Indymedia Italia


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Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2002/12/140922.php Nascondi i commenti.

feature telestreet | bozza
by otted Thursday, Dec. 26, 2002 at 12:17 AM mail:

come si era detto,
appiccico qua sotto la bozza elaborata in lista e sul newswire rispetto all'appuntamento due sabati fa delle tv di strada.
trovate la ftr in hidden qui https://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=403,
verra' pubblicata a breve.
segue cmq qua sotto il testo completo. buon lavoro

Sabato 14 Dicembre si e' svolto al TPO di Bologna "Eterea" il convegno sulle TV di strada: riprendersi la televisione dal basso, creando una costellazione di microtelevisioni di quartiere, ognuna con un raggio d'azione di circa 150 mt. circa, che siano in grado di coordinarsi fino a creare una rete di comunicazione, cultura e informazione dal basso.
Sono gia` nati alcuni esperimenti, tra i quali: hubtv (nei giorni del social forum di Firenze) | Telefabbrica [ sulla chiusura di telefabbrica | storia ] | Orfeo Tv (il primo esperimento).
L'idea e' di fare con la Tv qualcosa di simile a quanto fatto a suo tempo con le Radio Libere degli anni 70, ripetendo l'esperienza di liberazione degli spazi comunicativi e costringendo, grazie al proliferare di centinaia di tv di strada, a prendere atto di una nuova realta` fino ad arrivare alla modifica di norme che regolano l'utilizzo dell'etere in modo incostituzionale: l'articolo 21 della costituzione vieta ogni limitazione al diritto di libera comunicazione citando "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", mentre la stessa telefabbrica e' stata chiusa secondo l'articolo 195 del codice postale in riferimento alla legge 223/90 mammi'.
Con non piu` di 1000 Euro ognuno puo` farsi la sua Tv di strada, usando un'antenna, un trasmettitore e un piccolo mixer, un videoregistratore una telecamera e un pc; chiaramente ci sono alcune cose da imparare, non ultimo conoscere tutte le conseguenze legali a cui si puo` andare incontro. continua >>

audio dall'iniziativa || altri spunti 1 | 2 || intervista: la verita' della tv di strada

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e noi?
by ale Thursday, Dec. 26, 2002 at 12:51 AM mail:

avete dimenticato global tv...
che per caso vi sta` antipatica?

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1000euri
by 1000 Thursday, Dec. 26, 2002 at 1:13 AM mail:

ehi amico si parla di fare una TV con circa 1000euri di spese ...
hai idea di quanto costa il canale satellitare di globalTV???!!!
Con 1000euri a globalTV manco le sedie ci compri

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global tv
by otted Thursday, Dec. 26, 2002 at 2:03 PM mail:

non abbiamo dimenticato global tv.
c'e' stata una mail in lista che ha (giustamente) suggerito
che non c'azzecca molto il satellite con la tv di strada fatta a mille euro. tant'e' che e' stato spostato il link a global tv nella parte finale dell'articolo, quando appunto si parla genericamente di satellite/internet/tv, e li' anche l'esempio di global tv e' (giustamente) chiaramente segnalato.

ma forse a leggerlo tutto l'articolo non ci sei arrivat*.

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contributo-resoconto
by mediablitz Thursday, Dec. 26, 2002 at 2:05 PM mail: mediablitz@inventati.org

