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LA MATANZA DI AGUAS BLANCAS
Mercoledi 28 giugno 1995, al passo di Aguas Blancas, alcuni agenti della Policia Motorizada e Judicial dello Stato di Guerrero hanno teso un'imboscata conntro una camionetta cha trasportava membri dell'Organizacion Campesina de la Sierra del Sur che avevano intenzione di partecipare ad un meeting nella zona di Atoyac de Alvarez.
La polizia uccise i campesinos. I sopravviventi hhanno assicurato che i feriti sono stai uccisi con un'esecuzione vera e propria, con un colpo alla testa. 16 contadini morirono sul posto mentre un altro morì pochi gionri dopo. Dopo la mattanza la polizia ha collocato delle armi da fuoco nelle mani dei contadini morti e hanno assicurato che avevano agito essenzialmente per legittima difesa.
Sul luogo dei fatti si trovava un elicottero, a bordo del quale si trovavano il segretario di Governo Josè Ruben Carlos Catalàn e il direttore della Policia Judicial di Stato, Gustavo Olea Godoy. Al momento del primo sparo l'elicotterò si levò in cielo. Il comandante Moreno Gonzalez, direttore responsabile della Protezione e della Viabilità, responsabile della Polizia Motorizada, dirigeva l'intera operazione.
Queste indicazioni permettono di affermare che il massacro venne pianificato e le autorità politiche erano assolutamente a conoscenza dell' "operazione di polizia". Nel pomeriggio del 27 giugno (il giorno prima del massacro), i responsabili dell'Ospedale Municipale di Atoyac ha ricevuto istruzioni dal governo dello Stato del Guerrero affinchè restassero pronti a qualsiasi emergenza per le ore immediatamente successive. Nelle stesse ore diversi agenti ricevevano l'ordine di schierarsi nella zona di Coyuca de Benitez. Il Governatore dello Staato del Guerrero intrattenne una conversazione diretta con il sindaco di Atoyac, paese in cui doveva svolgersi il meeting dei campesinos, e gli assicurò di aver preso i giusti provvedimenti per non far giungere il gruppo della OCSS alla manifestazione prevista, e che avrebbe fermato "sul posto" i contadini di Tepetixtla. Dopo il massacro i due ebbero una nuova conversazione telefonica e il governatore affermò: "Venivano a fare la guerra e la guerra hanno trovato! Siamo o no l'autorità?".
