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smontaggio CPT di Bologna: 40 avvisi di garanzia (ansa)
by striker Wednesday, May. 07, 2003 at 5:46 PM mail:

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'SMONTAGGIO' CPT BOLOGNA, AVVISI FINE INDAGINE PER OLTRE 40 TRA GLI INDAGATI CASARINI, RITENUTO PROMOTORE (ANSA) - BOLOGNA, 7 MAG - Avvisi di fine indagine, un atto che solitamente prelude al rinvio a giudizio, sono stati inviati dal Pm di Bologna Antonio Rustico ad oltre 40 persone finite indagate per aver partecipato il 25 gennaio di un anno fa allo 'smontaggio' del centro di permamenenza temporanea per clandestini di via Mattei. Tra gli indagati c' e' il leader dei Disobbedienti Luca Casarini, per il quale vengono ipotizzati i reati di danneggiamento aggravato, occupazione abusiva, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Accuse formulate non perche' Casarini abbia commesso materialmente quei reati, ma per il suo ruolo di leader-promotore di una manifestazione in cui sono stati commessi. Per lui la Procura di Bologna nel corso dell' inchiesta aveva chiesto anche l' obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Richiesta che venne respinta. Per gli altri indagati i reati ipotizzati sono l' occupazione abusiva e il danneggiamento. Il 25 gennaio 2002 il Cpt venne occupato e parzialmente smantellato. Il Centro e' stato ricavato da una ex caserma alla periferia del capoluogo emiliano. Per lo sgombero dopo l'occupazione ci furono scontri che produssero il ferimento di alcuni manifestanti e poliziotti. Lo smantellamento fece danni per centinaia di migliaia di euro. Alla manifestazione avevano partecipato non solo bolognesi ma anche anti global provenienti dai centri sociali del nordest, Veneto in particolare. La notizia degli atti della magistratura inviati in questi giorni agli indagati e' stata data da un comunicato di Tiziano Loreti, responsabile dei rapporti con il movimento di Rifondazione comunista. Oltre agli avvisi - ha scritto Loreti - arrivano anche ''le prime azioni da parte di solerti agenti della Digos nei confronti dei destinatari''. Secondo Loreti, ''questa mattina infatti, al compagno Francesco Fiorini, e' stato notificato l' avviso di garanzia accompagnato da un sasso, con su scritto il suo cognome. Secondo gli agenti Digos quel sasso sarebbe stato lanciato ieri contro la Procura di Bologna, durante la protesta contro la sentenza di archiviazione del procedimento a carico del carabiniere Placanica, l' assassino di Carlo Giuliani''. La Digos ha pero' smentito l' episodio del sasso. Loreti esprime ''totale solidarieta'al compagno Francesco 'Fiore''' e condanna ''chi spera, attraverso il terrorismo psicologico, di azzerare l'attivita' dei militanti piu' generosi e condizionare il movimento stesso''.

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