IL corteo di oggi 29 marzo La sola marcia che ci piace : la marcia per la pace

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Una bella e vivace manifestazione oggi si è svolta per le vie di Nuoro. Il corteo partito da piazza Veneto ha attraversato la via Gramsci, il corso garibaldi , la via Roma per concludersi, come il corteo svoltosi all'indomani dell'inizio del conflitto, davanti alla prefettura simbolo del potere governativo.
La caratteristica ondulata ( sali e scendi) delle vie della città favoriva di vedere lo snodarsi del corteo e lo sventolare delle bandiere : bandiere rosse di Rifondazione e della CGIL, bandiere arcobaleno con i colori internazionali della pace e bandiere bianche con l'effige dei quattro mori simbolo di Sardigna Natzione.
Al corteo hanno partecipato centinaia di studenti delle varie scuole nuoresi ed alcuni ragazzi, lungo il percorso, saltavano e ballavano al ritmo della musica ska che usciva stridula dal piccolo altoparlante sull'auto che apriva il corteo. Altri giovani avvolti nelle bandiere arcobaleno danzavano al suono di due tam tam che mescolavano suoni tribali a ritmi piu metropolitani :)))
La prima performance si è avuta lungo il corso garibaldi dove il corteo (vedi foto +filmato) ha iscenato una dura protesta davanti la sede di forza italia il partito del presidente del consiglio.
Risalito il centro storico la manifestazione si è conclusa davanti la prefettura ( simbolo del potere governativo) Qui alcuni ragazzi disobbedienti si sono schierati teatralmente dvanti alla porta di entrata della prefettura con dei cartelloni in mano ( dipinti con lo spray ) dove si affermava un sentito da tutti i partecipanti desiderio di pace ( no war) e la piena solidarietà con il popolo irakeno per tutti quegli innoccenti , donne ,bambini , anziani , che sono condannati tragicammente a morire sotto i bombardamenti come è avvenuto nell 'ultima strage del mercato di Bagdad: nè con Saddam nè con Bush ma con il popolo irakeno citava un' altro cartellone. I giovani tenevano anche una benda bianca davanti la bocca volendo sottolineare la voglia per tanti oggi di riprendersi la parola per eprimere il proprio dissenso e di non voler piu delegare ad altri le scelte che si devono fare per il futuro di tutti noi.
Riprendersi la parola anche a causa di un sistema in formativo che censura molte idee e manifestazioni
non allineati on il pensiero unico e/o dominante.
Dopo questa pacifica e dura rappresentazione è caduto a pennello, per alleggerire un momento di per sè drammatico che stiamo vivendo, l'arrivo di alcune classi di bambini della scuola elementare.
I bambini allegri e vocianti venivano verso la prefettura cantando alcune canzoni della pace (al seguito delle loro maestre) . Un bambino ha poi recitato una bella poesia del grande Gianni Rodari ( che andrebbe letto e studiato anche nelle scuole superiori compreso gli adulti)
E non c'è modo migliore per finire questo breve articolo:



''Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare, orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.
(gianni rodari)

Un saluto a pugno chiuso!
Roberto Apolides

Pronti a scimmiottare quanto di peggio e di più subdolo accade nella penisola. A fora sos comunistas dae sa Sardigna.

io sono stato in sardegna per 5 anni e credo propio ke sia
il posto migliore d'italia dove vivere, stando lì ho capito
l'isolamento nel quale era lasciata l'isola, dimenticata dalla penisola, ke d'estate mandava i suoi ricconi nelle spiagge esclusive, tratti di mare rubati ai sardi per far abbronzare i ricchi,vedendo questo un solo grido si sollevvava: SARDEGNA LIBERA DALLA PENISOLA !!!!!!!!

ma come cazzo ti permetti tu che in piazza non ti fai vedere
tu che parli di indipendenza del tuo popolo facendo l'opportunista perchè dell'indipendenza di altri popoli non te ne fotte un emerito cazzo
non puoi permetterti di insultare i comunisti
stronzo

Caro il mio vermicello indipendentista, quando invece di argomentare coglionerie e stronzate e fondare i tuoi ideali sulla provocazione spicciola farai DAVVERO qualcosa per la tua terra, (per la MIA terra) che tu per primo, nella tua miserabile vita da represso, hai svenduto, appoggiando ogni stronzata che dirigenti impergolati in chissà quale macchinare ti infoiavano, allora vieni e urlami tutto il tuo disprezzo...fai ridere idiota e coglione, magari non comunista ma grande cagasotto, perchè nel grande strabordare di forza delle parole che ti sei vomitato sui risvoltini ti sei dimenticato una cosettina...di scrivere il tuo nome, e di aprire bocca ogni volta che i comunisti che tanto odi sono in giro...perchè non sei altro che un verme...fai una cosa, da bravo, mettimi, anzi mettici la faccia in culo, coglione e stai attento a quello che dici...
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!!!!!!!
Saluti un comunista, un fottuto, bastardo incazzato nero comunista...
...come vedi, farò come te, non mi firmo...ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

