Difendi Rebeldìa

Da circa quindici giorni i locali ex-Asnu sono stati restituiti alla città di Pisa attraverso l’occupazione dello stabile da parte della rete delle disobbedienze “Stop Global War”. È stata ed è un’esperienza importante e vitale per la cittadinanza che non deve finire. Per questo l’atteggiamento di chiusura da parte dei vertici del Rettorato ci pare incomprensibile. Su quell’area, abbandonata da cinque anni, non vi sono né progetti nell’ambito del piano edilizio, né finanziamenti per i prossimi anni. Per questo l’iniziativa di occupazione vuole essere, in primo luogo, un’attività di riqualificazione e di socialità.
Riqualificazione perché la situazione ambientale è devastante: a pochi metri dalle mura storiche vi è una vera e propria discarica a cielo aperto, rifiuti speciali ancora da smaltire, costruzioni in eternit, un magazzino di beni dimessi dall’università, peraltro ancora funzionanti. La riqualificazione è possibile.
Socialità e aggregazione significa uno sviluppo equilibrato e dinamico con la cittadinanza, il tessuto associativo, gli abitanti del quartiere. Mostre, concerti, dibattiti, proiezioni video, spettacoli teatrali, un mercatino biologico ed equo-solidale, uno sportello casa e un ambulatorio medico per migranti sono soltanto alcune delle iniziative messe in campo in questi giorni a cui altre se ne aggiungeranno.

L’università non riconoscendo né le esigenze poste né l’articolazione sociale che sta lavorando dentro Rebeldìa ha votato, avendo sempre rifiutato ogni forma di dialogo, lo sgombero perentorio da parte delle forze dell’ordine degli occupanti. Riteniamo tale decisione gravissima e chiediamo ai vertici accademici di ritornare su tale inaudita decisione che costituisce una grave ferita democratica nella vita di Pisa e nel rapporto tra università e città. Crediamo quindi che l’esperienza del laboratorio delle disobbedienze debba proseguire nei locali dell’ex-Asnu e che sia profondamente sbagliato trasformare i bisogni e le richiesti sociali in problemi di ordine pubblico come stanno facendo i vertici dell’ateneo pisano.

per adesioni: rebeldia@email.it

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Primi firmatari:
Vittorio Agnoletto (Forum sociale mondiale); Marco Bascetta (direttore “Global magazine”); Raffaella Bolini, Alfio Nicotra, Bruno Paladini Anna Pizzo (Forum sociale europeo); Luca Casarini, Francesco Caruso, Nicola Fratoianni, Anubi Lussurgiu D’Avossa, Guido Lutrario, Matteo Jade (movimento delle/dei Disobbedienti); Lisa Clark (Beati costruttori di pace), Nunzio D’Erme (consigliere Comune di Roma), Daniele Farina (consigliere Comune di Milano), Gennaro Migliore (consigliere Comune di Napoli), Valerio Monteventi (consigliere Comune di Bologna), Laura Tartarini (Vice-presidente Consiglio comunale di Genova), Mario Ricci (consigliere regionale Toscana); Tommaso Fattori (Firenze Social Forum); Haidi Gaggio Giuliani, Giuliano Giuliani; Sandro Mezzadra (università di Bologna – Tavolo nazionale dei migranti), Paolo Pietrangeli (regista), Vincenzo Simoni (presidente nazionale Unione Inquilini), Vincenzo Striano (presidente regionale Arci), Pierluigi Sullo (direttore di “Carta” settimanale); Giorgio Cremaschi (segretario nazionale Fiom-Cgil), Enzo Masini (segretario generale Fiom-Cgil Tosana); Enzo Mazzi (comunità dell’Isolotto – Firenze), Don Alessandro Santoro (comunità delle Piagge – Firenze), Don Vitaliano Della Sala.
On. Elettra Deiana, On. Titti De Simone, On. Franco Giordano, On. Graziella Mascia, On. Giovanni Russo Spena, Sen. Gigi Malabarba.