"ETEREA": CONVEGNO DELLE TV DI STRADA A BOLOGNA
Tv di strada. Tv di quartiere. Tv di condominio. Tv comunitarie. Ovvero come smetterre di guardare la televisione e cominciare a farla. Se ne è parlato sabato 14 dicembre al Teatro Polivalente Occupato di Bologna, ad "Eterea", il primo meeting di Telestreet (http://www.telestreet.it), il network delle tv di strada.
Le microtivù attive nel nostro paese per adesso si contano sulle dita di una mano, ma un po' in tutta Italia stanno nascendo gruppi interessati al progetto: chi perché nauseato dall'omologazione imperante nel sistema televisivo italiano, chi in nome della libertà di espressione, chi perché magari non trova canali dove trasmettere le proprie produzioni video.
La realizzazione di una tv di strada è molto semplice, e non necessita di grandi capitali. Anzi: il "kit standard" di telestreet comprende un'antenna, un trasmettitore (si può usare anche il videoregistratore), una scheda video e qualche programma di montaggio per il computer (oltre ovviamente a una videocamera), con una costo che si aggira sui 1.000-1.200 euro.
La madre delle tv di quartiere è Orfeo Tv, che nasce a Bologna il 21 giugno 2002. Fra i fondatori ci sono Franco "Bifo" Berardi, Valerio Minnella e altri animatori di Radio Alice, radio libera bolognese degli anni '70. Orfeo trasmette in un raggio di poche centinaia di metri, sfruttando un "cono d'ombra" di una frequenza di Mtv, cioè una zona in cui il segnale non arriva. Una televisione illegale, secondo le leggi attuali, ma che non oscura nessuno: si limita a sfruttare i "buchi" dell'etere. La redazione di Orfeo tv conta 30-40 collaboratori, e il "palinsesto" si auto-organizza di giorno in giorno, dando grande spazio alla vita quotidiana del quartiere. Il linguaggio non è quello frenetico della tv tradizionale: niente conduttori, quasi niente montaggio, per garantire la massima trasparenza della comunicazione.
Qualche mese dopo nasce Telefabbrica, che trasmette a Termini Imerese documentando in modo indipendente le lotte degli operai Fiat, ma che viene chiusa dopo appena tre giorni dai carabinieri. Stupisce la rapidità di questo provvedimento, visto che secondo la legge italiana Retequattro e Telepiù dovrebbero da anni spostarsi sul satellite, ma non si ha notizia di operazioni del genere nei loro confronti...
Altra esperienza che è stata presentata a Bologna è Hub tv (http://www.inventati.org/hub), lanciata durante il Forum Sociale Europeo di Firenze, e caratterizzata da un palinsesto molto aperto ai contributi esterni, simile alla "pubblicazione aperta" (open publishing) di Indymedia.
Si tratta ancora di esperienze pioneristiche, ma che piano piano dovrebbero dar forma a un vero e proprio network, in cui i nodi redazionali mettano in comune le loro produzioni, sfruttando internet come archivio e luogo di scambio. Qualcosa di simile a quello che sta già facendo il sito NewGlobalVision (http://www.ngvision.org), in cui chiunque può immettere e scaricare liberamente videoproduzioni indipendenti.
Telestreet dunque non si propone come una nuova tv, migliore o alternativa al monopolio Rai-Mediaset, ma come qualcosa di radicalmente diverso: una rete di "cittadini attivi" che sappia sfruttare le possibilità che le nuove tecnologie come internet, il digitale, il satellite, offrono a costi ormai accessibili a tutti. Non una tv "buona", ma la fine della tv intesa come il mezzo di comunicazione ipercentralizzato che abbiamo conosciuto finora, da sostituire con una rete di infiniti nodi.
Come in molti hanno sottolineato, l'effetto più importante che una telestreet provoca è proprio la creazione di una redazione, di una comunità di persone che si scambiano conoscenze e imparano a de-costuire i linguaggi ormai logori della tivù nazionalpopolare: se è vero che la televisione ci rende degli spettatori passivi e solitari, non resta che cominciare a farla. E se saranno di più quelli che la faranno di quelli che la guarderanno, non sarà certo una sconfitta.

No ©opyright !!!


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x 1000
by -1 Thursday, Dec. 26, 2002 at 2:06 PM mail:

Sti cazzi del comprare il canale satellitare, basta farsi dare le cose in concessione, il cono d'ombra CE LO PRENDIAMO!!!!
Diffondere-dis/organizzare CONTROPOTERE

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telestreet
by jilt Thursday, Dec. 26, 2002 at 5:37 PM mail: jilt@iitalia.com

telestreet...
street_tv_final.jpg, image/jpeg, 348x257

otted qta è l'immagine ke t avevo promesso
n t ho trovato su irc allora te la lascio qui...
speriamo ke t piace
a presto
j

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