anche a Caivano nell'interland di Napoli centoinaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro l' impianto di C.D.R., il suo attuale funzionamento, la politica regionale dei rifiuti.
dscf0007.jpgolquus.jpg, image/jpeg, 480x640
Ieri Mercoledì 16, Dopo la mobilitazione di Acerra contro la costruzione dell'inceneritore che prosegue da quasi tre mesi, anche a Caivano nell'interland di Napoli centoinaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro l' impianto di C.D.R., il suo attuale funzionamento, la politica regionale dei rifiuti. Da tre giorni un picchetto permanente impedisce l'ingresso ai camion che trasportano i rifiuti, nonostante il maldestro e sciagurato tentativo di Martedì da parte delle forze dell'ordine di sgomberare con la forza. Si estende così la mobilitazione popolare contro un piano dei rifiuti che inquina l'ambiente, provoca tumori e morti anomale, mette in discussione l'equilibrio ambientale e la salute mentre rende sempre più difficile il mantenimento dell'attività agricola. In sostanza è sempre più chiaro che il piano dei rifiuti risponde più a logiche di speculazione e profitto delle grandi imprese come la FIBE legata alla FIAT che alle necessità di sicurezza e tutela dell'ambiente e della salute. La mobilitazione sta spontaneamente crescendo in Campania e presto si arriverà ad una iniziativa regionale unitaria di tutti i comitati locali. La RETE NO GLOBAL sarà presente e continuerà a sostenere chi si autorganizza per contestare queste assurde scelte politiche prese sulla testa e sulla salute di tutti.
RETE NO GLOBAL