Firmatari locali:
Martino Alderigi, Maurizio Ambrosini, Francesca Arcangeli, Angelo Baggiani, Giovanni Balestrieri, Maurizio Bandecchi, Virgilio Barachini, Sandro Barbera, Carlo Bauer, Ascanio Bernardeschi, Marco Bottai, Maurizio Bini, Sergio Bontempelli, Lucia Cardone, Enzo Cerretini, Bruno Cheli, Alessandra Colì, Maurizio Cossi, Lorenzo Cuccu, Daniele Dalli, Valeria Della Mea, Roberta Fantozzi, Davide Fiaschi, Francesco Filippi, Aldo Fratoianni, Alessandro Frosini, Stefania Giannarelli, Mario Lavezzi, Claudio Lazzeri, Walter Lorenzi, Tommaso Luzzati, Piero Manfredi, Riccardo Mariani, Stefania Mazzanti, Sandro Modafferi, Gianni Morchio, Franco Mori, Luciana Piddiu, Silvia Pochini, Matteo Repeti, Maria Ruiz, Padre Agostino Rota Martis, Giuliano Sbrana, Andrea Serfogli, Stefano Teotino, Guido Tonelli, Sabrina Tuttopetto, Don Armando Zappolini.

Associazioni, gruppi, partiti, sindacati:
Africa Insieme, Circolo Agorà, Confederazione Cobas, Coordinamento dei Collettivi Medi, Coordinamento dei Collettivi Universitari, il Chicco di Senape, Rappresentanze di Base, Partito della Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti e Comuniste, Spazio antagonista “Newroz”, Unione Inquilini.

Ai fratelli pisani solidarietà da Massa

Un disobbediente

Dando per scontato la mia solidarietà vorrei sapere: qual'è l'utilità di porre firme individuali a questo documento?

Forse c'è qualcuno che conta di più e qualcun' altro che conta meno tra i disobbedienti?
Forse bisogna far vedere che ci sono persone "importanti" che solidarizzano con voi?

Un consiglio: meno opportunismo, più lavoro di classe vero, a contatto con gli operai, i disoccupati, gli immigrati.

Propaganda, ragazzi e ragazze, siete o non siete comunisti?
Siete o non siete rivoluzionari?

I fatti lo dimostreranno, per ora il giudizio è più che negativo.

UN PISANO CHE NON VUOLE CENTRI DI AGGREGAZIONE DI GIOVANI BORGHESI MA CHE VUOLE RILANCIARE IL CONFLITTO, LA COSTRUZIONE DEL PARTITO, LA RIVOLUZIONE IL COMUNISMO...

Un consiglio: trovatevi un nome meno infantile e puerile anzitutto, ed in secondo luogo andate a lavorare (se mai l'avate fatto)

rosica, rosica fannullone qualunquista che nno sei altro!

Solidarietà a Rebeldia ma pieno accordo con il post di Lenin.
Serve più contatto con le masse e meno elitarismo.
La ricerca di firme nominali è a dir poco ridicolo.
Secondo: un consiglio, siate meno bambini, meno alla ricerca di style (basta guardare i volantini) e date spazio ai contenuti, qui continuiamo a vedere feste e al massimo dibattito con i vertici disobbedienti, a quando i contenuti politici e rivendicazioni di lotta? Domani si vota per l'art.18 faceva schifo un'assemblea pubblica su questo, o siete troppo alla ricerca di legittimazione politica e prestigio dai vertici corrotti del movimento, come preti, casarini e agnoletto?

COMITATO SINISTRA POPOLARE

questo "dibattito" sulle firme individuali o meno o sullo "style" dei volantini si aggiunge alle stronzate che ogni tanto tocca leggere su Indymedia. invece di scrivere stupidaggini date una mano a Rebeldìa o fate critiche intelligenti...

Agnolotto Forum sociale mondiale?
e la Pizzo perchè solo Forum sociale Europeo?
chi me la spiega questa?

... sempre e solo sul newswire, questi salti di qualità, questi colpi di genio, queste laicizzazioni fulminanti sulla via delle firme nominali. Che essa via sia più lastricata di "facilities" nella rete delle disobbedienze pisane che altrove? Che ci sia magari qualche ragione politica? Qualcuno può tirare ad indovinare? Troppo difficile?
dimenticavo: e se un giorno si scoprisse che tutto questo (e non si tratta di Rebeldia ma di tante altre cosucce) c'entrasse anche con il tasso di astiosità politica, con quella particolare "temperatura da propaganda" (al calor bianco) che qui spesso ci delizia con le sue beghe?

da uno che per fortuna dalla moltitudine è lontanissimo
si vis pacem para bellum

Anubi (primo firmatario)