REPUBBLICA
Per dire sì alla pace e ai diritti del lavoro. E per chiedere che il governo italiano "non si imbarchi né direttamente né indirettamente nell' avventura di una guerra che non ha nessuna giustificazione". Queste, secondo il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, sono le ragioni per cui il sindacato ha organizzato oggi la grande manifestazione a Milano per la pace e in difesa dei diritti del lavoro.
"Siamo qui per chiedere al nostro governo - ha detto il leader della Cgil sfilando in corteo accanto ai parlamentari Cossutta e Rizzo - di non imbarcarsi né direttamente né indirettamente nell'avventura di una guerra che non ha nessuna giustificazione politica, nessun sostegno morale, nessuna legittimità internazionale".
Secondo Epifani, "il presidente Berlusconi non può fare due parti in commedia: deve scegliere se sostenere la guerra o se dirsene contrario. Noi gli chiediamo di dichiararsi contro. Siamo qui per dire che le ragioni della pace sono più forti, che deve prevalere la democrazia, la forza del dialogo. Anche per noi oggi valgono le parole del Pontefice: con la guerra tutto è perduto".(
