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Riflessioni su un atto di guerra...
by Dino Frisullo Wednesday, Sep. 12, 2001 at 9:48 AM mail: dinofrisull@libero.it

... e su noi, che siamo contro tutti i signori della guerra

A partire dalla guerra di Spagna, con il tremendo passaggio di Hiroshima e Nagasaki, le guerre moderne si combattono a colpi di massacri di civili, distruggendo infrastrutture civili. Dunque questo è un atto di guerra in senso pieno.

Noi siamo contro la guerra in generale, la guerra alle città in particolare. Questo atto riempie di orrore, non meno e non più dei bombardamenti sul Vietnam, su Baghdad, su Belgrado.
Non di meno, e non di più.
Credo che nessuno debba e possa gioire del colpo al cuore della prima potenza mondiale. Credo che nessuno, ai tempi della più tremenda guerra partigiana, potesse gioire di Dresda o Hiroshima rase al suolo. La logica amico-nemico non ci appartiene.

Chi ha organizzato questo attacco deve disporre di soldi, mezzi, organizzazione e di una buona dose di fanatismo. Tutte doti che non mancano ad ogni macchina di guerra che si rispetti.
E' possibile che si tratti di una macchina statuale, ed è probabile che gli Usa si attaccheranno a questa ipotesi per dare risposte distruttive allo "stato-canaglia" di turno (l'espressione è di Bush). E' l'ipotesi più facile, è la scelta più comoda. Quale città colpiranno per prima? Su quale parte del Sud del mondo si avventeranno i bombardieri?

L'altra ipotesi è più dura. Gli stati da tempo non hanno più il monopolio della forza, ed ora neppure della guerra. Un'organizzazione non statuale, ma dotata di cospicui mezzi, può scatenare un'offensiva di questo tipo. E come ogni parte in guerra, può avere le sue motivazioni. Le sue "ragioni".
Gli Usa hanno sparso o fatto spargere fiumi di sangue e di dolore in mezzo mondo, in questo sessantennio di pace armata. E' l'unica potenza al mondo che non abbia mai vissuto una guerra sul proprio suolo. Non c'è bisogno di ricorrere al cliché dell'integrismo: per mezzo mondo gli Usa sono il "Grande Satana" anche senza bisogno di sovrastrutture religiose. Un colosso inattaccabile. Fino a ieri.

Questo equivale a giustificare? No. A cercare di capire.
Non ci appartiene il terrorismo, nè quando è agito da organizzazioni nè quando è terrorismo di stato.
L'attacco agli Usa non è un attacco a "noi", nel senso diffuso in queste ore a piene mani, di attacco al "mondo libero" (?!), alla democrazia etc. Non c'è nulla in comune fra "noi" e gli strateghi del Pentagono.
E' un attacco a noi in ben altro senso: c'è molto in comune fra "noi" e i civili che fuggivano disperati fra nuvole di polvere sul suolo insanguinato. Il loro terrore era lo stesso dei vietnamiti, degli jugoslavi, degli irakeni. Degli abitanti di San Lorenzo a Roma, mezzo secolo fa.
E' un attacco a noi anche perchè si cercherà di schiacciarci nella logica della guerra. Con gli Usa, o contro la civiltà. E macchine repressive ancora più militarizzate schiacceranno chi dissente, individui, collettivi o popoli. Come in tempo di guerra, appunto.

Lo sgomento che viviamo non è diverso da quello vissuto dieci anni fa, davanti allo spettacolo dei traccianti sui cieli di Baghdad. E' lo sgomento dell'impotenza, dell'espropriazione, di fronte alla morte che viene dall'alto.
Siamo contro tutte le guerre. Anche contro questa guerra. Siamo per un altro mondo, in cui nessuno possa decidere della vita o della morte altrui schiacciando un pulsante, che si tratti del telecomando di una bomba o del comando di lancio di un jet. In cui nessuno debba guardare al cielo con paura, che si tratti del cielo di New York o di Gaza.
Ma proprio per questo, siamo e restiamo fermamente contro la Nato e il suo riarmo nucleare, siamo e restiamo contro tutti i signori della guerra, in divisa e non. Siamo e restiamo contro i gendarmi dello sfruttamento, a partire dalla macchina militare Usa, e contro quel comando unico che scatena e innesca, anche contro sè stesso, logiche di guerra.
Siamo per un altro ordine, che s'imponga dal basso.
Siamo dalla parte delle vittime. Quelle di oggi, e quelle di ieri. Tutte.

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ma chi è stato?
by gugu Tuesday, Sep. 11, 2001 at 11:14 PM mail:

I primi attacchi, non aspettano neanche domani, vanno ai no-global. Dobbiamo, dicono, dare solidarietà all'america del nord. Alle vittime tutta la solidarietà di questo mondo, ma le vittime degli americani non vanno per questo dimenticate( appena ieri un altro bombardamento in iraq). Sarò pazza, ma questa storia degli islamici non mi convince.

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grazie
by Muto Tuesday, Sep. 11, 2001 at 11:19 PM mail: .

non posso che essere d'accordo. la tua lucidità mi e' di conforto, grazie di cuore

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Grazie Dino.
by Durruti Tuesday, Sep. 11, 2001 at 11:22 PM mail:

Grazie.
Oro colato.

Durruti

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...e se fosse..
by ant_94 Tuesday, Sep. 11, 2001 at 11:51 PM mail:

Sono d'accordo con te Dino, le ritorsioni in termini
di limitazione delle libertà le subiranno, a mio avviso,
tutti i movimenti...sai il terrorismo..
dico un'enormità...
..ma se fosse una strage di stato??

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continua a farci crescere
by red one Tuesday, Sep. 11, 2001 at 11:55 PM mail:

continua a farci crescere con le tue/nostre idee

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Se solo...
by Gino Wednesday, Sep. 12, 2001 at 1:54 AM mail:

Se solo potesse servire a qualcosa, a illuminare la coscienza di qualcuno, di chi quel sangue lo ha materialmente sparso e di chi lo ha chiamato, e di chi a sua volta ne invoca dell'altro che venga a lavarlo...
Solidarietà anche da parte mia.

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grazie Dino
by Andrea Wednesday, Sep. 12, 2001 at 2:06 AM mail:

le tue parole sono davvero grandi e nobili, in un momento in cui tutti si scagliano contro gli arabi e contro gli stati uniti, tu ti schieri dalla parte di chi davvero soffre: noi, i civili, i disarmati, i deboli... ricordo: nessuna idea, nessuna religione, nessuna causa vale una vita umana, americana, italiana, africana o a qualunque altra etnia essa appartenga... RICORDATE: anarchia, comunismo, internazionalismo sono grandi parole, ma il significato di ognuna di loro alla fine deve essere sempre lo stesso: PACE! dobbiamo uccidere la borghesia, non i borghesi!

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...ma se fosse una strage di stato??
by Giovanni Wednesday, Sep. 12, 2001 at 7:32 AM mail: gim@ieee.org

> ...ma se fosse una strage di stato??

Mi sembra improbabile che lo sia direttamente.
Non credo che 15/20 persone "di stato" siano
disposte a morire per portare a termine un
attentato come questo. Il terrorismo di stato
e' sempre stato vigliacco ed egoista.

E' possibile pero' che si sapesse di quello che
stava per succedere e che non si sia fatto niente
per evitarlo.

Questo e' piu' probabile

G.

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GRAZIE DINO
by Uncle Wednesday, Sep. 12, 2001 at 9:48 AM mail:

quel che hai scritto è quello che sento

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