ciao "mafalda"non so' in che modo esserti utile...L'argomento e' "difficile"...(Magari potreste intervistare l'avvocato Zuccaccia...lui sicuramente e' piu' informato di me,visto che e' il "gran maestro") Comunque, sicuramente tra universita'(soprattutto settore"ricerca"/e massoneria ci sono molti legami-(medicina docet))- Purtroppo alcuni documenti sono andati "persi"...pero' unendo le forze si potrebbe cercare -a partire dai nomi presenti nell'elenco P2-e in"Artetangenti".Non e' molto,ma e' abbastanza per un'inizio(che fanno attualmente i lor signori?che posti occupano?-a parte i deceduti ovviamente) Del resto. "Sarebbe come se mi si chiedesse come mai a Perugia pullulano gli appartenenti alla massoneria; potrei rispondere perché c'è uno stato di occupazione massonica"(la "battuta non e' mia ma di Agostino Cordova-pm di Palmi-)
Fronte Nazionaledi Junio Valerio Borghese
E' stato fondato nel 1967 da Junio Valerio Borghese, uscito dal MSI nel 1968 perche' depennato dalle liste del partito per le elezioni politiche. Il Fronte Nazionale ha avuto contatti con Ordine Nuovo prima del riassorbimento nel MSI e ha cercato adesioni soprattutto fra gli uomini delle disciolte formazioni repubblichine. Si articolava in delegazioni regionali e provinciali con poche centinaia di aderenti e con sedi ad Ancona, Bari, Biella, Catanzaro, Como, Genova, Firenze, La Spezia, Lucca, Massa, Matera, Napoli, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Reggio Calabria, Sassari, Terni, Torino, Treviso, Venezia, Vercelli, Verona, Vicenza. Borhese oltre ad aver capeggiato il tentativo di colpo di stato del 1970 si e' vantato di aver avuto una parte importante nella sommossa di Reggio Calabria e nell'attivita' dell'estrema destra in Sicilia.
147) - RA, V3 bis, C132 bis, pp. 6 e 30-31. In particolare, il Centro di Milano venne interessato in relazione alla "segnalata riunione all'interno dell'albergo `Rosa' di Milano, asseritamente presieduta da Rodolfo CROVACE"; e quelli di Firenze e Perugia, per l'identificazione dei nominativi degli estremisti residenti nelle rispettive giurisdizioni (TOMEI, FORESI e DE LUCA per Firenze, e LUCIDI per Perugia(informativa spiazzi)
Sotto la voce obiettivi, al punto 3), si legge: "Primario obiettivo ed indispensabile presupposto dell'operazione è la costituzione di un club (di natura rotariana per l'eterogeneità dei componenti), ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici ammnistratori e magistrati nonché pochissimi e selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unità.(piano di rinascita nazionale)
DOTT BELLUCCI MARIO PERUGIA IN SONNO 174: Editoriale EDITORIALE di... Mario Bellucci - PDG Club di Perugia Rotary oggi Rotary domani "Il Rotary odierno attraversa da qualche tempo una crisi di adattamento e di crescenza di fronte ai mutamenti rapidi, talora discontinui che la società sta attraversando..."