SE C'è UNA COSA CHE ODIO SONO LE PERSONE OPPORTUNISTE, VOI INDIPENDENTISTI SIETE E SARETE SEMPRE UNA BANDERUOLA, PASSATE DA DESTRA A SINISTRA CON UNA FACILITA' CHE HO VISTO FARE SOLTANTO A QUALCHE LADRO DEMOCRISTIANO, SIETE MAGNIFICI PER QUESTO, VOI CHE NEL GIRO DI DUE ANNI VI SIETE SCHIERATI DALLA PARTE CHE PIU VI FACCEVA COMODO ADESSO MI VENITE A DIRE A FORA SOS COMUNISTAS...............MA VAI A CAGARE, IO ALMENO SONO ROSSO E NON MI VENDO A NESSUN PARTITO

LA SARDEGNA AI SARDI E A TUTTI I POPOLI DEL MONDO

Ah ah ah che ridere che mi fai bellissimo indipendentista rompicazzo, piantala di scrivere scemenze gonfio di gelosia perchè non sei in grado di strappare un fottuto consenso neanche al più ignorante tra la mondezza che ti porti a tira!!!Lascia perdere i comunisti e continua a sventolare, bandierina insignificante, sventola-sventola fino a quando un vento troppo forte non ti strapperà dall'asta e volerai via!!!Continua a rimanere nell'anonimato, continua a non farti vedere ai cortei, continua pure a insultarci, prima o poi scopriremo chi sei e in quel momento a qualcuno di noi dovrai rendere conto di quello che scrivi...ma ti prego piantala di scrivere stronzate e lascia stare chi lotta davvero e fa qualcosa per la Sardegna invece di svendersi, come fai tu e i tuoi simili...passa la giornata a leccare culi, nel mentre noi saremo per strada a urlare sempre più forte il nostro HASTA LA VICTORIA SIEMPRE...sei solo uno scemo e un grandissimo cagasotto...mmm nient'altro...

Scusate se mi intrometo in uno scontro che a mio parere è stato portato fuori dalle righe sia da una parte che dall'altra. Sono un indipendentista sardo e mi firmo, sono Bustianu Cumpostu, sono impegnato nella lotta di liberazione nazionale del mio popolo come tanti altri figli di popoli oppressi, baschi, curdi, corsi, ceceni, irlandesi, gallesi, fiamminghi ed altri che sono impegnati nella lotta di liberazione del loro popolo. Penso che la Sardegna non sia Italia e che l'essere parte dello stesso stato non significhi essere la stessa nazione. Essendo la Sardegna un'altra nazione, sempre a mio parere, ogni sardo oltre ai sacrosanti diritti individuali e sociali ha anche dei diritti nazionali, dei deritti che gli derivano dall'essere parte di un popolo. Un popolo ne migliore ne peggiore di quello italiano ma comunque diverso, un'altro popolo, che ha diritti di sovranità sul proprio territorio, diritto alla propria lingua, alla propria cultura ed alla propria soggettività in ambito europeo e mondiale. Il diritto all'autodeterminazione. Essere indipendetisti significa lottare per il diritto all'autodeterminazione del proprio popolo, lottare per la madre di tutti i diritti. Un individuo il cui popolo non è libero non potrà mai godere pienamente dei diritti individuali e sociali. Non c'è nessuna incompatibilità tra indipendentismo e comunismo, l'essere indipendentista non impedisce di eseere comunista e viceversa. L'indipendentismo non è un sottoinsieme ne della destra ne della sinistra ne del centro ma ne è piuttosto il loro, scusatemi il linguaggio matematico, insieme universo. Tra gli indipendentisti ci possono essere anche non comunisti. L'indipendentismo è una stato che fa riferimento ad un popolo non ad una classe. Vi prego quindi di lasciare perdere le illazioni sulle banderuole su chi ci paga e gli altri luoghi comuni del genere. Noi non siamo servi di nessuno tanto meno della destra o della sinistra italiana, facciamo la nostra lotta, come del resto anche voi, con grandi sacrifici personali, con nostre risorse ed anche correndo forti rischi. Troviamo piutosto delle sinergie che ci possono vedere uniti contro i vari imperialismi che stanno opprimendo i popoli, compreso quello sardo. Le basi militari, la rapina delle nostre risorse, la disparità energetica, il costo dei trasporti, la disocupazione opprimono tutto il nostro popolo. Se non vogliamo essere tra i primi a soccombere sotto il nuovo mostro del capitalismo, il liberismo e la globalizzazione, dobbiamo trovare momenti di unione e non di divisione. Molti comunisti hanno già capito che si può essere comunisti anche da sardi ed hanno fatto la scelta indipendentista. Era ora che questo succedesse, era ora che nascessero i Comunistas Sardos, A Manca Pro s'Indipendentzia, Manca Indipendentista, Barbagia Reverbe, Comunitarismu e Indipendentzia ed altri gruppi. Bisogna piuttosto pensare ad una forma che superi la frammentazione se si vuole costruire qualcosa di concreto.
Chin amistade pro s'amistade.
Bustianu Cumpostu - Coordinadore Natzionale de Sardigna Natzione Indipendentzia.

www.sardignanatzione.it

Bustià, nessuno ha parlato di te e della tua causa, anzi... il problema è che certi stronzetti come quell'idiota che si firma "indipendentzia e libertade" si passa evidentemente le giornate a scrivere insulti su indymedia, e da bravo cagasotto non si firma, naturalmente...se è uno che milita nelle vostre file, tienitelo buonino perchè finisce veramente male ed è grazie a coglioni del genere che molte cause, per quanto valide vanno a puttane...con tutto il rispetto per il lavoro che state facendo un saluto.