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[Bolivia]: azioni e dichiarazioni delle organizzazioni campesine
by imc italy Thursday, Feb. 13, 2003 at 6:36 PM mail:

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12.29

I campesinos e le organizzazioni dei Sin Terra, oggi (giovedi'), attraverso un pronunciamento pubblico, hanno avanzato la richiesta di dimissioni del presidente Gonzalo Sanchez de Lozada e del suo vicepresidente.
"Stiamo vivendo la crisi instituzionale piu' grave dell' era democratica per colpa di un governo che dal momento che ha assunto il potere non e' stato in grado di interpretare ne soddisfare i problemi del paese, e' stato incapace di dare delle soluzioni, e di contro ha ripspoto con repressione e morte per tutti coloro che non sono d' accordo con le sue misure", afferma il documento.
Il pronunciamento e' stato sottoscritto dall' Etnicos Mojenos(CPEM-BENI), dalla Federazione delle donne campesine di Santa Cruz, dalla Federazione Sindacale Unica dei Lavoratori Campesini di Santa Cruz, dalla Centrale Dipartimentale dei Lavoratori Salatori-SCZ, dalla Federazione Sindacale Unica dei Lavoratori Campesini, dalla Federazione dei Lavoratori Campesini delle 4 province del nord di Santa Cruz, dal Movimento dei Senza Terra di Santa Cruz e dal Cordinamento dei Popoli Originari di Santa Cruz.
"La responsabilita' per il sangue versato dei poliziotti, cosi come quello dei campesinos, cocaleros e di tutti i resistenti nel conflitto delle ultime settimane, e' solo e esclusivamente dello stato che Gonzalo Sanchez e i suoi ministri hanno imposto, rispondendo con violenza alle richieste provenienti dai settori piu svantaggiati del paese" - cosi' afferma il documento.
Il documento sottolinea come attraverso la violenza e la morte, l' imposizione di misure capitalistiche e la svendita delle risorse naturali del paese alle imprese transnazionali, oggi il governo ha dimostrato che e' pronto a proseguire su questa linea in accordo con i provvedimenti dettati dal Fondo Monetario Internazionale.
"Come noi facciamo ormai da una settimana, oggi la Polizia Nazionale piange i suoi morti. Queste forze dell' ordine, sempre mal pagate, mal trattata e obbligata a scontrarsi con il popolo, oggi ha compiuto la missione storica di unirsi al popolo e lo ha fatto con valore e audacia.
Come e' successo per i campesinos e gli operai, una richiesta di salari migliori ha ricevuto come risposta un massacro che adesso deve essere pagato con le dimissioni del presidente e di tutti i suoi ministri".
"Per questo oggi, costernati e addolorati per le perdite di vita umane dei nostri fratelli, noi solidarizziamo con le famiglie dei poliziotti che nel rispetto del loro dovere di difendere il popolo della Bolivia, sono caduti nella citta' di La Paz. Per tutto queste ragioni, noi esigiamo le dimissioni immediate e senza condizioni".

http://www.bolpress.com/?Cod=2002062533

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12.48

I Campesinos annunciano l' intenzione di occupare il palazzo Orion.

Decine di campesinos, che partecipano alle dimostrazioni che chiedono le dimissioni del presidente e del vicepresidente, hanno provato ad occupare il palazzo Orion, sede del ministero per le questioni campesine e indigene.
Questo fatto si somma alle numerose azioni che si sono sviluppate nella citta', le stesse che i militari che rispondo agli ordini del governo hanno tentato di bloccare.
Secondo alcuni abitanti, all' interno dei gruppi di manifestanti si trovano delinquenti che cercano di saccheggiaqre le loro proprieta'.
Il palazzo Orion e' composto da 3 blocchi, ognuno dei quali tiene 20 piani. Gli uffici del Ministero per le faccende indigene occupano una parte del piano basso di uno dei 3 blocchi.

http://www.bolpress.com/?Cod=2002062536




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