flyerz per la giornata di sabato

SANANTONIO PROTEGGICI
1991: Guerra in Iraq.
Quattro ragazzi riaprono una casa rimasta vuota a
cusa dello scandalo di tangentopoli. Sul muro della vecchia cucina
trovano un santino con l'immagine di San Antonio e la scritta "PROTEGGI
QUESTA CASA". Ridanno vita allo stabile abbandonato, ex cinema di
quartiere e poi discoteca. Puliscono, ristrutturano, investono soldi, ma
soprattutto capitale umano. Qui all'Isola vivono e crescono dodici anni
assieme, e assieme al quartiere. E poi arrivano i figli, si cerca di
trovare una sistemazione stabile e si prova a costruire un finale diverso
da quello che insegue da sempre le case occupate, e cioe` lo sgombero. Ci
si trova tra gente che ha le stesse necessita`: avere un posto dove vivere
e fare insieme, e coesistere in pace, vicini. Qualcosa cambia ancora;
arriva "La citta` della Moda". Le immobiliari impazziscono e comprano
tutto, gli affitti e i prezzi diventano da manicomio: 7/8 milioni di
vecchie lire al metroquadro, un bilocale a mille euro al mese. Il progetto
di acquisto da parte degli occupanti diventa difficile, e la losca
immobiliare che lo acquista chiede subito lo sgombero. Non e' disposta ad
ascoltare ragioni etiche o sociali, e non bastano nemmeno i quasi due miliardi di lire
offerti dagli abitanti supportati da una cooperativa sociale di costruzioni.
Sempre peggio nel 2003: arriva un altra guerra assurda in Medio Oriente,
la gente non sa` nemmeno perche' e tutto va peggio, le facce in quartiere
sono cambiate e chi non se lo puo` permettere deve sloggiare dall'Isola.
Qualche giorno fa' un ufficiale giudiziario ci lascia un biglietto: Giovedi`
13 Febbraio la casa sara` sgomberata. E l'ultimo tentativo di risolvere la
questione dell' occupazione in un modo nuovo? E tutto il nostro lavoro, lo
spazio per i nostri bambini, la nostra vita quotidiana e l'attivita` nel
nostro quartiere? Tutto pronto per essere attaccato e distrutto?
NO ALLA GUERRA
NO ALLO SGOMBERO

.ma sarà giusto uusare così le immagini dei bambini per evitare il vostro sgombero?????
e le attività sociali, per il quartiere, quali sarebbero?

vieni sabato o domenica, se sei perplesso.
i bambini in quella casa CI VIVONO, e la foto E' la foto di un'iniziativa all'interno di g10, il giardino pubblico x la precisione, aperto al QUARTIERE, così come l'internet point, il bar...
ancora perplesso?
byez

..non per giudicare le scelte altrui, ma ti sembra giusto far vivere i bambini in una casa occupata?
che diritto hanno i genitori di coinvolgerli in scelte politiche NON LORO (dei bambini)....perchè di scelta politica si tratta. Esttamente come non sono daccordo col battezzare i figli, non lo sono nemmeno per farli vivere in uno SQUAT.
Col rischio, oltretutto, di ritrovarsi da un momento all'altro senza un tetto nè stabilità. Esattamente come (purtroppo)sta per succedervi adesso.

senti se vuoi verificare ipotesi pedagogiche, sei libero di farlo. magari, l'indirizzo ce l'hai, ti fai un giro e ci si fa 2 chiacchiere...

qui si sta parlando di uno sgombero, si sta parlando di una guerra che comincia lontano e inizia a far sentire i suoi effetti anche vicino; si sta parlando di una delle piu' vecchie occupazioni della citta', ormai un pezzo della storia di un quartiere che sta venendo investito da immense speculazioni immobiliari. si sta parlando di una citta' che cambia, in peggio, e dell'eliminazione delle voci che criticano questo cambiamento.

qui si sta parlando di chi si sta mangiando una citta' con tutti i suoi spazi di produzione e riproduzione sociale e di chi cerca di resistere e di ribaltare la tendenza, cambiare il gioco o almeno di sparigliare il mazzo.

se vuoi fare questo gioco, gioca!
se sono altri i giochetti che vuoi fare...falli altrove
auguri

Anche i figli di pompieri, sbirri, soldati, famiglie divorziate ecc. ecc. ecc. pagano inevitabilmente le scelte dei genitori.
A Milano ci sono 3.000 appartamenti e case occupate da famiglie con figli.

Altre informazioni su:

http://www.31febbraio.org/page.asp?ID=3419&Class_ID=10014

come al solito parlare con voi in modo critico è come parlare al muro del cesso. non accettate critiche proprio perchè non avete argomentazioni convincenti nemmeno per voi stessi. andate a cagare. del vostro sgombero non me ne frega un cazzo, e, visto il vostro atteggiamento per chi non dice (senza tra l'altro, molte volte, cognizione di causa) "bella, massimo rispetto e solidarietà", non credo che molta gente vi verrà in appoggio. tanto meno il quartiere. Io non faccio giochetti, al contrario di voi, cerco solo di portarvi dei punti di vista diversi, ma se non vi interessano di certo non ve li impongo, e a sto punto mi chiedo anche che cazzo ci facciate su indy.
ciao e auguri a figli maschi (sempre squatters però!!!)

qui si sta parlando di uno sgombero, si sta parlando di una guerra che comincia lontano e inizia a far sentire i suoi effetti anche vicino; si sta parlando di una delle piu' vecchie occupazioni della citta', ormai un pezzo della storia di un quartiere che sta venendo investito da immense speculazioni immobiliari. si sta parlando di una citta' che cambia, in peggio, e dell'eliminazione delle voci che criticano questo cambiamento.

qui si sta parlando di chi si sta mangiando una citta' con tutti i suoi spazi di produzione e riproduzione sociale e di chi cerca di resistere e di ribaltare la tendenza, cambiare il gioco o almeno di sparigliare il mazzo.

se vuoi fare questo gioco, gioca!
se sono altri i giochetti che vuoi fare...falli altrove
auguri

Ma se a te dello sgombero di garigliano non importa nulla perchè scrivi?
Magari ti interesserai di altri sgomberi nei prossimi mesi.

ciauz

ma vai a farti un giro al mercato, rilassati e comprati uno specchio. le spari grosse senza pensarci troppo e hai il tuo livello di confronto e pari a un patetico zero. e ti credi diverso! complimenti a te. che ci fai tu su indimedia, allucinato stressato.

mi spiace dirlo, ma in più di un'occasione negli anni sono venuto lì e mi è sembrato peggio di un club privè 'alternativo', socialità = 0, anzi, il contarario forse. ora avete bisogno e chiamate. ma chi chiamate, chi verrà, a chi importa davvero? chiamate gli amici. o gli amici degli amici (mi ricorda tanto una cosa...) è così che funziona ormai, no? a tribù. lo sapete, ammettete e in fondo volete anche voi, e non solo. e forse anche io sono un pò così. se mi gira vengo. oggi magari siete socievoli. auguri cmq...