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http://italy.indymedia.org/news/2003/05/277232.php Nascondi i commenti.

Cossiga a Rai Tre sui segreti di stato
by tratto da Report, cut di layla Monday, May. 05, 2003 at 11:35 PM mail:

estratto da un post apparso su Indy presso http://italy.indymedia.org/news/2003/05/274033.php a sua volta tratto dal sito di Report (Rai Tre).

[...]
D - Senta ci dica qualche segreto che non ha mai detto a nessuno.

FRANCESCO COSSIGA
I segreti che io mantengo, so ma in parte io me ne sono dimenticati.

D - Che è il modo migliore per mantenere un segreto, quello di
dimenticare...

FRANCESCO COSSIGA
Sì, esatto, io me ne sono quasi dimenticato del tutto; altri segreti che io
mantengo, ma non segreti di Stato, per esempio, non l'ho mai detto alle
autorità giudiziarie e non lo dirò mai, i dubbi che un magistrato e
funzionari di polizia mi insinuarono sulla morte di Giorgiana Masi: se
avessi preso per buono ciò che mi avevano detto sarebbe stata una cosa
tragica.

IMMAGINI REPERTORIO SERVIZIO TG3
"17 gran brutto numero, 17 anni fa moriva Giorgiana Masi, e l'età di
Giorgiana Masi rese ancora più crudele quell'assassinio; ultimo anno di
liceo disegnava da professionista e sfilava in corteo accanto agli operai,
per il Vietnam, per Valpreda e anche, perché no, per i referendum: Giorgiana
scappava, c'erano le cariche della polizia e la polizia in borghese,
qualcuno vestito da manifestante un proiettile l'ha colpita alle spalle.
Cossiga disse che si sarebbe dimesso se avesse avuto le prove che la polizia
aveva sparato. Ecco le immagini, cambiano i tempi, è arrivato il colore, e
l'assassino di Giorgiana è ancora a piede libero, e anche i genitori di
Giorgiana sono morti, di crepacuore".

FRANCESCO COSSIGA
Ecco io quello credo che non lo dirò mai se mi dovessero chiamare davanti
all'autorità giudiziaria, perché sarebbe una cosa molto dolorosa.

D - Perché sono implicati i servizi?

COSSIGA
No, se no non sarebbe una cosa dolorosa.

IN STUDIO MILENA GABANELLI
Poiché sarebbe doloroso dire chi ha ucciso Giorgiana Masi, l'uomo che più ha
invocato la pacificazione nazionale, Cossiga, dice non parlerò neanche
davanti alla magistratura. Deduciamo che la morte di una ragazzina innocente
non sia stato un incidente, ma bel altro. Forse un ordine per imporre poi le
leggi speciali? E se il segreto vale per Giorgiana Masi perché non vale più
per l'Iraq? Mercoledì scorso con una esclusiva Repubblica titola:" La guerra
segreta del Sismi. Sono stati i nostri servizi a fornire informazioni
riservate sugli obiettivi da bombardare e avrebbero trattato la resa del
gota politico militare iracheno". Questo significa che siamo stati e siamo
direttamente coinvolti nella guerra. Però ci chiediamo: i nostri servizi e
chi li coordina sanno stare abbottonatissimi, tant'è vero che in nome della
sicurezza dello Stato da 30 anni noi non riusciamo ancora a sapere chi sono
i mandanti delle stragi, e poi si fa invece trapelare una notizia come
questa che rischia di esporre lo Stato ad eventuali atti di terrorismo. E'
proprio difficile da capire.

||| Per leggere il post completo:
http://italy.indymedia.org/news/2003/05/274033.php
oppure
http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=147|||

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Sulla figura di Cossiga in rapporto a quei fatti, e gli accadimenti
by LaC|oDrOm Tuesday, May. 06, 2003 at 12:57 AM mail:



Scrostandovi immediatamente dagli occhi l'intervento di Capezzone, passate oltre:
http://www.radioradicale.it/live/copertina_20010825.html

Rassegna di giornali dell'epoca, immagini e video, resoconto della giornata 12 maggio 1977, scritto del Movimento Femminista di Roma:
http://www.lestintorecheamleto.net/masi.htm

La giornata vista nel dettaglio, analisi completa e richiamo televisivo d'allora(mi chiedo sotto quanta polvere sia il filmato adesso):
http://www.tmcrew.org/movime/mov77/maghome.htm



Non so chi abbia scritto questa poesia, ma ringrazio "la penna", e chi ha raccolto, questi strappi d'esistenza.


A Giorgiana

... se la rivoluzione d’ottobre
fosse stata di maggio,
se tu vivessi ancora,
se io non fossi impotente
di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un’arma vincente,
se la mia paura esplodesse nelle piazze ,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita
nella nostra morte diventassero ghirlande
della lotta di noi tutte, donne,
se .....
non sarebbero le parole a cercare d’affermare la vita
ma la vita stessa, senza aggiungere altro.



Bacioni e bestemmie


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