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Upperground:mostra d'arte antiproibizionista
by k antipro Thursday, Apr. 03, 2003 at 12:36 PM mail:

Upperground:collettiva d'arte antiproibizionista a vienna 10-14 aprile 2003 il progetto sarà presentato domenica 6 aprile al csoa forte prenestino durante la Festa della Semina

UPPERGROUND
( COLLETTIVA D' ARTE ANTIPROIBIZIONISTA )
Vienna 10 - 14 aprile 2003


Upperground è un progetto artistico antiproibizionista che annuncerà, dagli spazi pubblicitari di varie metropoli europee, il contro-vertice di Vienna nei giorni della conferenza internazionale dell’ ONU sulle droghe dall’ 6 al 18 Aprile 2003.
La campagna anti-proibizionista Upperground è promossa da: ENCOD (European NGO Council On Drugs and development -Belgio), M.D.M.A. ( Movimento Di Massa Antiproibizionista - Italia), FUORILUOGO ( Italia), U.N.O.( Utopiche Nonproibitionistiche Organisation - Austria).


Le pubblicità sono veicoli di messaggi promozionali ( e subliminali) che hanno codici estetici e linguistici propri, finalizzati alla vendita di merci. Ribaltando il concetto, e ripartendo da Toulouse Lautrec , si possono utilizzare gli stessi spazi pubblicitari per veicolare un idea creativa e politica. E’ proprio nella città , dove l’attesa e la corsa sono un tutt’uno e dove ognuno è preso dai propri spostamenti, che è importante offrire un momento “ poetico “ e di riflessione con degli “ spot” d’arte in mezzo alle pubblicità stradali, riappropriandosi di spazi pubblici adibiti solamente al commercio.
Lo scopo è promuovere una campagna antiproibizionista, utilizzando gli stessi spazi, codici e linguaggi utilizzati dalle multinazionali per vendere i loro prodotti , che dia un’altra lettura sull’uso delle droghe a livello mondiale e sul proibizionismo , che , criminalizza e nega di fatto il diritto di cittadinanza di un’ ampia fetta di umanità, solo per garantire i profitti delle multinazionali farmaceutiche e delle narco-mafie.

Per la realizzazione del progetto Upperground sono stati invitati artisti, poeti, scrittori e musicisti internazionali a realizzare un’ immagine o uno scritto originale per la campagna antiproibizionista.
Le immagini e i testi pervenuti saranno rielaborati da pubblicitari e grafici per la realizzazione della campagna anti-pro. Le opere saranno, in seguito, stampate su dei manifesti ( m. 1,5 x 1 - m. 3x2 ) da affiggere negli spazi pubblicitari delle città.
Per motivi economici e logistici, numero e dimensioni degli spazi pubblicitari , non tutte le opere pervenute saranno stampate, in un primo tempo, sui manifesti della campagna anti-pro

Le opere originali di tutti gli artisti invitati, sia immagini che testi scritti, verranno esposte in una mostra collettiva che si terrà all' Università di Vienna, 10 - 14 aprile 2003 Campus Universitario - 8th District Spitalgasse 2 , durante il contro-vertice sulla conferenza internazionale dell’ONU sulle droghe (Vienna 6 - 18 aprile 2003).
La campagna anti-proibizionista Upperground prevede l’azione di attori e musicisti durante il forum internazionale dell’ONU sulle droghe.


Opere degli artisti e scrittori che hanno aderito: Tommaso CASCELLA, Pablo ECHAURREN, Luigi ONTANI, Luca PATELLA e Rosa FOSCHI (poetessa e pittrice), ICE BADILE STUDIO ( Ivan BARLAFANTE, Claudio DI CARLO, LEOFREDDI, Claire LONGO, Andrea ORSINI ), STALKER, PROFESSOR BAD TRIP, Marina MESNIC, Paolo ANGELOSANTO, Alessandro CANNISTRA', Gisella PIETROSANTI, Isabelle FORDIN, Domenico GIGLIO, Diego MAZZONI, Luigi NARICI, Stefano IRACI, Esteban VILLALTA MARZI, Costanza DEL TESTA, Stefano MAROTTA, Paolo ATZORI (web), Patrizia MOLINARI, Dafne TAFURI, , Janine von THUNGEN, Sara GUBERTI, Silvia CARNEVALE MIINO, Marcello GAZELLINI (poeta), Costa PUCCI, Cesar MENEGHETTI, Daniela PAPADIA, Carlo CECCHI, Maria Rosa JIJON, Antonio AREVALO (scrittore), Adriana POLVERONI (giornalista e critico d'arte), Lello VOCE (scrittore), Bianca Maria SIMEONI (poetessa), Beppe FOTI (poeta e scrittore), AURO, Danilo BUCCHI, E.BY T.A. (web), PARASITE CONSPIRACY, , Sandro MELE, Graziella PALERMO (poetessa), Maria Concetta NARO (poetessa), YZU (poeta), Daniela FABRIZI (poetessa), Giorgio BENNI, CUARTO NIGRO photolab, Pietro ZANCHI, Orit DRORI, Leonetta MARCOTULLI, Antonio VENEZIANI (poeta), BIOCANAPICULTORE ANONIMO.

