SALONICCO Condannata militante italiana/COMUNICTAO DI SOLIDARIETA' CON LE/GLI ARRESTATE/I DURANTE IL SUMMIT DEI CAPI
EUROPEI DI SALONICCO (GRECIA). GIUGNO 2003
SALONICCO Condannata militante italiana Due anni di reclusione con sospensione della pena, tre anni di libertà condizionata e un'ammenda di tremila euro per un'italiana di 24 anni, e un francese ventiseienne fermati a Salonicco domenica durante una manifestazione che chiedeva la liberazione dei manifestanti fermati il giorno prima. I due sono stati condannati per «possesso di armi», in quanto nel bagagliaio dell'auto a bordo della quale sono stati fermati sono stati trovati bulloni, martelli, una fionda e maschere antigas che secondo i magistrati avrebbero potuto essere usati come armi. Altri sette manifestanti (uno spagnolo, un basco, un britannico, un siriano rifugiato politico in Grecia e tre greci) rimangono in carcere dopo essere stati interrogati dai magistrati. Sono accusati di fabbricazione e detenzione di esplosivi. Altri 19 sono stati rilasciati, anche se rimangono sotto accusa, e sei sono stati scarcerati dopo aver pagato una multa di 1.500 euro. Intanto, in Grecia fioccano le polemiche su chi dovrà pagare i danni seguiti alla manifestazione di sabato, quando un McDonald's, diversi negozi, banche e una ventina di auto sono stati bruciati o distrutti durante gli scontri.
COMUNICTAO DI SOLIDARIETA' CON LE/GLI ARRESTATE/I DURANTE IL SUMMIT DEI CAPI EUROPEI DI SALONICCO (GRECIA). GIUGNO 2003 Le continue manifestazioni di protesta tenutesi a Salonicco contro la globalizzazione capitalista, sono state represse con brutali cariche poliziesche, che hanno causato 100 feriti, alcuni con bruciature di 1° grado. La polizia ha usato gas Cn e Cs (gas illegali, utilizzati dagli americani in Vietnam, causanti varie formi di morte) per disperdere i manifestanti. Ad un compagno essi hanno provocato l'amputazione di una gamba (solo per un caso non è morto!). In risposta ai fatti del 21/6 73 persone sono state fermate e torturate selvaggiamente. Oggi restano ancora in carcere 27 prigioniere/i, accusati di uso e possesso d'armi. Le situazioni più gravi sono quelle di: Fernando (di Burgos), di un compagno siriano e di un compagno inglese. Queste persone subiranno sicuramente la carcerazione preventiva senza garanzie. Il prigioniero siriano è stato condannato a morte nel suo paese e corre il rischio di essere deportato in quanto extracomunitario. I casi di Ferdinando e del compagno inglese, costituiscono due montaggi politico-massmediatici. Fernando è descritto come un terrorista ricercato a livello internazionale perché a capo dell'anarchismo internazionale. L'inglese è invece accusato del porto di armi che gli sono state messe addosso dalla polizia. La situazione di Fernando è molto grave, è stato sottoposto ad una serie di torture che gli hanno provocato dei problemi di salute ed è incline all' anemia. Lo vorrebbero accusare di banda armata, e potrebbero dargli 15 anni di prigione. Sembra che vogliano fare di lui il capro espiatorio. Un altro compagno di Madrid, detenuto a Salonicco, ha subito torture da parte della polizia, le sue braccia sono completamente ricoperte di lividi e in alcune parti della testa è privo di capelli, perché gli li hanno strappati trascinandolo. Le/i compagne/i anarchiche/i greche/i hanno aperto un conto di solidarietà per le/i prigioniere/i di Salonicco. Servono 30.000 euro per le spese di processo, cauzione e sostegno: Banco Pireos 5209-0164-58-443 A nome di Ieropouos Ioannis.
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