Mayday

Mayday mayday, sembra di essere a Berlino. La situazione creata questo primo Maggio non è niente male. Ci si trova in Ticinese, poca gente alle 15 ma si aspetta il grosso del corteo con i "carri" (fa pensare a Viareggio). Appena arrivano scoppia musica di tutti i generi, bisogna scegliere quella che più piace è seguire il corteo. Il bello della cosa, è che tempo che capisci dove sei, il corteo è già partito e arrivato alle colonne di S.Lorenzo e così si scopre che tutta la via è piena di gente e tanti sono nascosti dietro l'angolo ancora in arrivo. Ci sono tutti, anche compagni che non si vedevano da molto tempo, la giornata è bella, Milano deserta in genere ma affollatissima al Mayday, ci sono anke i romani, i toscani, critical mass ecc... Sembra una festa se non fosse che si cerca di riflettere sulla propria situazione lavorativa, sul fattto che inizia a venire meno i diritti conquistati con molte lotte in nome della flessibilità e del neoliberismo. Flessibilità di sfruttarti di usarti e poi gettarti quando non servi più, di riccattarti. Ma noi al mayday la conosciamo già tutti questa situazione, allora cerchiamo di divertirci, facendoci vedere, prendendo questa città svuotata e lanciando il messaggio che c'è gente che non è d'accordo e che si organizza per lottare. Il percorso è lunghissimo, ma per fortuna sui diversi furgoni si può prendere da bere a poco prezzo, fanno anche i cocktail incredibile (buono il mojto)! Torchiera come al solito batte tutti in fantasia, 5 Co.Co.Co. sui trampoli tenuti al guinzaglio dal re panzone capitalista che li dirige e li frusta. Meglio fermarsi un attimo a prendere fiato, si fa scorrere il corteo e solo allora si scopre quanto è lungo, moltissima gente, un fiume di persone. Ecco i CUB, i COBAS, il Leo, Teknocasa, ... , troppi, non finiscono più. Dopo 20 minuti di appostamento continua passare ancora gente. Allora si riprende così ballando, salutando, bevendo e guardandosi in giro e così fino al castello, aspettando il concerto conclusivo della giornata di lotta del primo Maggio.

scusami mi sfugge in cosa sembrerebbe Berlino........
intendi la Love Parade estiva?
o il primo maggio berlinese?

Una love parade solo con i campagni xò

eh sì, il primo maggio a berlino lo intendono un po' diversamente..

eh infatti:)

hanno spaccato tutto a berlino

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"Allora si riprende così ballando, salutando, bevendo e guardandosi in giro e così fino al castello, aspettando il concerto conclusivo della giornata di lotta del primo Maggio."

...mi sono piaciute le tue riflessioni, mi sono divertito un fottìo alla mayday, me la sono fatta tutta da dietro il camion di quel posto che una volta si chiamava bulk (che ora si chiama chainworkers, strikers, smokers, torabora...)e mi son sparato tekno per tutto il percorso. Bellissimo...ma...non so se essere d'accordo sul fatto che era veramente una giornata di lotta, forse dico così perchè da quando faccio politica in corteo ci vado incordonato ad urlare slogan, certo dal carro ci sono stati interventi divertentissimi, sottili ragionamenti politici conditi con molta satira, ma quella non era una giornata di lotta. forse.appunto perchè una teknoparade non la considero una manifestazione di lotta, per quanto ci sono stati, appunto interventi molto apprezzabili.è stata una giornata di festa, una bellissima giornata di festa condita con della politica, ma non è questo il primo maggio...
-incontri
+scontri

si noti e non si dimentichi che il padrone che teneva al laccio i cococo' (con cresta) aveva dietro di se' la pianta di FICUS simbolo del potere...

nota negativa:
ma a milano la techno vi garba proprio tanto!
nota positiva:
...no, la nota positiva (questa, perche' ce ne sono un'infinita') era un commento positivo su un'usanza positiva delle positive compagne milanesi che sono tutte bellissime... ma non vorrei che qualcuna si offendesse un po', quindi mi limito a dire che sono tutte bellissime che e' vero.

Compagno, da piu' di 40 anni ho visto tanti di quei cortei e tanta di quella gente sfilare che a dirti il vero mi sembra di rivedere sempre lo stesso film. Lasciati dire a costo di suonare blasfemo e disfattista che non servono assolutamente a un cazzo, tanto e' che c'abbiamo berlusconi. Forse e' il caso di cominciare a pensare a qualcos'altro, poi vedi tu...

mah ti diro'
secondo me ci sono tante accezioni di lotta
e la mia opinione e' che in generale un momento spot non segna un momento di lotta se non inserito in percorsi e in momenti di continuita' di progetti, rivendicazione, lotta ecc ecc
in questo senso mi sembra che la mayday sia riuscita ad essere un momento molto bello, comunicativo, aggragante, molteplice
e questo per me e' un valore molto grande
soprattutto in un momento in cui i "momenti di lotta" a cui ti riferisci tu mostrano di non sapere costruire soggetti sociali che li comprendano, li praticano e che se ne sappiano sentire protagonisti.
in un momento in cui c'e' grossa sete di forme e di momenti di partecipazione, la mayday e' un passaggio importante, su cui continuare a costruire agitazione.

sicuramente l'incazzatura che ho addosso non mi passa con la mayday, ma neanche in momenti di lotta urlando a squarciagola slogan in quei 5 minuti in cui posso/riesco o in altri modi.

per questo primoi maggio va bene cosi'
mi sembra che sia andato tutto in maniera eccellente e mi sento di dire che e' stato un successo per tutti gli obiettivi che si prefiggeva.

Per altre cose, ci saranno altri momenti
(se continua cosi' neanche troppo lontani)

Concordo con blicero.
Tra l'altro la Mayday non è nata come momento di lotta (nel senso con cui la parola viene comunemente intesa).
E' piuttosto un catalizzatore e moltiplicatore d'identità e coscienza.
Ecco perchè si è passati dai 6.000 partecipanti del 2001 ai 40.000 di quest'anno.
Tra l'altro la Mayday di quest'anno era più "politica" di quelle precedenti.
Le lotte devono poi svilupparsi nei restanti 364 giorni dell'anno sui posti di lavoro e non, costruendo vertenze innovative e dirompenti nell'immaginario (come quella Omnitel).
Io sento piuttosto una forte urgenza di momenti di "studio" collettivi nei quali discutere della precarietà sociale.

La lotta se la si comprende con solo gli scontri (magari anche disorganizzati) risulta essere sterile. Lottare inizia con controinformazione, stampare un volantino, prendersi una piazza, farsi vedere, contarsi, consumare in modo critico, parlare, discutere ecc... Vabbè abbiamo Mister B. ma pensa se nn ci fossimo? Chi avremmo ancora? Se ci fosse stata una manifestazione "tesa" avremmo risolto di più? Credo di no. Il 1 Maggio è un giorno di festa, ci sono altri momenti per protestare in altre forme, devi capire il contesto e poi agire di conseguenza, non puoi applicare la stessa ricetta quando hai ingridienti diversi. Il primo Maggio è un giorno di festa e rivendicazione (è quello che è stato). Quindi lottare non significare solo scontri ma questi ultimi sono delle conseguenze, non delle cause.