P.M. - Senta, Lei conosce Giorgio Casoli? T. - Certo. P.M. - Che tipo di rapporto avevate o avete? T. - Allora, Giorgio Casoli l'ho conosciuto nel 1980 quando lo eleggemmo sindaco di Perugia. E... come dire ho avuto con lui rapporti politici e anche personali in una fase migliori, in un'altra fase più tesi. Se vuole vado avanti a precisare ad approfondire, come vuole Lei. P.M. - No, non è interessante. Senta, e la signora Ariosto Lei l'ha conosciuta? T. - La signora Ariosto l'avrò vista due o tre volte e... dunque mi è stata presentata da Casoli, poi... una sera a Roma, che... P.M. - Collochiamo il periodo. T. - Eh, allora... collochiamo il periodo, sarà stato diciamo '83, '84. Poi... che mi ricordo Casoli doveva venire a casa mia e mi disse: "Vengo con una mia amica"... va be', venne e conobbi la signora Ariosto. Poi Casoli mi chiese, siccome io dovevo essere a Milano in un certo giorno del 1985 per una mia conferenza e così via, e lui mi sollecitò a partecipare nel primissimo pomeriggio alla inaugurazione di un negozio di antiquariato in via Monte Napoleone e io andai e c'era anche Previti, c'era Casoli, naturalmente, e il negozio era... o almeno così appariva non lo so, della signora Ariosto, sono stato là mezz'ora, ho stretto un po’ di mani. Poi tra l'altro ho saputo, ma questo l'ho saputo dopo come particolare così, che per molti mesi poi c'è stata esposta nella vetrina del negozio una mia fotografia che stringevo delle mani. Poi Casoli me la portò alla RAI... me la portò alla RAI e... la signora Ariosto mi chiese due cose: una, che mi sembrò del tutto lunare, venirne a parlare con il Presidente della RAI, e non ricordo neanche bene mi ricordo soltanto che riguardava un certo campo da golf che poi ho rivisto sui giornali essere stato una vicenda, e io gli dissi: "Guardi che la RAI col golf non c'entra nulla". Allora mi disse che però lei a aveva un progetto interessante sugli incidenti casalinghi, io mi feci dare il progetto... anzi neanche la mandai a parlare con il Direttore della rete Due, che allora era Giampaolo Sodano, e tra l'altro poi ho visto che il progetto è stato fatto anche perché mi pare che fosse un buon progetto che aveva avuto, diciamo, la supervisione del capo dei vigili del fuoco di Milano. Altri rapporti non... l'avrò incontrata forse qualche altra volta sempre con Casoli non so... e così via ma pochissime volte, poi ho letto una cosa assolutamente non veritiera, una dichiarazione della Ariosto sui giornali, dice: "Io nei viaggi in America mi accompagnavo con Craxi e con Manca" insomma, io francamente, torno a dire...
AVV. PERRONI - Ecco, io vorrei tornare invece un attimo sui rapporti con il senatore Casoli che Lei aveva accennato, ce li può cortesemente dettagliare? P. - Giorgio Casoli? AVV. PERRONI - Sì. T. - Allora, ripercorrendo... nell'80 Casoli viene eletto sindaco di Perugia e quindi io naturalmente lo conosco bene anche perché sostengo quella candidatura essendo io il... diciamo il leader del Partito Socialista e avendolo portato, il Partito Socialista, a sindaco di Perugia nell'alleanza di sinistra in Umbria. Poi ho rapporti diciamo amichevoli con lui, nel... chiedo anche a lui un... di capire come mai, essendo notoriamente lui... del resto lo proclama apertamente quindi non... non rivelo nulla di particolare, un esponente della massoneria, e essendomi trovato io diciamo così coinvolto senza alcuna motivazione come poi è stato ampiamente dimostrato negli elenchi della P2 ho chiesto a Casoli di cercare di capire, di informarsi. Cosa che lui fece e mi disse che aveva parlato con un esponente della massoneria che era l'avvocato Massimo Della Campa e che questi gli aveva confermato che in effetti il mio nominativo era inserito ma non c'era nessun riscontro di nessun tipo cosa che poi, diciamo così, si è verificata nei dati documentali. Gli ho presentato Previti, gli ho presentato Previti perché anche proprio in rapporto a questa vicenda... perché io avevo affidato a Massimo Severo Giannini una azione penale e un'azione civile