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http://italy.indymedia.org/news/2003/03/213984.php Nascondi i commenti.

Indy Financial Watch: Le Borse festeggiano l'inizio della strage...
by sbancor Wednesday, Mar. 19, 2003 at 2:00 PM mail: sbancor@hotmail.com

Le borse brindano, ma sono solo bollicine. Il Petrolio crolla, come previsto. Il Dollaro sale, come previsto. Ma i capitali abbandonano l'America. E l'Europa non è un alternativa.

Le Borse mondiali festeggiano l’inizio della Guerra, con l’eccezione di Parigi. L’effetto è quello delle bollicine di champagne. Evanescenti. Il petrolio crolla, la speculazione è finita. L’inizio della Guerra e la sicurezza della vittoria americana fanno crollare il Brent, ma soprattutto il West Texas, che scende del 10%. Come avevamo previsto. Il dollaro sale e l’Euro scende. Come avevamo previsto. Il premio Nobel Samuelson, ornato di cravattina a farfalla. Predice che se la guerra sarà rapida e incruenta l’economia ne trarrà beneficio. E biasima la Francia, definendo la possibilità di veto francese all’ONU come un “incidente storico”. Biasima anche le popolazioni europee, ree di pacifismo, così come nel ’38-’39 incapaci di fermare Hitler. Dimentica i finanziamenti a Hitler del 1932 erogati da banche americane ed inglesi, più qualche banca ebraica, come Warburg e Schroder, Effetto dell’età. Eppure a guardare le statistiche della FED è in particolare i “Flow of Funds Accounts of the United States” cioè i flussi di fondi, il dubbio permane. Il buco della bilancia commerciale USA si avvia ad essere pari a 500 miliardi di dollari su base annua. Ler entrate nette di capitali passano dai 521,8 miliardi di dollari del 2000 agi 196,1 del 2002.. I capitali abbandonano l’America. Negli ultimi mesi ne sono andati via per circa 200 miliardi di dollari. A guidare la fuga sono i sauditi. E la bolla immobiliare sta per scoppiare. William Poole, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha detto il 10 marzo che i problemi in cui possono incorrere le due gigantesche finanziarie che detengono il grosso dei mutui immobiliari USA, la Fannie Mae o la Freddie Mac, potrebbero infliggere dei danni enormi al sistema finanziario ed all'economia statunitensi. Poole ha espresso i suoi timori sulla fine della bolla immobiliare parlando ad un simposio sponsorizzato a Washington dall'Office of Federal Housing Enterprise Oversight (OFHEO), istituto di supervisione delle due grandi finanziarie.
Né l’Europa ha da gioie: le voci su un possibile “default” della Deutsche Bank si fanno sempre più insistenti, e sembra la Germania stia preparando un paracadute per le sue banche piene di “bad loans” , cioè sofferenze. E’ questo che mi preoccupa. I vaniloqui di Chirac e di Schroder sono il punto debole del movimento pacifista. E non solo perché oppongono alla supremazia USA quella di un ONU che, smarrita la sua missione originaria, la pace, è diventato l’unico organismo a cui appellarsi per le guerre. Transeat. Ma soprattutto perché non hanno un modello da opporre a quello americano. La politica estera della Francia, dal Ruanda alla Costa d’Avorio è una catastrofe umanitaria di proporzioni bibliche. E’ in questo mondo di “apprendisti stregoni” che ci tocca faticosamente proseguire le nostre esistenze. Ma stanotte inizieranno i bombardamenti. E nulla sarà più come prima.

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bell'articolo
by Alex_bio Wednesday, Mar. 19, 2003 at 2:11 PM mail:

Bell'articolo, che tristezza dover constatare la correttezza delle tue affermazioni.
L'unica (egoistica e magra) consolazione è il pensiero che difficilmente i ricchi si faranno la guerra e le vittime del sistema saranno sempre le stesse.

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Bravo Sbancor!
by Gennaro Wednesday, Mar. 19, 2003 at 2:34 PM mail:

Per quanto riguarda il rapporto di OPHEO, il direttore è stato licenziato
http://www.washingtonpost.com/ac2/wp-dyn?pagename=article&node=&contentId=A31630-2003Feb5¬Found=true
Qui il rapporto
http://www.ofheo.gov/docs/reports/sysrisk.pdf



Altra voce autorevole che ha sollevato il timore di collasso finanziario causato dalla montagna di derivati finanziari è stata quella di Warren Buffett
http://www.fortune.com/fortune/investing/articles/0,15114,427751,00.html
http://www.berkshirehathaway.com/letters/2002pdf.pdf

Il timore di collasso finanziario è la causa più probabile della guerra. Resta da chiarire come ciò si collega all'evidenta strategia di controllo delle risorse petrolifere.

