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FOTO - DIMOSTRAZIONE DAVANTI AL CONSOLATO MESSICANO A NEW YORK PER ASSASSINIO BRAD WILL
by syd Tuesday, Oct. 31, 2006 at 9:06 AM mail:

DIMOSTRAZIONE E PROTESTE DAVANTI AL CONSOLATO MESSICANO A NEW YORK PER LE VIOLENZE E L'ASSASSINIO DEL GIORNALISTA BRAD WILL AVVENUTO A OAXACA - NUMEROSI ARRESTI - 30.10.2006

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A friend of U.S. based independant journalist Brad Will is consoled in front of the Mexican consulate during a protest against Will's death, in New York October 30, 2006. The demonstration against Will's death last week in Oaxaca, Mexico, where he was killed after being caught in crossfire during a protest against Governor Ulises Ruiz, saw about 150 people turn up, resulting in some arrests. REUTERS/Erin Siegal (UNITED STATES)

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A protestor is carried away by police after laying down on the street in front of the Mexican consulate during a demonstration in New York October 30, 2006. Demonstrators were protesting against the death of U.S. based independant journalist Brad Will last week in Oaxaca, Mexico. About 150 people turned up for the protest that saw a small group attempt to storm the consulate, resulting in some arrests. REUTERS/Erin Siegal (UNITED STATES)

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A protestor chains himself to a gate in front of the Mexican consulate during a demonstration in New York October 30, 2006. Demonstrators were protesting against the death of U.S. based independant journalist Brad Will last week in Oaxaca, Mexico. About 150 people turned out for the protest that saw a small group attempt to storm the consulate, resulting in some arrests. REUTERS/Erin Siegal (UNITED STATES)

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FOTO - OAXACA RESISTE - IL PARLAMENTO CHIEDE LE DIMISSIONI DI ULISES RUIZ
by lora Tuesday, Oct. 31, 2006 at 10:24 AM mail:

Protesters stand next to Mexican federal police holding a position near the main plaza in the city of Oaxaca, Mexico on Monday Oct. 30, 2006. Several thousand angry protesters marched to the center of Oaxaca’s capital on Monday, vowing to retake the city from federal police sent to restore order after months of protests demanding the ouster of the southern state’s governor.(AP Photo/Pablo Spencer)

MESSICO: IL PARLAMENTO CHIEDE LE DIMISSIONI DEL GOVERNATORE DI OAXACA

Citta’ del Messico, 31 ott. (Adnkronos/dpa) - Le due Camere del Parlamento messicano hanno chiesto al governatore di Oaxaca, Ulises Ruiz, di dimettersi per aprire la strada ad una soluzione della crisi che ha travolto lo stato meridionale del Paese centroamericano. La richiesta di dimissioni, per ritrovare ’’pace e normalita’’’, e’ stata appoggiata anche dal Partito Rivoluzionario Istituzionale, di cui fa parte Ruiz.

30/10/2006

Comunicato dell’APPO

Fratelli e sorelle del Messico e del Mondo:

i tiranni si vantano di cose che non ci sono, si vantano del loro potere, si vantano di avere sottommesso un popolo... Nella loro stupidità arrivano a vantarsi di avere il controllo della Città. Come abbiamo già detto ieri, in nessun modo loro possono pensare di aver ottenuto il controllo della città.

L’Eroico popolo di Oaxaca ieri ha ottenuto una vittoria... in modo ordinato e disciplinato, senza far uso della violenza è riuscito a trattenere l’avanzata delle orde dei poliziotti-violentatori, senza rispondere con violenza alla loro violenza è riuscito a frenarli. Né con l’impiego di tutto il loro arsenale, di migliaia di bombe di gas lacrimogeno e di gas urticante che erano lanciate perfino dagli elicotteri, nè coi blindati antisommossa, con i manganelli, i fucili d’assalto sono riusciti a conquistare qualche punto importante, né lo Zocalo, né Canal Nueve, neanche le barricate più importanti sono state conquistate dagli inviati di Abascal.

In modo ordinato e disciplinato l’APPO ha realizzato il suo obiettivo di non consegnare la città di Oaxaca, in modo disciplinato ed organizzato ha ordinato l’arretramento delle sue forze verso la Città Universitaria per evitare che, protetti dall’ombra, i poliziotti-violentatori ed i gruppi paramilitari al servizio di URO (che certamente sono in perfetto coordinamento con la PFP) potessero attaccare senza problemi ed ai limiti di qualsiasi trattato non dei diritti umani, ma anche solo di guerra.

Nel quadro della giornata di ieri possiamo dare il seguente resoconto: si registrano già quattro compagni deceduti, i loro nomi sono: 1 - Fidel Sánchez García. Morto per colpi di arma da fuoco. 2 - José Alberto López Bernal. Morto per un colpo di granata di gas lacrimogeno al petto. 3 - Un bambino di 12 anni per impatto d’arma da fuoco. 4 - Una maestra di cui è stato ritrovato il corpo in San Pedro Juxtlahuaca, villaggio ubicato ad 8 km dal ponte Tecnologico.

