scada la sua iscrizione alla SIAE.

una sorta di protezione forzata. c'è stata gente che l'ha equiparata a un pizzo legalizzato.

ma c'è una scappatoia, che conosco per aver frequentato l'ambiente musicale e dello spettacolo da esterno: l'unica via per sfangarla è dire subito all'ispettore che si stava eseguendo un'"improvvisazione" musicale, vale a dire si stava creando ex novo un brano non ancora coperto da diritti.

ma occorre giocarsela bene.

spessissimo gli autori che non vogliono pagare i diritti sulle loro stesse canzoni ricorrono a questo escamotage legale e dichiarano che la serata è a base di improvvisazioni estemporanee.

cmq degli infami, se poi neppure l'autore può disporr liberamente del suo.

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poveri noi
by precario Saturday, Sep. 09, 2006 at 11:22 AM mail:

La siae va pagata sempre, quando si suona in pubblico.
Riguardo alle tariffe, sono IDENTICHE sia si suoni Vasco Rossi che si sbattano due coperchi uno contro l'altro ritmicamente.

Alla siae NON interessa, perche comunque i soldi andranno ai primi dieci in classifica, insomma c'e' un metodo per calcolare a chi vanno i soldi (un po' restano alla siae stessa, naturalmente) ma l'ammontare della spesa siae dipende SOLTANTO dal tipo di spettacolo, dal numero di spettatori e dall'incasso. Se son 1000 euro son 1000 euro sia per suonare brani protetti che per suonare le proprie canzoni mai registrate alla siae.

Una volta nel programma di centro sinistra c'era la riforma della siae, ora se la sono dimenticata tutti...

Societa Italiana Autorizzata in Estorsioni

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siae mafiosi
by uno che sè rotto il cazzo Saturday, Sep. 09, 2006 at 11:25 AM mail:

L'esperienza che ho avuto con la siae ( di reggio calabria) è di un manipolo di pseudoimpiegati, ben istruiti dagli avvocaticchi d'azienda, che cercano di spillarti più soldi possibile, rendendoti le procedure da attuare il più oscure possibili. Non è un comportamento illegale, ma è sicuramente un comportamento immorale. Oltretutto son ben preparati a non reagire agli insulti ( e vi assicuro che senza trascendere in ingiurie pesanti gliene ho dette di tutti i colori). In pratica se organizzi uno spettacolo con 2000 persone paghi poco, se al tuo spettacolo ne arrivano 200 devi versare tutto l'incasso più qualche extra. Come dire che uccidono le piccole iniziative. Io ho deciso che la prossima volta rischio, e in caso mi faccio fare la multa e non la pago (come ho scoperto fanno in tanti, soprattutto chi ha amicizie in siae). La siae è un infamia e una vergogna nazionale.

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ma sveglia!
by cvsdfv Saturday, Sep. 09, 2006 at 11:51 AM mail:

la SIAE è una società privata non statale!

gli iscritti sono i vostri "idoli" musicali "alternativi" che si rivolgono alla SIAE per difendere il loro diritto d'autore e sono LORO STESSI che firmando il contratto CHIEDONO alla SIAE di fare la multe a tuttte le feste musicali d'Italia!

qundi prendiamocela con chi aderisce alla SIAE (ci son altre formule.. tipo http://www.criticalmusic.it, volendo), musicisti del cazzo che si passano per alternativi

MANU CHAO
99POSSE
e mille altri... che nei Centri Sociali suonano sempre!

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ma sveglia 2
by ma sveglia 2 Saturday, Sep. 09, 2006 at 1:41 PM mail:

se vuoi vendere dischi SEI OBBLIGATO ad avere almeno il bollino siae, quindi alternativo o no devi per forza pagarla.

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attenzione
by attenzione al copyleft Saturday, Sep. 09, 2006 at 1:58 PM mail:

qundi prendiamocela con chi aderisce alla SIAE (ci son altre formule.. tipo http://www.criticalmusic.it, volendo), musicisti del cazzo che si passano per alternativi

MANU CHAO
99POSSE
che però hanno avuto successo grazie al fatto di usare basi non coperte da copyright ( specie i 99 Posse)
questi parlano tanto di copyleft ma secondo me lo fanno perchè sperano che qualche genio sconosciuto ed incompreso metta i suoi brani in libero download e così loro ne fanno delle canzoni e poi vanno alla Siae a registrare i pezzi ... degli altri.

