Vi sono diversi testi sull'argomento. Uno si chiama POLIZIA (non ricordo l'editore) e racconta tutte le uccisioni da Garibaldi fino alla fine degli anni '70 compiute dalle "forze dell'ordine". L'altro è stato fatto dal comitato Luca Rossi, e parla di tutte le morti prodotte dalla legge Reale (Ovvero dal 1975). A metà anni '80 i morti uccisi per sbaglio (dai posti di blocco alle manifestazioni) dalle forze dell'ordine erano già 400. Forse qualcuno ricorda titoli ed editori di entrambi i libri.
Così a memoria: nel 1969, tre giorni dopo Piazza Fontana, viene ucciso Pinelli, scaraventato dal terzo piano della questura di Milano. Anche Saltarelli viene ucciso a Milano, mi pare il 12 dicembre 1970 durante una manifestazione contro la strage di Piazza Fontana (avvenuta l'anno prima), colpito da un lacrimogeno in pieno petto. Mi sembra nel 1972, sempre a Milano, dalle parti di Piazza Cairoli viene ucciso un pensionato (mi pare si chiamasse tabecchio), sempre colpito da un lacrimogeno.
Il 23 gennaio 1973, davanti alla Bocconi (a Milano), viene ucciso Roberto Franceschi, studente aderente al MS con un colpo di pistola alla nuca sparato da un pulotto o CC non ricordo.
Ora non ricordo la data (forse il 1972), a Firenze viene ucciso Serantini, arrestato dopo una contestazione ad un comizio del MSI, viene massacrato di botte in questura fino alla morte.
Nell'aprile del 1975 in tre giorni si fanno 4 morti. Prima i fascisti uccidono Varalli, di ritorno da una manifestazione sulla casa, poi la polizia uccide Zibecchi, un camion dei carabinieri gli passa sulla testa. Entrambi a Milano. Nelle manifestazioni che si susseguono la polizia uccide Boschi a Firenze e una guardia giurata uccide Micicchè, militante di lotta continua.
Nel 1977 vengono uccisi: Francesco Lo Russo, a Bologna, per aver contestato un’assemblea di CL capeggiata da Roberto Formigoni (ripreso armato di spranga nel libro Bologna 1977 fatti nostri ed ora Presidente della regione Lombardia), gli sparano un colpo di fucile i carabinieri colpendolo al cuore. Poi tocca a Giorgiana Masi, uccisa a Roma, dalla polizia che gli spara per aver infranto il divieto a manifestare deciso dall’allora ministro degli interni Cossiga. Poi muore Roberto Petrone, a Bari, ucciso dai fascisti.
Nello steso anno i fascisti uccidono a Roma Walter Rossi, miltante di LC e mi pare l’ano prima uccidono anche Scialabba, militante dei colletivi autonomi.
Sempre nel 1977 muore in carcere in seguito alle torture subite in questura Mauro Larghi, militante di un collettivo autonomo di Saronno.
Nel 1978 davanti al Leoncavallo vengono uccisi dai fascisti in combutta con i servizi Fausto e Jaio.
Nel febbraio 1980 i fascisti uccidono valerio Verbano, militante dei collettivi autonomi.
Nel 1980 ad una fermata dell’autobus un poliziotto uccide per “errore” (stava sparando ad altri) a Milano, il militante di Democrazia proletaria Luca Rossi.
Il 20 luglio 2001 viene assassinato Carlo Giuliani.
Ora giusto per ricordare per nessuno di questi omicidi la magistratura ha mai emesso una sentenza di condanna… altro che imparzialità!
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