Per altre notizie su economia e guerra
http://digilander.libero.it/economiadiguerra/index1.htm

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È il momento di prendere sul serio L. Larouche
by Gennaro Wednesday, Mar. 19, 2003 at 4:01 PM mail:

Fear of Financial Collapse Fuels Iraq War Drive
http://www.larouchepub.com/other/2002/2928why_irq_war.html

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non avete cuore
by rossana Wednesday, Mar. 19, 2003 at 4:02 PM mail:

dolari dollari
euro euro
petrolio petrolio
ma che guerra è?
non è per le armi di Saddam, la priorità andrebbe alla Corea del Nord. Ma poi ci sarebbe il coinvolgimento di quella del Sud. E questo metterebbe in pericolo il Giappone e urterebbe la Cina, il tutto senza aver normalizzato il medio Oriente. Con Saddam si può e il petrolio interessa più la Russia, la Cina e tanti europei.
E poi il dopo Saddam potrà essere come è già negli Emirati, Giordania, Kuwait, Quatar e Bahrein. Oh anche l'Arabia Saudita potrebbe sentire l'esigenza di qualche riforma. L'Europa potrebbe occuparsi di più della questione israelo-palestinese. La via di Gerusamme passa da Baghdad (Kissinger).
Basta con i perditempo che non vogliono usare la forza perchè non ne hanno la cultura. E cavillano e cavillano.
Parole di Bush.
E allora?
Ops dimenticavo: nei primi nove mesi del 2002 la Israel Aircraft Industries ha raggiunto livelli rekord di ordinazioni: 2,1 miliardi di dollari.
La Francia si dà da fare in India. Intanto si mette d'accordo anche con Blair per rafforzare la difesa europea
..................la guerra perchè?
io non lo so: non gioco in borsa, non ho grossi conti in banca, uso molto i mezzi pubblici. Il lavoro? Uhhhh... è precario.
Un pò di cuore almeno da voi.......

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don't worry
by cara Wednesday, Mar. 19, 2003 at 9:12 PM mail:

vedrai Rossana che questa guerra sarà breve e che dopo l'economia si riprenderà; come dice Sbancor già in questi primi giorni le borse mondiali sono migliorate sensibilmente, e questo è ancora niente rispetto a quello che succederà a fine guerra, con la ricostruzione e col petrolio che scenderà di prezzo dando un nuovo impulso all'economia mondiale, che finalmente uscirà da questa crisi economica che dura da 3 anni.
e questa guerra finirà in un paio di settimane, vedrai.

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Strano
by Rudolf Thursday, Mar. 20, 2003 at 12:01 PM mail:

Non funziona?

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mah
by Rabbì Thursday, Mar. 20, 2003 at 1:59 PM mail:

confondi causa ed effetto, per caso?

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boicottaggio
by AcidRave Thursday, Mar. 20, 2003 at 2:20 PM mail:

come non capire che l'unica strada è il boicottaggio dei prodotti americani?

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E' giusto così
by rudolf Thursday, Mar. 20, 2003 at 8:56 PM mail:

come volevasi dimostrare.

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E' giusto così
by rudolf Thursday, Mar. 20, 2003 at 8:57 PM mail:

Il Prezzo della Pace (Grazie a the Dissident Frogman)!

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Ma cosa pensi???
by longa Friday, Mar. 21, 2003 at 10:02 AM mail:

...ma davvero pensi che l'intervento anglo-americano farà camminare qualcuno in Iraq? oppure darà agli autori di questo capolavoro la possibilità di reperire altre belle immagini per realizzare una nuova animazione???

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.... E dopo l'Iran?
by sbancor Friday, Mar. 21, 2003 at 3:47 PM mail:

Questa guerra durerà anche due settimane. E le borse e il dollaro saliranno (...per poco!) E dopo? L'assetto geopolitico mediorientale ne esce sconvolto. La prima potenza dell'area diventa l'Iran. 1/5 dell'Iraq è scita iraniano, e poi ci sono gli Hezb in Libano. Che si fa? L'Iran ha il petrolio (circa 5 milioni di barili/giorno) e a differenza dell'Iraq l'atomica ce l'ha. E se si fa la guerra all'Iran occorre farla anche nel Libano del Sd. E quindi Siria. E' l'inizio di una catena senza fine. Lo yemen, il Sudan, la Somalia e poi il Pakistan (altra guerra nucleare) Resta fuori l'Arabia Saudita. Il paese da cui venivano la maggioranza dei terroristi che hanno abbattuto le due torri. Deprecabile equivoco?

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ripresa di 'sto cazzo
by ink Friday, Mar. 21, 2003 at 10:40 PM mail:

la guerra all' iraq é nulla a confronto della crisi da sovraproduzione che sta affrontando l' occidente.
qui se si vuole mantenere il capitalismo in vita presto ci vorrà una guerra con la cina.

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grazie tante
by priolo Monday, Mar. 24, 2003 at 8:23 AM mail:

rudulf potrei fare anch'io un capolavoro come quello che ci hai gentilmente sbattuto in faccia... raccattando tutte le foto di persone morte per i bombardamenti del governo americano.
solo che io non sono uno stronzo.

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guerra alla cina?
by andrea Tuesday, Mar. 25, 2003 at 1:46 PM mail: gazzaladra51@hotmail.com

Credo che il petrolio sia una delle cause di questo conflitto, ma resta secondaria. La motivazione principale (che ingloba anche quella del petrolio, quale arma di ricatto) è nella conquista di posizioni stategicamente fondamentali per il controllo del continente asiatico, delle sue risorse complessive (non dimentichiamo che si tratta del continente meno sfruttato, in rapporto alle possibilità che serba) e dei suoi futuri temibilissimi concorrenti nella competizione capitalistica.
Molti analisti, del resto, già da tempo sostengono che l'ultimo ( il vero ) obiettivo di questa e delle future manovre militari sarà proprio la Cina.

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