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Vercelli: aggredite le studentesse e gli studenti dalla polizia di fioroni!
by giovani comuniste/i- rete sempre ribelli Monday, Nov. 20, 2006 at 7:56 PM mail:

COMUNICATO STAMPA: AGGRESSIONE ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI AL CONVEGNO DELLA MARGHERITA DOVE PARTECIPAVA IL MINISTRO FIORONI






Lunedì 20 novembre la rete studentesca sempre ribelli e le/i giovani comuniste/i volevano intervenire ad un convegno dal titolo “la scuola che vogliamo” a cui prendeva parte il ministro Fioroni. Non era prevista la partecipazione delle studentesse e degli studenti, ma solo di politicanti dell’area del ministro e quindi è stato impedito l’ingresso ai giovani. E’ seguita una volgare aggressione da parte delle forze dell’ordine, durante la quale è stato requisito il megafono e utilizzato come strumento di offesa nei confronti di alcune/i compagne/i.; uno studente è stato sfregiato in faccia ed è finito all’ospedale, mentre altri due di soli 14 e 16 anni sono stati malmenati e spinti contro un furgone.
Questa è la repressione che si vive nelle nostre province quotidianamente.
Dopo l’aggressione, le/gli studentesse/i sono riusciti ad entrare al convegno pubblico ed una compagna della rete sempre ribelli ha avuto la possibilità di intervenire per portare le istanze degli studenti, chiedendo al ministro di far cessare il meccanismo decennale che fa diventare le scuole sempre più delle aziende e le studentesse e gli studenti solo utenti passivi.
La scuola è così trasformata in un parcheggio sociale. E’ stata espressa la necessità di un superamento della riforma Moratti e della costruzione di una vera riforma della scuola che parta realmente dal basso, dalle studentesse e dagli studenti, dai docenti e dal personale scolastico!
E’ indispensabile che non vengano tolti fondi alla ricerca e alla scuola pubblica tramite la nuova finanziaria. Questo è stato chiesto e continueremo a chiedere!Noi studentesse e studenti, nuovi pezzi del precariato sociale, reclamiamo che ci venga erogata una forma di reddito studentesco, vogliamo trasporti pubblici gratuiti, chiediamo libri e cd diffondibili e non rinchiusi dai prezzi degli editori. Non ci siamo fermati davanti a Berlinguer, abbiamo continuato a costruire un’altra scuola assediando la Moratti agli stati generali. Di certo non ci fermeremo davanti al ministro Fioroni, perché non abbiamo governi amici.
Il futuro è qui e comincia adesso! Riprendiamoci la scuola !!




Rete studentesca sempre ribelli


Giovani comuniste/i


LABORATORIO DELLA DISOBBEDIENZA
SOCIALE E CREATIVA

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bene
by evvai Monday, Nov. 20, 2006 at 8:02 PM mail:

+ voti al CENTROsinistra!!!
ma porcodio...
(A)

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SOLIDARIETA' DEL SOCCORSO ROSSO PROLETARIO
by SRP Monday, Nov. 20, 2006 at 8:32 PM mail: ro.red@libero.it

Compagne-i la violenza della polizia è la stessa di ieri, del 68, del 77, è la stessa di oggi, è la stessa in Italia, in Francia, in Iraq, Palestina, in Perù e Nepal, ovunque nel mondo.
Per capire ciò che vi ha colpito occorre capire il contesto in cui la vostra lotta e contestazione si è inserita.

I compagni e le compagne del Soccorso Rosso Proletario, costituito il 19 giugno 2003, dopo anni di lavoro del Comitato per la liberazione dei prigionieri rivoluzionari, e di quotidiano impegno tra le masse proletarie, a costruire coscienza e sensibilità verso non solo la repressione quotidianamente vissuta nel conflitto di classe, ma anche quella di chi ha perduto la libertà per il suo coerente impegno rivoluzionario, vedono nelle guerre popolari nel mondo (Nepal, Perù, Turchia, India, Filippine, ed altri paesi), così come nelle lotte di liberazione dei popoli oppressi ed i cui territori sono occupati od attaccati dalle truppe militari dei paesi imperialisti (Palestina, Iraq, Afghanistan, Libano, Medio Oriente, ecc.) un riferimento irrinunciabile di allineamento del proletariato dentro il quadro della solidarietà di classe, fuori da opportunismi e logiche di schieramento che sui principi non vi possono essere. Per questo la giornata dell'eroismo, nella quale 300 prigionieri-e politici e di guerra del Partito Comunista del Perù e dell'Esercito Guerrigliero Popolare (poi EPL) dettero la vita per la rivoluzione, colpiti dalle cannonate della marina militare peruviana e dalle armi dei soldati, nei carceri di El Fronton, Lurigancho e Santa Barbara, dove resistettero per due giorni con le armi che si erano costruiti, riveste per noi una importanza fondamentale quale più fulgido esempio di dedizione alla causa. Così come la liberazione dei prigionieri politici nelle guerre popolari, che in questi paesi avviene spesso grazie alle forze combattenti del popolo, ci interessa anche in Italia e nell'Europa imperialista, quale obiettivo del movimento di classe, perché è punto di programma della lotta e non delle mediazioni di ceti politici oramai corrosi dal potere della borghesia.

