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http://italy.indymedia.org/news/2003/04/242041.php Nascondi i commenti.

war on drug: proibizionismo guerra e controllo sociale
by MDMA movimento di massa antiproibizionista Tuesday, Apr. 01, 2003 at 8:52 PM mail: svolta@inventati.org, mdma2000@yahoogroups.com

venerdi 4 aprile h 21 aula magna di lettere seminario e proiezioni su proibizionismo guerre e controllo sociale, e presentazione della "world parade against war on drugs" del 12 Aprile a Vienna

war on drug: proibiz...
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venerdi 4 aprile h 21 aula magna di lettere

seminario su:
proibizionismo guerre e controllo sociale

programma:

- presentazione della
"world parade against war on drugs"
del 12 aprile a Vienna
(a cura della rete
territoriale dell'MDMA)
- proiezione di uno slide
su guerre e droghe
(svolta production)
- dibattito
- proiezione del filmato
"l'erba di casa mia"
(Candida TV production)

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aula magna di lettere..
by * Wednesday, Apr. 02, 2003 at 7:35 AM mail:

ma di che città?

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a perugia
by az Wednesday, Apr. 02, 2003 at 1:33 PM mail:

L'iniziativa si svolgera' a Perugia

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Radicalchic e le loro droghe
by Straight Edge in your Face Wednesday, Apr. 02, 2003 at 2:00 PM mail:

Ma le guerre/i soldati nn sono stati da sempre laboratorio/ cavie delle droghe?
Beh mi pare proprio di si.
Cambiate Slogan Antipro.
Mi sa che siete alla frutta radicalchic.

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autobus per vienna
by mdma territoriale Wednesday, Apr. 02, 2003 at 6:55 PM mail: svolta@inventati,org

PER INFORMAZIONI PRENOTAZIONI ANTICIPO AUTOBUS PERUGIA-VIENNA-PERUGIA

circolo Island Tel. 075-5055340
mail: parasiteconspiracy@libero.it

vedi
<http://italy.indymedia.org/news/2003/03/230050.php>


n.b.
per straight edg
le fric sont chic ma non radical
altrove altrimenti situazionati
ma ancora si dibatte sul binomio uovo-gallina:
vien prima la guerra la droga o il controllo?
non etiche salvifiche ma possibili pratiche?!
memoria possibilità desiderio

PER UN ANTIPROIBIZIONISMO DELL'ERRANZA
"Resistere significa
pensare con una prospettiva,
significa generare
un immaginario"
(L. Sepulveda)


Il Movimento di Massa Antiproibizionista (MDMA), nell'ambito della
campagna per un cambiamento delle politiche sulle droghe, in vista
della conferenza di revisione delle politiche ONU e della conseguente
riunione della Commissione Narcotici, che si terrà presso la sede
delle Nazioni Unite dal 8 al 17 aprile, sarà a Vienna
dal 10 al 13 aprile con la volontà di contrapporsi al tentativo
di internazionalizzazione della politica americana, politica
discriminatoria e razzista che criminalizza alcuni soggetti
sociali in materia di sostanze stupefacenti.
L'MDMA insieme al movimento europeo antiproibizionista propone
un'alternativa realistica ed efficace alla politica "war on drugs"
del cosiddetto piano Arlacchi dallo slogan demagogico "un mondo
libero dalla droga, possiamo farcela" e dai risultati disastrosi
rispetto all'obiettivo principe del Piano, la riduzione a zero della
domanda e l'eradicazione delle colture entro 10 anni.
Il meeting antiproibizionista chiede in nome dei diritti di
cittadinanza una errata corrige delle convenzioni ONU sulle droghe,
una valutazione decostruttiva della strategia decisa dall'Assemblea
straordinaria delle Nazioni Unite, tenutasi a New York nel 1998.
All'Università di Vienna - Schottentor, I° distretto - si dibatterà
su globalizzazione "dura, metallica, militarizzata", guerre e
pratiche antiproibizioniste.
Si costruirà una resistenza all'ingerenza nelle politiche interne,
dei paesi europei, da parte degli Stati Uniti, ai disastri causati
dal pensiero unico della "war on drugs" che nella politica
internazionale si traduce in guerra, in esercizio di un controllo
geo-politico e sociale, in esasperazione dei conflitti fra paesi
ricchi e paesi poveri.
Il progetto è di esser-ci con l'obiettivo di rafforzare, in piena
autonomia, pratiche di riduzione dei rischi e di sperimentare forme
di decriminalizzazione, depenalizzazione, riclassificazione e
legalizzazione delle sostanze; di détourner, di sviare la dittatura
impositiva dei media e aprire uno spazio - strumento di
comunicazione - e una pratica di discussione e confronto culturale
tra Paesi di diverso orientamento politico che hanno approvato leggi
innovative e/o adottato progetti orientati all'educazione, alla
prevenzione, alla riduzione dei rischi, alla salute pubblica e
alla cultura del benessere e dell'agio.
"Drop seeds not bombs" per una politica alternativa in materia di
sostanze psicoattive, una modalità di essere, un agire situazionauta
, visibile, capace di uscire dal presente ed elaborare proposte future,
una pratica di rivolta creativa che esercita un sapere critico
rispetto al tentativo di "addomesticamento" dell'esistente.
Una anticonferenza-manifestazione che dis-vela la messa in scena dei
dispositivi propagandistici di un regime repressivo - dispositivi
basati più su campagne di disinformazione e di falsificazione delle
"evidenze scientifiche" che su opinioni scientificamente fondate -
probabilmente causati da corti circuiti neuronali o da pensieri
completamente al servizio di prese di posizione reazionarie in tema
di droghe. Una conversazione tra i molti in risposta al tentativo di
una passiva accettazione di una mitologica e faziosa "war on drugs".
Per la manifestazione del 12 aprile abbiamo scelto la formula street
non come luogo di diffusione di idee preconfezionate ed elaborate
altrove, ma come soglia-limen di comunicazione di massa che mette in
scena l'unico mezzo di comunicazione possibile, i corpi-voce,
i corpi-suono, i corpi-musica, i corpi icona che esprimono poetiche
sulla realtà, i corpi in piani sequenza che delineano spazi
interstiziali di libertà, i corpi-desiderio di partecipare ad
un'azione comune che chiede un cambiamento radicale delle politiche
sulle droghe, di pluralizzare il mondo, negare il tempo
attraversando lo spazio.
Attraversare la strada come esigenza di visibilità e possibilità di
scelta e riflessione, per oltrepassare il limite invalicabile di una
conferenza ONU in cui ci si arroga il diritto di prendere decisioni
che riguardano la collettività. In realtà, mentre si propaganda la
sicurezza della comunità globale, mediante la politica della
"war on drugs" si impone un ulteriore forma di controllo sociale
e di militarizzazione dei territori.
Infine il Movimento di Massa Antiproibizionista di concerto con le
reti europee ha costruito un percorso, una modalità di raccontare,
di esplicitare il desiderio di forme innovative di rappresentanza,
di difendere le identit@ e la nostra stessa esistenza,
attraverso la realizzazione di una collettiva d'arte antiproibizionista
denominata "Upperground".



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mostra upperground
by svolta Wednesday, Apr. 02, 2003 at 7:08 PM mail: svolta@inventati.org

se volete vedere manifesti e anteprime della mostra
upperground che si terra' a Vienna dal 10 al 13
aprile 2003 guardate il link:

http://italy.indymedia.org/news/2003/03/235269.php

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