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Naufragio nel Canale di Sicilia già recuperati undici corpi
by da repubblica Tuesday, Jun. 17, 2003 at 3:42 PM mail:

Si cercano 70 persone. Altri cadaveri avvistati a largo di Lampedusa. Unità aeronavali di Marina e Finanza coinvolte nelle operazioni. Riprendono gli sbarchi: quasi 200 clandestini hanno raggiunto l'isola. Grave una bambina di 3 anni affetta da meningite.


LAMPEDUSA - Settanta persone potrebbero essere annegate nel Canale di Sicilia, 35 miglia a sud di Lampedusa. Da questa notte è in corso una vasta operazione di ricerca dopo che un peschereccio tunisino ha recuperato in mare tre naufraghi, fra i quali due donne. I tre hanno riferito di essere i superstiti di un'imbarcazione affondata sabato scorso mentre trasportava circa 70 persone.

Al momento, sono undici i corpi recuperati, ma altri cadaveri sarebbero già stati avvistati. Le operazioni interessano un vasto tratto di mare. La Marina Militare e la Guardia di Finanza hanno messo a disposizione le proprie unità aeronavali, coordinate dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia Costiera di Palermo. I responsabili dei soccorsi tempo di trovarsi davanti a un'altra tragedia come quella del settembre dell'anno scorso quando, al largo di Porto Empedocle si rovesciò un barcone con cento clandestini a bordo. Per giorni e giorni il mare restituì i cadaveri: alla fine le vittime furono una trentina.

E proprio questa notte, dopo circa quarantotto ore di pausa, sono ripresi in maniera massiccia gli sbarchi di clandestini in Sicilia. Un'imbarcazione con 137 nordafricani a bordo, intercettata questa notte, è approdata in mattinata a Lampedusa. Poche ore prima, la Marina Militare aveva scortato fino al porto due gommoni con circa 60 clandestini pakistani, sudanesi e iracheni. Il totale è quindi di 200 persone in poche ore.

Una bambina di tre anni, che era nel barcone dei nordafricani, è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Civico di Palermo per meningite. A scopo precauzionale, tutti i clandestini e i militari che li avevano accompagnati in porto sono stati posti in isolamento. A questo proposito il sindaco dell'isola Bruno Siragusa, che è un medico, a chiesto di evitare allarmismi sul rischio di epidemia per non "mettere a rischio il futuro turistico dell'isola".

Nel centro di prima accoglienza di Lampedusa si trovano attualmente oltre 400 extracomunitari, a fronte di una capienza di 190 posti. Anche a Pantelleria, i carabinieri stanno conducendo indagini alla ricerca di clandestini dopo che nove immigrati erano stati fermati all'alba in contrada Martingana.

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Esplode una bomba davanti al liceo spagnolo a Roma. Indaga l'antiterrorismo
by dall'unità Tuesday, Jun. 17, 2003 at 3:46 PM mail:

Tra le diverse ipotesi formulate riguardo all''esplosione di una bomba di media potenza avvenuta intorno alle 4,45 davanti al liceo "Cervantes'" nel quartiere Trastevere a Roma, quella di matrice terrostica sembra essere la più accreditata.

Lo scoppio ha provocato soltanto danni all' edificio: è stato divelto il portone in ferro e tutti i vetri della facciata sono andati in frantumi. Lievi danni anche ad alcune auto in sosta. Secondo gli investigatori si è trattato di un contenitore metallico di piccolo-medio calibro contenente al massimo mezzo chilo di polvere da sparo.

Il pool antiterrorismo della Procura di Roma ha avocato a sè l'inchiesta sull'ordigno esploso, anche se al momento non è arrivata alcuna rivendicazione. Il coordinatore del pool, Franco Ionta, deciderà successivamente se mantenere la titolarità dell'indagine o affidarla all'ufficio del pubblico ministero.


Immediati sono stati i collegamenti fatti dagli esperti di terrorismo con le varie manifestazioni organizzate in Spagna contro il Fies, l'equivalente del nostro art. 41 - bis, che prevede il carcere duro per mafiosi, terroristi e trafficanti di esseri umani, e quelle recenti contro l'asse Italia-Spagna che, in sede di Ue, aveva proposto una serie di sanzioni contro Cuba

Secondo il preside del liceo spagnolo «È stato senza dubbio un attentato terroristico, anche se fino ad oggi non abbiamo mai subito minacce, nè avvertimenti di alcun genere».

Ed ha aggiunto: «Una scuola che diventa un obiettivo terroristico è un fatto terribile che non ha nessun senso. In Spagna non c'è mai stata una bomba davanti ad una scuola».

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