"EUROMED", cos'è e cosa pensa di fare
Il 27/28 novembre del 1995 a Barcellona si tenne il primo incontro per la creazione di una politica estera comune e condivisa tra gli stati membri della comunità europea e gli stati che si affacciano sul mediterraneo, in particolare alla conferenza "EUROMEDiteranea", proposta dalla Spagna ed appoggiata dall'Italia e dalla Francia, hanno partecipato i ministri degli esteri degli stati membri dell'unione europea e i loro colleghi di Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Israele, Siria, Libano, Autorità nazionale palestinese, Cipro e Turchia. Da questa riunione è stata esclusa la Libia adducendo come motivazione il fatto che non ha conmcluso trattati e accordi commerciali con i paesi dell'UE, in realtà è stata esclusa dell'EUROMED perché sottoposta a sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Comunque, per via della sua posizione strategica, ha partecipato a questa riunione come OSSERVATORE.
L'EUROMED si propone la creazione di un mercato unico euromediterraneo entro il 2010 ovvero una zona di libero scambio in cui saranno coinvolte quasi cinquecento milioni di persone. Ancora una volta, però, è la logica del libero mercato e della libera circolazione delle merci che viene adoperato dalla comunità in ossequio ad una filosofia, imperante dell'Europa, per cui la semplice esistenza di un grande mercato porterà al dialogo politico.
Si continua insomma a pensare di risolvere i problemi della società civile partendo dall'alto, liberalizzando i mercati, sensa pensare ad una politica dal basso che possa aiutare non solo economicamnte i paesi in via di sviluppo che si affacciano sul mediterraneo, anche perchè non dobbiamo dimenticarci che la maggior parte dei paesi che dovrebbero fare da partner per l'UE sono governati da regimi autocratici se non dittatoriali, ed è per questo che la società civile e le forze democratiche che in questi paesi si organizzano devono essere sostenute. Invece di programmare solo grandi mercati, la politica mediterranea dell'Europa dovrebbe caratterizzarsi per un sostegno alle strutture democratiche di quei paesi, ma sappiamo tutti che le regole del profitto sono quelle che vengono prese più in considerazione.