Altrettanto ci interessa rivendicare la difesa del Presidente Gonzalo e la sua apparizione in pubblico (gli negano persino di prendere la parola nei processi, che si svolgono ancora oggi a porte chiuse) perché questo dirigente rivoluzionario, al cui pensiero si ispira il Partito ed il popolo del Perù, è stato colpito non solo con la repressione più feroce, ma anche con una serie di montature infami, la prima delle quali è stata articolata dalla CIA e dai servizi segreti peruviani sin dal 1993 (il genocida tiranno Fujimori all'ONU) con il sostegno in questo dei maggiori media occidentali, e l'ultima consistente nel cercare di attribuire al PCP la responsabilità dei genocidi praticati dai militari, nonché di gonfiare le cifre dei caduti nel popolo a causa del conflitto rivoluzionario di classe iniziato nel 1980, montature che cercano in questo modo di limitare la diffusione della conoscenza sul reale spessore e sulla diffusione della guerra popolare in Perù. Questa montatura avvenne nel momento alto della crescita della guerra popolare, quando l'equilibrio strategico pareva oramai raggiunto, e scioperi armati di massa e campagne distruttive militari della guerra popolare lasciavano attonita la reazione.

Se in Perù la crescita delle basi d'appoggio non ha ancora stabilizzato la conquista stabile di una parte maggioritaria del del territorio, ed ha sedimentato anche una profonda esperienza sui metodi di conduzione della guerra popolare anche nelle grandi città e in particolare in una delle maggiori megalopoli del mondo (Lima), in Nepal la guerra popolare ha oramai conquistato l'80% del territorio nazionale, e diretta, come in Perù, da un pensiero-guida fondato sul marxismo-leninismo-maoismo, il pensiero Prachanda, dal nome del suo Presidente. Questo non significa che la repressione delle truppe monarchiche filo-imperialiste ed alleate alla borghesia imperialista indiana ed all'imperialismo americano, non abbia esercitato le usuali tecniche dell'annientamento, del genocidio improvviso sulle zone liberate (utilizzando come in Perù e in Turchia, anche elicotteri militari dotati di armi pesanti), della carcerazione e della tortura. Senza parlare anche in questo caso delle mistificazioni praticate dai media occidentali attaccate più agli interessi delle multinazionali americane che di questo popolo così poco interessante fino a quando non è iniziata la guerra popolare. In particolare, grazie alla condizione politica di cui gode la guerra popolare in Nepal, della sua vicinanza strategica con zone storicamente acquisite alla guerra popolare condotta dai maoisti naxaliti indiani, recentemente unificatisi in un unico Partito, il Partito Comunista dell'India Maoista, e quindi dei rapporti con queste, sono avvenuti anche arresti e catture di molti militanti del PCN(M) in India. Di questi, alcuni dirigenti del Partito Comunista del Nepal (Maoista) subiscono un sequestro giuridicamente illegale, e sono trattenuti per impedirgli di svolgere compiti politici. E' il caso dei compagni Gaurav e Kiran, per i quali da tempo è in corso una campagna internazionale di sostegno.

La necessità delle guerre popolari viene verificata giorno dopo giorno nell'entusiasta adesione popolare, nell'essere strumento di liberazione e di emancipazione insieme.Per questo l'amore rivoluzionario delle masse verso i Partiti che le dirigono è uno dei primi obiettivi della controrivoluzione, oggi unita alla guerra imperialista. Le donne svolgono nella guerra popolare un ruolo centrale, in lotta come sono contro una doppia oppressione.



