Continuano le lotte dei lavoratori dell'Alfa Romeo.

E' iniziato ieri e prosegue anche oggi il blocco di tutta l'area dismessa dell'Alfa Romeo di Arese che appartiene al Consorzio di Reindustrializzazione (!!?).
Ai picchetti che impediscono l'accesso all'area partecipano sia i cassintegrati che i lavoratori ancora attivi in fabbrica.

E se invece di chiedere la riqualificazione della FIAT sul mercato e la garanzia del posto di lavoro, si realizzasse una battaglia per costruire direttamente (senza padroni) noi le auto ad indrogeno?
Forse si potrebbe porre il problema del supeare lo sruttamento, del non sottostare alle dinamiche aziendali e del produrre auto inquinanti (oltre alle armi-vedi IVECO, ecc.), del modo in cui viviamo e di come i nostri polmoni vengono sacrificati in nome del proifitto, dell'esigenza di garantire un reddito a tutt@ senza il ricatto dello sfruttamento insito nel lavoro.
Forse così la questione Alfa Romeo potrebbe cominciare a divenire progettualità comune, invece che semplice solidarietà agli operai che rischiano di rimanere senza alcun reddito!
Forse potrebe interessare molto più che non solo i soggeti direttamente coinvolti!
saluti e baci
Paolo Punx