Ci sono 60 compagni arrestati e 30 scomparsi. Sono stati trasportati alla 28ª Zona Militare a bordo di elicotteri, in questo momento alcuni di loro stanno per essere trasferiti alle prigioni statali di Miahuatlan di Porfirio Díaz, Tlacolula, e ad altre. La PFP, poliziotti delle unità ministeriali e della preventiva hanno fatto perquisizioni illegali in numerose case in diversi punti della città: volevano arrestare la Direzione Provvisoria. Ma nessun compagno dirigente è stato catturato.

La PFP non ha potuto conquistare nessun punto importante, per più di quattro ore i nostri compagni hanno ostacolato la sua entrata al ponte Tecnologico. Lo Zocálo è stato presidiato da migliaia di compagni che nonostante l’impiego indiscriminato di gas lacrimogeni, gas urticanti ee armi da fuoco, l’hanno difeso. Solo dopo le indicazioni della Commissione di Sicurezza dell’APPO, questi punti sono stati abbandonati per concentrarsi nella Città Universitaria. Se l’obiettivo della PFP era di zittire Radio Universidad disturbando il segnale, questo gli è riuscito solo per una mezz’ora, dopo di chè i nostri tecnici hanno ristabilito il segnale.

Ci sono stati blocchi in differenti punti dello Stato: nell’Istmo, in Tlaxiaco, in Putla, Cañada, Cuenca del Papaloapam solo per menzionarne alcuni. Anche i nostri compagni a Città del Messico hanno organizzato una grande marcia e sappiamo di manifestazioni di solidarietà in Hidalgo, Michoacán, Guerriero, Chiapas, Bassa California Nord. Ci sono state pure manifestazioni in diverse parti del mondo: Barcellona, Brasile, Sacramento (California), Los Ángeles (California), Caracas, Fresno (California), Valle de Napa, così come l’occupazione dell’ambasciata del Messico in Italia e del Consolato a Milano tanto per menzionarne alcune.

Settori interi del Magistero si sono pronunciati per non ritornare a scuola e nel corso della giornata si sposteranno verso la capitale. Municipi della Sierra Nord in Assemblea Comunitaria hanno deciso di recarsi in massa alla Capitale dello Stato.

Durante tutta la notte c’erano posti di blocco delle PFP nei punti d’entrata alla città di Oaxaca. In questo momento stanno per essere rafforzati e ne vengono installati altri ancora, per ostacolare l’arrivo in città da parte dei compagni delle altre regioni che vogliono partecipare ai presidi ed ai cortei. Migliaia di persone stanno arrivando ai tre punti dai quali le manifestazioni partiranno verso lo Zocálo.

Intanto un numeroso contingente della PFP, ministeriali e preventivi e picchiatori filo-governativi, si trovano già nelle vicinanze di Radio Universidad, con l’intenzione di conquistare la Città Universitaria e di far tacere la Voce del popolo che viene trasmessa attraverso Radio Universidad nonostante che ieri il Rettore dell’UABJO, Martínez Neri, si sia pronunciato contro la eventualità di violare l’Autonomia Universitaria e contro l’uso della violenza per risolvere il conflitto.

Possono conquistare il Zocalo, possono conquistare Radio Universidad, ma il popolo di Oaxaca in questi 5 mesi di lotta ha dimostrato di essere un popolo coraggioso, degno ed ingegnoso. Potrà la PFP tenere sotto assedio la città per altri 5 mesi, magari per un anno, due, tre, quattro??? Oggi più che mai, quando il mal governo violenta persino le stesse leggi che ha giurato di far rispettare, mette lo stato Oaxaca sotto coprifuoco e sospende di fatto (come ha fatto il tiranno Ulises Ruiz Ortiz) le garanzie individuali ed i nostri diritti umani, facciamo appello al popolo del Messico ed ai paesi del mondo a realizzare manifestazioni si solidarietà.

TUTTO IL POTERE AL POPOLO

ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI DI OAXACA

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino

www.yabasta.it

TUTTI GLI ARTICOLI E FOTO CORRELATE AL LINK:

http://www.edoneo.org/mex.html

Members of the Oaxacan People’s Popular Assembly (APPO) shout during a protest near federal forces on the second day of a federal forces operation in Oaxaca City October 30, 2006. Leftist protesters clashed with riot police in the colonial city of Oaxaca on Monday after Mexico’s federal government seized control of the popular tourist spot to try to end months of violence. REUTERS/Daniel Aguilar (MEXICO)

Protesters march towards the main plaza in Oaxaca, Mexico on Monday Oct. 30, 2006. Several thousand angry protesters marched to the center of Oaxaca’s capital on Monday, vowing to retake the city from federal police sent to restore order after months of protests demanding the ouster of the southern state’s governor.(AP Photo/Eduardo Verdugo)

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Altre foto da NYC: Mexican Consulate Protest
by °°° Tuesday, Oct. 31, 2006 at 8:05 PM mail:

In Memory of Brad Will

Album: Mexican Consulate Protest
30 October 2006

Changed: 10/31/06.
Contains: 36 items.

http://www.stratecomm.net/~fritz/gallery/bradwill

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Foto: In Memory of Brad Will
by NYC Tuesday, Oct. 31, 2006 at 8:35 PM mail:

 In Memory of Brad Will

NYC - Mexican Consulate Protest

http://www.stratecomm.net/~fritz/gallery/consulate

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