le/gli instancabili compagn* del collettivo autonomo di scienze politiche hanno contestato una iniziativa dei Ds cittadini e provinciali
Ecco il testo del volantino letto e distribuito all' iniziativa, svoltasi nell'aula magna della facoltà di giurisprudenza, cui sono seguiti slogan sulla gestione liberista dei Ds, che ora vorrebbero arrogarsi il diritto ad una manifestazione sui saperi....
GIÙ LA MASCHERA
Oggi siamo qui per manifestare il nostro dissenso verso le politiche universitarie degli ultimi governi e in particolare verso l’autonomia finanziaria e la riforma Zecchino, responsabili entrambe dell’aziendalizzazione e della licealizzazione della formazione universitaria e per non confondere le nostre forme di protesta con la cosiddetta “Rivolta dei rettori”.
Modica in prima persona ha costruito l’attuale struttura universitaria che vede il 90-95 % della formazione controllabile dalle aziende.
La specializzazione e l’irrigidimento dei percorsi formativi introdotti dalla riforma Zecchino lascia i nuovi laureati completamente in balia degli interessi privati presenti sul mercato, con la conseguenza di una forte volatilità del posto di lavoro, rendendo così le nostre prospettive di vita insicure e precarie.
L’attuale riforma ha messo da parte le esigenze degli studenti lavoratori: introduce, infatti, le valutazioni in crediti comprendenti anche ore di lezioni frontali, costringendo così tutti gli studenti all’obbligo di frequenza, aggravando quindi la già precaria situazione di uno studente che nella maggior parte dei casi, riesce a trovare solo lavoro in nero.
Oggi non si parla più di Università, né di atenei: la parola magica introdotta da Modica è “Campus”, di importazione prettamente americana.
I rappresentanti di quelle stesse forze politiche che in questa sede assumono il ruolo di paladini del sapere sono i primi ad averlo mercificato, ad averlo reso acquistabile solo da chi ha il denaro per farlo.
Sono Modica, l’Ulivo, i DS ad aver avviato (con l’assenso della CGIL)i processi di precarizzazione del lavoro.
Sono loro ad aver chiuso le frontiere agli immigrati, imprigionandoli nella vergogna dei Centri di Permanenza Temporanea, veri e propri lager.
Sono loro che hanno appoggiato l’ennesima guerra imperialista in Jugoslavia, chiamandola guerra umanitaria.
Sono loro ad aver varato una legge che liberalizza il mercato degli affitti, che ha provocato la salita dei prezzi delle nostre case.
Le forze politiche che accettano il sistema di produzione fondato sulla proprietà privata, ossia il capitalismo, non possono che concepire riforme economicamente, politicamente, socialmente asservite alle logiche di profitto, alle logiche di un sistema che sfrutta, fa la guerra e devasta l’ambiente.
Per tutte queste ragioni dichiariamo l’illegittimità di una manifestazione nazionale sul tema del SAPERE, eventualmente convocata da queste forze politiche.
Ognuno si assuma le proprie responsabilità politiche.
Collettivo autonomo Scienze Politiche