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dall'underground all'upperground
by k Thursday, Apr. 03, 2003 at 12:37 PM mail:


Dall' "UNDERGROUND" all' "UPPERGROUND".
Underground, la traduzione letterale è sottoterra, sta a indicare quel mondo un pò sommerso, forse più un modo di vivere, che dalla Beat Generation, dalla sua letteratura, dalla sua musica, dai suoi eccessi, dai suoi stili di vita ha tratto ispirazione.
Stili di vita tesi verso la più totale liberazione dei costumi dalla morale imperante. Le sperimentazioni introspettive lisergiche e più in generale le esperienze di modifica e espansione degli stati di coscienza per le nuove vie di socialità comunicazione e conoscenza, da Timothy Leary ad Allen Ginsberg, da Kerouac a Gregory Corso passando per Burroughs e tanti altri; ci hanno parlato, scritto e descritto la loro vita, le loro emozioni sogni e pulsioni attraverso il filtro delle sostanze.
Tornando indietro nel tempo, potremmo virtualmente sovrapporre l' Underground, o se preferite il sommerso della Beat Generation, alla Boheme francese e il risultato non cambierebbe.
A proposito dell'assenzio o artemisia, sono note le frequentazione dei club di bevitori da parte degli artisti della Boheme e a quel tempo coca e oppio erano in libera vendita in farmacia. Da Baudelaire con i suoi "Paradisi Artificiali" a Van Gogh,da E. Allan Poe e i poeti maledetti a W. Benjamin e le sue entusiastiche poetiche descrizioni sugli effetti dell'hashish & marijuana, dall'impressionismo all'uso dell'oppio dei primi del '900 di Picasso fino a risalire alle opere deliranti di Bosch del '400, con funghi rappresentati ovunque (e non certo porcini),e ancora indietro fino al "kikeon" dei Baccanali Ellenici o all'Arte Precolombiana, piena di funghi psilocibinosi raffigurati con sembianze umane oltre alle rappresentazioni del Dio Metzcal, Metzcal come mescalina.
Appare evidente che nel corso dei secoli, gran parte della cultura e dell'arte è stata prodotta in stati di modifica di coscienza o comunque da individui che oltre a essere ciò per cui sono riconosciuti erano anche psiconauti.
Fin qui nulla di nuovo o di strano, non c'è contraddizione tra il fatto che sensibilità particolarmente curiose che amano indagare se stesse in ogni stato, siano predisposte ad imbattersi e a decodificare chiavi di lettura, visioni e letture soggettive e singolari del vivere umano,in fondo,così come i pensieri,le emozioni e le sensazioni sono reazioni chimiche organiche autogene e/o indotte,l'opera d'arte è pensiero solido,un concentrato della personalità dell'autore indivisibile dal suo vissuto. La contraddizione sta nel fatto che se da una parte l'umanità divinizza, brama, desidera e in qualche modo si nutre del "prodotto arte" nel contempo la società criminalizza e reprime quei costumi e quegli usi che di quel mondo sono l' humus.
La "merce arte" è ok, colui che l'ha prodotta è un soggetto patologico infrequentabile dedito a stupefacenti da reprimere e "curare" anche contro la sua volontà.Una discrasia evidente tra il non rispetto della persona,il suo percorso,la sua vita e il desiderio di ciò che produce e che De André così ci ha descritto: "vecchio professore cosa vai cercando in quel portone,forse quella che solo ti può dare una lezione,quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie,quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie."
Dal sottoterra al sopraterra, il proibizionismo criminalizzando un costume sociale di massa che attiene alla sfera delle libertà personali, spinge milioni di persone nell'emarginazione, esponendoli a pericoli e persecuzioni enormi. "Le droghe non sono vietate perchè pericolose, ma pericolose perchè vietate".L'operazione "Upperground"propone attraverso l'utilizzo di codici artistici e poetici
di ridare diritto di cittadinanza a quella fetta di umanità, con l'intento di abbattere, il prima possibile, il cadavere dell'ipocrisia proibizionista che già troppi lutti, tragedie e caccia alle streghe ha fin qui prodotto.

M.D.M.A. (Movimento Di Massa Antiproibizionista)

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