http://italy.indymedia.org/news/2003/02/185949.php Nascondi i commenti.
Da Fornovo | ||
by tanto, ormai... Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:00 AM | mail: | |
ultime ultime notizie che giungono da fornovo, dopo la conferma dello sclero fra diversi gruppi di compagni. I circa 300 che bloccavano si sono divisi, alcun* sono rimast*, altri si sono diretti su fidenza ed altri sembra verso bologna san ruffillo. |
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quindi? | ||
by clint eastwood Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:05 AM | mail: | |
sclero?puoi essere + chiaro?grz |
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sclero | ||
by zack Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:27 AM | mail: | |
Sclero significa proprio questo: sclero e nient'altro. Gli autonomazzi che se non sei d'accordo sei una merda, ti tirano addosso i bancali e ti mettono le mani addosso cosa sono secondo te? Però sono bravi: in 15 riescono a tenerne in scacco 250. E tutti gli altri ancora e sempre lì a discutere, discutere...ma lasciamoli perdere una buona volta. Oltre che sclero sono opportunisti: si inseriscono sempre negli altri gruppi per poi uscire a fare le loro...(vedi Genova). |
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stop that train, clint eastwood | ||
by X Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:52 AM | mail: | |
ah, sclero. |
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bravi pacifisti e disobbedienti TUTTI SERVI | ||
by barricate Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:52 AM | mail: | |
a fornovo è entrata in scena la nuova polizia (la stessa di genova 2001) la stessa che ha invocato la galera per i cattivi... |
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BASTA!!!!!x TUTTI | ||
by Resistenza Tuesday, Feb. 25, 2003 at 2:03 AM | mail: | |
Nn penso sia questo il momento di dividerci e di discutere, uniamo le forze, ognuno a proprio modo, rispettando le pratiche degli altri.Andiamo avanti!!!!! |
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cari autonomi | ||
by potremoli Tuesday, Feb. 25, 2003 at 2:21 AM | mail: | |
cari autonomi o come cavolo vi chiamate, |
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che pena | ||
by uno che ha visto Tuesday, Feb. 25, 2003 at 3:16 AM | mail: | |
questo dualismo ha raggiunto livelli penosi, fate pena, tra infamie e insulti, non la dico tutta sennò mi etichettano subito, ma forse avete scambiato la politica con il tifo ultras |
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che pena 2 | ||
by uno che ha visto Tuesday, Feb. 25, 2003 at 3:17 AM | mail: | |
e tra l'altro mi aspettavo di capire dov'è sto cazzo di treno di merda, scrivete pisciate da un'altra parte, questo sito serve a tante persone |
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la storia insegna | ||
by uhack Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:27 AM | mail: | |
Compagni, se nel 68 e nel 77 si faceva meno seghe e "scleri" come si dice oggi, forse la storia sarebbe diversa. |
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Cari pacifisti | ||
by xyz Tuesday, Feb. 25, 2003 at 12:37 PM | mail: | |
Si potrebbe anche sacrivere: |
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la priorità del brand | ||
by chettelodicoaffare Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:28 PM | mail: | |
il fatto e' che come sempre, quando il movimento esplode e reclama a gran voce azioni dirette, quando i numeri che scendono in piazza aumentano vertiginosamente, scatta tra i leaderini una priorità che poco ha a che vedere con i contenuti. scatta la necessità di mettere la propria bandierina sul movimento (proprio come faceva emilio fede quando segnava sulla carina d'italia le vittorie elettorali del berlusca). questo movimento contro la guerra "ha da esse" disobbediente, ci deve avere la firma e le facce dei disobbedienti, i quali, dato che ad esempio in toscana sono pressoché assenti, chiamano all'adunata i casarini e i caruso, in modo da legittimarsi la piazza e crearsi rapidamente un percorsino di lotte che permetta loro di reclamare le teste dei cortei, le ambite videocamere dei tiggì, i riflettori, i microfoni, le prime pagine della stampa. di fronte a questa improrogabile priorita' le cose da fare, secondo questi leaderini, sono due: 1) fare la calata da tutta italia per poter urlare al megafono "oggi xxx è una citta' disobbediente!", nei luoghi dove tutto il resto dell'anno gli unici disobbedienti sono gli studenti elementari che non fanno i compiti e tirano le caccole alla maestra. 2) screditare le realtà di movimento che, all'occhio dei digiuni della politica di piazza, potrebbero erroneamente essere loro assimilate. bollarle come violente, oltranziste, da emarginare. spazzarle via, escluderle dalle azioni, isolarle. |
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La guerra del bancale | ||
by purtroppo c'eravamo Tuesday, Feb. 25, 2003 at 7:38 PM | mail: | |
E tutti sapevano che quel treno era fermo a Verona e non sarebbe mai passato. I pericolosi bancali, più due cassette della frutta giacevano sui binari, che sembravano morti(i binari e i bancali). Fervevano le analisi politiche di alto livello, sintetizzati in peculiari slogan: "chi toglie il bancale è un gran maiale", "pericolosi criminali armati...di bancali". In nome del pacifismo e della non violenza alcuni gandhiani davano inizio ad una rissa per togliere i bancali. Mentre i partitini contestavano pesantemente l'anti istituzionalità delle cassette della frutta. I sindacatini lottavano per i doveri dei lavoratori ferroviarii e contro il bancale nemico dei trasporti civili. Poco dopo per far rientrare tutti sui binari in nome del dialogo e della riconciliazione, quelli che erano considerati gli ultras della violenza toglievano i bancali invitando tutti a tornare. Ormai la guerra del bancale aveva sostituito la guerra alla guerra. La gente fuggiva inutilmente dalla feroce contesa dimenticandosi le motivazioni concrete che l'avevano portata lì. Come al solito è più importante l'egemonia sulle iniziative, che le iniziative stesse. Si scavalcano gli avvenimenti per imporre la propria autorità, senza mai cercare di incontrare soluzioni collettive. La paura di compromettersi con la realtà si trasforma in ottusità, in incapacità di cambiare il concreto. |
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