Nelle guerre popolari spesso i migliori rivoluzionari cadono in combattimento o in occasione di agguati studiati a tavolino dalla controrivoluzione, la quale pur potendo catturarli vivi, non esita ad assassinarli e seviziarne i corpi. E' quanto è accaduto non solo in innumerevoli stragi genocide in Nepal, in Perù (sotto Balaunde, Alan Garcia e Fujimori), ma anche in Turchia, dove il 16 giugno 2005 sono caduti 17 dirigenti e quadri del Partito Comunista Maoista della Turchia (MKP).

Tra questi-e compagni-e caduti-e, la compagna Rosa, che noi abbiamo conosciuto a Palermo nel 2004.


Nei giorni successivi questo Partito, tra i partiti fondatori del MRI nel 1984, ha dimostrato quale sia il suo seguito e prestigio tra le masse, in particolare nei funerali di Istanbul.

Le sevizie subite dai compagni maoisti turchi e kurdi del MKP assassinati il 16 giugno 2005, come in altre occasioni (teste mozzate esibite dai soldati), sono state documentate fotograficamente.

I compagni caduti sono qui sotto rappresentati invece in uno striscione delle organizzazioni di massa di solidarietà, insieme alle fotografie dei precedenti 4 segretari generali del Partito caduti in combattimento o sotto tortura (Ibrahim Kaypakkaya, foto al centro). Anche in questa occasione, il MKP ha perduto il suo segretario generale armi in pugno: Cafer Cangoz.


Nel corso del recente Maoist Camp organizzato dai giovani maoisti di Red Block, Soccorso Rosso Proletario ha prodotto mozioni e lettere di solidarietà ai compagni maoisti della Turchia, al compagno libanese Georges Ibrahim Abdallah, ed alle guerre popolari del Nepal e del Perù. SRP partecipa alle iniziative che il movimento di solidarietà internazionalista porta avanti in Italia verso non soltanto i partiti maoisti ma anche verso i prigionieri rivoluzionari, italiani e stranieri, anche delle guerre popolari condotte da partiti che non aderiscono al MRI, come nelle Filippine.

E' il caso della presenza militante ai presidi per i compagni turchi del DHKC e di Georges, così come in passato sono state fatte numerose mobilitazioni in Italia in diverse situazioni e davanti a numerose carceri, tra le quali quelle verso l'allora prigioniero, il compagno Paolo Dorigo, che oggi come ieri conduce una dura battaglia di denuncia dello stato di polizia e della tortura nelle carceri.


Soccorso Rosso Proletario lavora per la creazione di un soccorso rosso proletario sul piano internazionale che possa supportare l'avanzata della guerra popolare anche nei paesi imperialisti, sostenendo chi viene colpito dalla repressione padronale e statale, di classe e controrivoluzionaria, contribuendo così alla costruzione anche nel nostro paese di una autentica Rivoluzione proletaria inserita a pieno titolo nella Rivoluzione Proletaria Mondiale in corso, ed anticipata alcuni decenni fa dal grande Presidente Mao Tse-Tung durante la ultima e più alta battaglia che lo vide protagonista: la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, la cui base e motivazioni sono oggi dimostrate dalla crescita della lotta di classe nella stessa Cina preda del potere revisionista.

Anche per questo siamo stati a Parigi dai giovani ribelli delle banlieu parigine, ed abbiamo portato la nostra presenza nello spezzone maoista alla manifestazione del 1°Maggio.

Saluti comunisti e un abbraccio solidale.

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Solidarietà...
by io Monday, Nov. 20, 2006 at 8:36 PM mail:

Prima sostenete ed ambite(quando sarete Grandi e nn più Giovani Comunisti)a parteciparare ed aiutare il governo amico ed ora vi lamentate per due colpi di democrazia in testa...?
Disobbedite al vostro cervello marcio,e create un laboratorio sociale di salute mentale per futuri governanti e questurini.
Ciao ciao

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Bravi
by sette più Tuesday, Nov. 21, 2006 at 11:20 AM mail:

Bravi, adesso ripetete tutto con parole vostre, poi vi lavate le manine e andate a fare merenda

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per "sette più"
by vale Thursday, Nov. 23, 2006 at 9:08 PM mail:

caro sette più.....cosa intendi con "ripetete con parole vostre"....???
Se ti sembra un linguaggio complicato prova ad aprire un dizionario e vedrai che tutto ti sembrerà più facile...

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