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Libertà di stampa: dopo l'oscuramento di accadeinsicilia, carcere per Carlo Ruta
by Contro la repressione Sunday, Oct. 01, 2006 at 9:31 AM mail:

Comunicato stampa Condannato a otto mesi di carcere lo storico Carlo Ruta


E’ avvenuto un fatto gravissimo e purtroppo prevedibile: il 27 settembre, presso il tribunale di Messina, lo storico siciliano Carlo Ruta è stato condannato a otto mesi di carcere dal giudice monocratico Salvatore Venuto. Era stato querelato dal procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera e dall’avvocato Carmelo Di Paola, presidente del collegio dei probiviri della Banca Popolare Agricola di Ragusa, solo per aver accolto su http://www.accadeinsicilia.net la versione di un ex funzionario pubblico, Sebastiano Agosta, pure lui condannato a otto mesi, circa una vicenda miliardaria che dagli incartamenti dello stesso procuratore esce come fumosa. Il primo atto, censurato da larghe espressioni della società civile, era stato nel dicembre 2004 l’oscuramento del sito. Il carcere ne è in fondo il seguito “naturale”.



Carlo Ruta prima dell’arringa del suo difensore, l’avvocato Massimiliano Cardullo, ha rilasciato lunghe dichiarazioni spontanee con cui ha illustrato i percorsi dei suoi studi, il suo impegno per le cause che ritiene giuste, il suo stile di lavoro, fondato anzitutto sul rispetto delle persone, “anche quando le contingenze possono renderle ‘parti avverse’”. Ma non è valso a nulla. Di certo la pesante condanna al carcere era stata già decisa.



Si tratta evidentemente di una sentenza ingiusta, profondamente lesiva di dignità e di diritti garantiti dalla Costituzione della Repubblica. E il contesto generale in cui tale atto giudiziario si colloca testimonia maggiormente quanto sia anacronistico. Sempre più nel paese, con importanti risvolti nelle sedi parlamentari, si afferma la necessità di depenalizzare i cosiddetti reati di opinione. Dalla stessa Unione Europea viene d’altra parte un preciso monito a tutti i paesi aderenti perché le cose volgano in tale direzione. Ma in certe aule di tribunale tale istanza, pur confacente a una democrazia coerente, viene platealmente disattesa, a dimostrazione di quanto certe mentalità tardino a scomparire.



Giovanna Corradini



Ragusa, 30 settembre 2006



Si prega vivamente di diffondere

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serio comunicato
by finalmente Sunday, Oct. 01, 2006 at 9:41 AM mail:

spero che le vicende di carlo ruta, molte volte confinate alla piccola e bigotta provincia di ragusa, vengano conosciute e diffuse da tutti.
di carlo ruta dovrebbero inventarne migliaia: uno in ogni città almeno, lui non ha paura di niente e svolge il Giornalismo con la "G" maiuscola che i vari servi di qualcuno e suoi colleghi giornalisti non hanno mai capito come si fa (visto che dovranno sempre ringraziare qualcuno che gli ha dato il lavoro).
solidarietà a ruta, con la speranza che la sua costanza faccia riflettere chi predica bene e razzola male!

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due pesi e due misure
by Katrina Sunday, Oct. 01, 2006 at 2:39 PM mail:

Reato di opinione: otto mesi di carcere... specialmente se ti chiami Carlo Ruta.
Omicidio colposo (nel caso in cui sei alla guida di un'AudiA4 a Vittoria e uccidi un ragazzo di quindici anni): sei mesi di carcere a pena sospesa con la condizionale e nessun giorno di sospensione della patente.
I conti non mi tornano...
Dove sta l'errore???

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i giornalisti coraggiosi
by triste Sunday, Oct. 01, 2006 at 9:16 PM mail:

I giornalisti onesti e coraggiosi raccolgono quasi sempre insulti e calunnie. Fanno male al potere e alle sue menzogne, fanno male ai giornalisti che scrivono quello per cui sono pagati.
Non li paga nessuno, troppo spesso sono loro a dover pagare bell'indifferenza ghenerale.

A loro almeni un grazie e un posto nella memoria.
Se ci rendessimo davvero conto del valore di un'informazione onesta e coraggiosa probabilmente ci autotasseremmo per sostenere media onesti; purtroppo siamo in un paese di coglioni in un mondo di matti.

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