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.
by . Saturday, Sep. 09, 2006 at 3:25 PM mail:

la siae protegge le opere dell'ingegno. Poi ci sono opere non coperte, come canti popolari ed eccetra.

Tuttavia la siae protegge sempre le edizioni, ovvero quella particolare edizione dell'opera di ingegno. Mi spiego.
La divina commedia puo non essere coperta da diritti d'autore, ma quella particolare edizione della casa xy, con quella copertina, con quell'impaginazione, etc. etc. risulta protetta e non fotocopiabile.

Quel canto popolare (anche se è solo una "base") può essere non coperto, ma quell'edizione (suonata da quel musicista, arrangiata in quella maniera) lo è.

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siae e dintorni
by pirata Saturday, Sep. 09, 2006 at 3:27 PM mail:

Con ardita e studiata
manovra e zelo professionale,un ispettore della siae ha multato un gruppo di bambini che cantavano una canzoncina popolare.Come premio a questa sua encomiabile azione,degna di essere additata come fulgido esempio di dedizione al lavoro ai posteri,proporrei ai suoi superiori il trasferimento immediato a Napoli,onde impiegarlo con profitto nella lotta alla pirateria, sia essa musicale od altro.

Distinti saluti


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SIAE
by ivan senzaterra Saturday, Sep. 09, 2006 at 10:06 PM mail:

società di ladri ed arruffoni. che andassero a fare in culo. mandatemelo uno della siae che dopo non lo riconosce neanche sua madre.....

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musica tradizionale e siae
by zaimon Sunday, Nov. 12, 2006 at 10:08 PM mail:

La musica tradizionale e le canzoni popolari non sono soggette a siae, non viene pagata la tassa normale ma si paga una cifra del tipo 10/20 euro. Questo perchè la musica tradizionale non ha autore, appartiene ad una cultura e, per fortuna, non è ancora stata sottoposta a questo.
Nel caso il brano suonato sia popolare, nella casella cognome dell'autore del certificato siae si scrive normalmete anonimo o tradizionale, come si può risalire all'autore di una canzone che i nostri avi cantavano da ubriachi nelle osterie?

Chi organizza concerti di musica folk e non paga quei venti euro è nel torto, sono soldi sprecati perchè vanno ai primi dieci in classifica quando quelle canzoni appartengono ad una cultura che questi manco sanno che esiste.

Chi invece abusa di una canzone cantata da bambini per ricavare da 10/20 euro non pagati la somma di 205 euro..

Ma quindi...L'ispettore siae che fischia in una festa di bambini aspettando il momento buono per abusare di potere sta anche lui evadendo le tasse!?

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versioni : un'operazione ridicola
by silvan mus Thursday, Nov. 16, 2006 at 3:06 PM mail:

Penso senza alcun patema di essere smentito che l'esecuzione dal vivo di brani resi popolari
da qualche esecutore, sia una operazione furbesca e
fatta in malafede.
Esemio: "E se domani" di Mina, fu arrangiata per Lei da Augusto Martelli. Risultato: i diritti non vanno ad Augusto, ma all'autore, e poi l'autore (ma è il produttore)dovrebbe cederne in parte all'arrangiatore.
L'arrangiatore non ha composto alcuna opera, ma ha utilizzato i moduli già presenti in molti altri brani.
Quindi, se si fa suonare un disco va bene premiare anche l'arrangitore, ma se uno si ispira a una versione moderna della 9 di Beethoven per eseguirla live, mi sembra azzardatissimo pagare chi con una versione discografica fa già cassetta e sfrutta il vero autore.

Quindi si deve dare conto solo all'autore dell'opera, e non a chi ci lavora e guadagna in altro modo..

Se non fosse così si creerebbe un precedente micidiale per la musica stessa.

Che ci pensi chi di dovere a non creare una confusione e un clima assai poco opportuno per tutti i misicisti: "Creare un campo minato"




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