COLOMBIA SUR DE BOLIVAR CONTINUA L’ATTACCO ALLE COMUNITA’ DEI MINATORI
Il 19 settembre il battaglione Nueva Granada dell’esercito colombiano ha assassinato Alejandro Uribe, presidente della giunta della comunità mineraria di Mina Gallo e membro della Federazione Agromineraria del Sur de Bolivar.
Alejandro Uribe è stato ucciso lungo il sentiero che conduce a Mina Gallo. L’esercito ha simulato una sparatoria per giustificare l’omicidio come il risultato di uno scontro con la guerriglia.
Il SUR de BOLIVAR, zona mineraria, è da anni sotto le mire della multinazionale dell’oro Anglo Gold Ashanti (Kedahda S.A.) che con l’appoggio dei gruppi paramilitari e dell’esercito e, grazie anche a leggi capestro, sta cercando di scacciare con tutti i mezzi le comunità dalla zona e di appropriarsi così delle immense ricchezze della regione.
Nei diversi dipartimenti della Colombia, là dove altre multinazionali (del petrolio, del settore alimentare, delle piantagioni di palma africana, ecc.) hanno interessi enormi, OGNI GIORNO VIENE ASSASSINATO UN LEADER locale. L’esercito (che per ogni presunto guerrigliero morto guadagna circa 1000 euro) continua con le esecuzioni extra-giudiziali, con i soprusi e le violenze alle comunità, operando in maniera analoga in ogni zona.
Nella zona mineraria del Sur del Bolivar, il battaglione Nueva Granada, comandato dal capitano Blanco, si era già reso protagonista alla metà di agosto dell’esecuzione extragiudiziaria di Arnulfo Pabón, ucciso venerdì 18, anche in questo caso, dopo che i soldati avevano inscenato un conflitto a fuoco in una località vicina alla stessa Mina Gallo.
In quell’occasione l’esercito si era macchiato di altri gravi crimini come il sequestro per 36 ore di un altro giovane minatore e il furto di beni alle comunità: mule, viveri, soldi e qualsiasi cosa di valore trovassero nelle case che “visitavano”..
Avevamo conosciuto Alejandro Uribe nel corso della Brigata di Accompagnamento 2006 che si è recata nel Sur de Bolivar ad agosto di quest'anno per verificare la politica della multinazionale Kedahda e poter poi riportare quanto avevamo visto all'opinione pubblica nazionale e internazionale.
In seguito all'omicidio di Arnulfo Pabón da parte dell'esercito, come delegazione italiana avevamo raccolto, accompagnati tra gli altri, proprio da Alejandro Uribe, le testimonianze della popolazione della zona, grazie alle quali, Alejandro Uribe e gli altri leader della Comunità hanno presentato formale denuncia contro l’operato dell’esercito.
Da quel momento tutti i leader delle Comunità minerarie sono di fatto sotto la minaccia costante dell’esercito, rimpolpato nelle sue file di elementi provenienti dai gruppi paramilitari dopo il finto processo di smobilitazione. Infatti il Battaglione Nueva Granada è stata creato subito dopo la smobilitazione del blocco paramilitare della zona e molti minatori hanno dichiarato di aver riconosciuto nelle sue file diversi paras, adesso vestiti con l'uniforme dell'esercito.
La strategia del narco-presidente colombiano Alvaro Uribe Velez per i prossimi quattro anni di mandato presidenziale è chiara: sterminare qualsiasi forma di opposizione politica e sociale e garantire così, in modo definitivo, gli interessi delle multinazionali, dell’oligarchia colombiana, degli Stati Uniti.
Denunciamo l'operato criminale del Governo Colombiano e dell'esercito e facciamo appello alla solidarietà internazionale, alle organizzazioni della società civile e ai governi europei perchè sostengano le organizzazioni sociali colombiane e si uniscano alla nostra denuncia.
Roma 21/09/06 Confederazione Cobas FIM CISL Comitato Carlos Fonseca Roma Centro sociale Ex-Snia Viscosa Roma Centro sociale ASK-191 Palermo
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