ecco cosa ne dicono i media mainstream...
MONSELICE (PADOVA) - Avevano annunciato proteste, blocchi, azioni di interdizione. E questa in provincia di Padova è la prima. Piuttosto clamorosa, se è vero che circa duecento "Disobbedienti", guidati da Luca Casarini, sono riusciti a bloccare poco prima della stazione di Monselice un treno che trasporta materiale bellico e soldati Usa verso la base toscana di Camp Darby.
La manifestazione doveva limitarsi a un presidio contro il trasporto di armi alla caserma Ederle di Vicenza, da dove era annunciata la partenza di otto convogli ferroviari tra oggi e i prossimi giorni. Ma poi i pacifisti hanno reso più pesante la loro protesta scegliendo di bloccare il treno nei pressi di una stazione che era passaggio obbligato in direzione Pisa: Monselice, appunto.
E' lo stesso Casarini a raccontare che i Disobbedienti, accendendo due fuochi sulla linea, hanno prima costretto il convoglio a rallentare e poi, scendendo essi stessi sui binari, lo hanno fermato a 500 metri dalla stazione.
"Trasporta i cosiddetti 'mezzi tattici' e altro materiale destinato al fronte iracheno - dice Casarini - e speriamo di averlo bloccato definitivamente".
Il leader dei Disobbedienti spiega poi che con questa azione si vuole far uscire il governo allo scoperto: "Dicano agli italiani che di fatto siamo in guerra, che su linee ferroviarie civili italiane, e con treni civili, si trasporta materiale che serve alla guerra". E' insomma la risposta del movimento alla decisione, comunicata dal ministro della Difesa Antonio Martino al Parlamento, di consentire l'uso delle strade e delle infrastrutture del nostro paese per il trasposto di mezzi e l'eventuale spostamento di truppe americane destinate al possibile teatro di guerra iracheno.
Per il momento, malgrado la inevitabile tensione, non si sono verificati incidenti. I no global, guardati a vista da una decina di blindati della polizia, hanno continuato a bloccare il treno finché, lo dicono loro stessi definendo l'azione "un successo", questo non è stato agganciato in coda da un locomotore ed è ripartito all'indietro, verso Padova. Città che ha superato intorno alle 22.00, per proseguire attaverso un tragitto alternativo ma comunque, secondo indiscrezioni, ancora con destinazione Pisa.
I Disobbedienti avevano del resto già annunciato che se il blocco fosse stato tolto con la forza, altri presidi erano pronti ad entrare in azione lungo la linea che conduce da Padova fino a Pisa. La stazione di Monselice è rimasta presidiata a lungo. I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Stop Global War". "Stiamo solo rispettando la Costituzione italiane - ha detto ancora Casarini - e la nostra non è affatto una azione illegale. E' anzi la risposta alla illegalità di un governo che mette di fatto l'Italia in una guerra, essa sì illegale, senza neanche il voto del Parlamento".
(21 febbraio 2003)
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