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ANCORA UNA DURA REPRESSIONE AL VULPITTA DI TRAPANI
by odisseo Friday, Jun. 20, 2003 at 11:33 PM mail:

ANCORA UNA DURA REPRESSIONE AL VULPITTA DI TRAPANI

Oggi 20 giugno al centro di detenzione Vulpitta di Trapani si è registrato un ulteriore tentativo di fuga duramente represso dalle forze dell'ordine.
All'inizio di un trasferimento su autobus di decine di migranti verso altre strutture detentive, alcuni immigrati hanno cercato di varcare il portone di ingresso venendo immediatamente bloccato dalle forze dell'ordine. Tre
immigrati sono stati feriti e ricoverati in ospedale, per essere quindi ricondotti di nuovo al centro di detenzione. Dalle loro condizioni e dalle loro ferite si ricava la certezza obiettiva di duri pestaggi da parte delle
forze dell'ordine. Come già avvenuto poche settimane fa, anche durante l'ultima visita di una delegazione di parlamentari ed associazioni.
Il raddoppio dei tempi di detenzione e l'aumento del tempo di divieto di reingresso per gli espulsi, fino a dieci anni, oltre a tutte le norme incostituzionali della legge Bossi Fini che consentono espulsioni senza alcun riconoscimento del diritto di difesa e del diritto costituzionale di asilo,applicate con la massima discrezionalità, e spesso ai limiti dell'arbitrio, tolgono ogni speranza ai migranti iregolari internati nei CPT. Adesso a Trapani si sta aprendo un nuovo centro di trattenimento, a Salinagrande, a dieci chilometri
dalla città,probabilmente da affiancare alla futura commissionen decentrata per le richieste di asilo, che si insedierà in quella città non appena approvati
i regolamenti di attuazione della legge Bossi Fini.
Chiediamo a tutti di mobilitarsi per la fine degli abusi sempre più frequenti nei cpt italiani, da Lecce a Bologna, ed anche a Trapani.
Chiediamo alle forze di opposizione di praticare quotidianamente una vera politica di contrasto rispetto alle scelte demagogiche e razziste del governo, senza restare ancora a vantare i successi del governo dell?Ulivo contro i"clandestini", e le grandi capacità della nostra "intelligence". Più solidarietà sul campo, più opposizione in parlamento, e magari meno convegni che si
risolvono in passerelle e comunicati stampa che non servono oggi neppure per mettere a posto la coscienza.
Fulvio Vassallo Paleologo
ASGI Palermo

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