e poi un'azione penale per l'accertamento della verità, quindi si conoscono Casoli e Previti, in parte abbiamo avuto rapporti comuni in parte poi loro sono rimasti amici, diciamo, per conto loro. AVV. PERRONI - Ecco questo come fase temporale, diciamo, la può dettagliare? T. - '83, '84, '85. AVV. PERRONI - Ecco, in questa prima fase avevate rapporti comuni o... T. - Rapporti comuni diciamo, sì, più che altro fino all'85. Cioè poi mi pare che abbiamo loro avuto anche rapporti autonomi, insomma, no? E poi con... poi è continuato un rapporto con Casoli che si è un po'... come dire, deteriorato attorno agli anni '89, '90, in rapporto alle vicende politiche a cui ho fatto riferimento essendosi aperto un contenzioso politico fra la mia posizione e quella di Craxi e... come dire... la segreteria del partito, disturbandomi anche un po’ nel collegio elettorale e nel '92 Casoli ha ritenuto, sbagliando, che io avessi favorito un altro candidato a lui e quindi ebbe, come dire, delle posizioni di reazione, cosa che non era vera essendo io capolista nel proporzionale avevo il dovere di cercare di garantire tutti i candidati in tutti i collegi senatoriali, quindi... Del resto lui poi fu eletto nel '92, se io davvero avessi voluto fare un'azione, diciamo, per non farlo eleggere non mi sarebbe mancato il modo, diciamo, avendo una larga influenza nell'elettorato umbro. E quindi i rapporti si sono un pochino... AVV. PERRONI - Raffreddati. T. - ... diciamo raffreddati, però... niente di più niente di meno. AVV. PERRONI - Lei sa se per caso ci fosse una relazione sentimentale tra l'Ariosto e il senatore Casoli? T. - Be', questa era data per acquisita, sì... riten... sì, c'era. P. - Sulla base di cosa fa questa affermazione? T. - Be', sulla base che la presentazione che Casoli fece e faceva dell'Ariosto era... P. - Era in tal senso? T. - Era in tal senso, diciamo. P. - Okay. AVV. PERRONI - Ecco, e sempre sulla base di quelle che sono le rappresentazioni dello stesso Casoli, Lei sa in qualche modo collocare temporalmente questa relazione? T. - Ma guardi, io quando ho conosciuto l'Ariosto era appunto nell'83, '84 e... e poi quando l'ho vista nell'85 a Milano all'antiquariato, poi me l'ha portata nell'88, mi pare, quando ero alla RAI... io penso che continuasse, non lo so. AVV. PERRONI - Le risultava, appunto, che questa relazione fosse ancora in piedi, diciamo? T. - Be', non c'era stato nessun elemento a contrario, insomma." (udienza del 28 maggio 2001 -Enrico manca)
"PRESIDENTE. Quindi sono ancora di più! AGOSTINO CORDOVA, Procuratore della Repubblica di Palmi . Sicuramente sono molti di più. E' difficile rispondere, allo stato, a questa domanda. Sarebbe come se mi si chiedesse come mai a Perugia pullulano gli appartenenti alla massoneria; potrei rispondere perché c'è uno stato di occupazione massonica. Se vuole, posso fornirle un elenco di circa 80-90 posti di potere che, allo stato, sono occupati da appartenenti noti alla massoneria. Se poi vi siano altri posti occupati da appartenenti di cui noi ignoriamo la qualificazione massonica, non lo so. Potrebbe anche essere un effetto della diffusione della presenza massonica; se si tratta di una diffusione dovuta a fatti anomali, non lo so, è comunque una spirale che porta sempre di più all'incremento del numero degli aderenti. Ma poi bisogna vedere quale sia l'attività normale della massoneria in queste zone: se si dedicano al culto della fratellanza, dell'uguaglianza, dell'essere supremo, del grande architetto dell'universo evidentemente ... PRESIDENTE. Sono fatti loro!" AGOSTINO CORDOVA, Procuratore della Repubblica di Palmi . Se poi si dedicano ad altre attività più terrene, potrebbe essere questo il motivo. (AGOSTINO CORDOVA, Procuratore della Repubblica di Palmi .Pagina 2177 AUDIZIONE DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PALMI, DOTTOR AGOSTINO CORDOVA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE indi DEL VICEPRESIDENTE PAOLO CABRAS)
-continua?
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