Quando di parla di petrolio bisogna distinguere gli obiettivi a breve e a medio lungo teremine delle compagnie e degli USA.

Visto il dibattito suscitato da Guerra e Petrolio sento il dovere di essere un po' più preciso. Sul prezzo del petrolio bisogna distinguere fra breve e medio lungo termine. sul breve si fanno le speculazioni, sul medio lungo le strategie. quando si dice "guerra per il petrolio" cosa vogliamo dire? che si fa una guerra perchè strategicamente ci si vuole impossessare delle riserve irachene, e quindi è una guerra per tenere bassi sul medio termine i prezzi del petrolio? Oppure è una guerra per spingerli al rialzo sul breve? io sono convinto della seconda ipotesi. Non esistono infatti nessuna delle condizioni che fanno pensare a prezzi alti sul medio periodo. Anzi se sommiamo le nuove scoperte in Centro Asia, la volontà americana di perforare l'Alaska, il risparmio energetico, l'ipotesi dell'idrogeno, la crisi economica, dovremmo dedurre che la domanda di petrolio diminuirà e quindi i prezzi caleranno. Se invece vogliamo alzare i prezzi nel breve termine la cosa migliore è una bella guerra in Medioriente.
E' questo quello che sta accadendo oggi. I prezzi schizzano sopra i 30$ barile, le compagnie si arrichiscono, le percentuali alla 2lobby politica del petrolio salgono, il dollaro che3 scende sterilizza gran parte dell'effetto negativo sull'ìeconomia USA (infatti bisognerebbe misurare il prezzo in parità di potere d'acquisto: 30 dollari di oggi non valgono 30 dollari di sei mesi fà!). Poi dopo la vittoria americana tutto tornerà normale, nella forbice fra 22 e 28$ per barile.

...secondo te, la "guerra lampo"(Blitzkrieg)servirà per:
1)Far fare l'abbuffata finale alle grandi Corporation in Borsa, prima che queste, abbastanza celermente, attuino una riconversione del sistema capitalistico(motori a idrogeno, riforme istituzionali, uso spinto dell'informatizzazione per un controllo + capillare e lo snellimento della burocrazia, Sec con più poteri...ecc.ecc.).

2)Dimostrare agli altri paesi, soprattutto Europa e Cina, l'avvenuta presa di coscienza degli States quale potenza diplomatico-militare, vista la supremazia tecnologica in ogni campo(da quello bellico, a quello medico),con la volontà di metter le cose in chiaro con Germania e Francia(Ossia:"Guarda in quale avventura ho il coraggio d'imbattermi, tanta è la consapevolezza della mia potenza e pur di affermare la cultura dell'American Way of Life, che è anche la vostra cultura...ergo, non potete chiamarvi fuori!"."Vi ho mai deluso?", riferito a Francia e Germania."Porterò noi tre fino in fondo, come sempre. Urlerete e scalcerete, ma alla fine mi ringrazierete!")

3)La volontà, appunto, di affermare che la cultura dell'avventurismo aggressivo, quasi ai limiti dell'incoscienza (qualità peculiare dell'Occidente) è l'unica via per uscire dal ristagno dell'economia mondiale(Ciò che pensa Bush: "Non importa il sacrificio di risorse che questo comporterà. Che importanza potranno mai avere le poche vite sacrificate i costi sociali da affrontare, di fronte alla complessità e alla magnificenza di questo disegno di riordino mondiale, che è la logica evoluzione di un processo attuato, secoli fa, dall'Occidente").

Dietrologia o dietro a queste "cifrette" sta tutto ciò?

Mò basta. Preferisco farmi un giro in bici.

Ciao.