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Una rivolta contro il liberismo Le ragioni dell'opposizione iranian
by Liberazione in edicola oggi Tuesday, Jul. 08, 2003 at 1:59 PM mail:

Le ragioni dell'opposizione iraniana Una rivolta contro il liberismo

Le ragioni dell'opposizione iraniana

Una rivolta contro il liberismo




Negli ultimi giorni siamo testimoni della rivolta degli studenti in Iran. Studenti che manifestano, scioperano, scompaiono e che vengono arrestati e uccisi. Tutto questo per noi iraniani è uno spettacolo che va in scena da 22 anni, alternando una staffetta di attori ed autori. Negli anni Ottanta studenti, giovani donne e uomini morivano perché comunisti, mojahed e fadaii. Le giovani compagne prima violentate, perché vergini, e poi fucilate: la legge degli autori del nostro spettacolo prevede che per morire, le donne non siano vergini. Negli anni Novanta gli autori mettono in scena uno spettacolo rinnovato, ma gli attori hanno sempre gli stessi ruoli. Il nuovo autore è il Presidente Khatami. Lui ha il favore della critica, è una figura mediatica. Così parte l'ultimo spettacolo chiamato "Il riformista". La differenza con il passato è che nel nuovo spettacolo uno degli autori ha voluto recitare il ruolo principale. Il presidente "riformista" oggi ha scoperto che questo spettacolo è verso la fine, perché dal teatro dell'assurdo si sta trasformando in uno spettacolo di strada, per tutti: il nuovo titolo è "la rivolta popolare". Oggi tutti, compresi gli americani, vorrebbero un cambio dello spettacolo, l' Unione Europea vuole essere il nuovo impresario, ma tutti dimenticano che gli attori di questi tristi anni non erano dei "freelance". Non si decide di morire per caso e senza ideali, i nostri eroici attori avevano le loro identità politiche: è su questo che oggi, chi difende la lotta degli studenti iraniani, deve rompre il muro dell'omertà. Tutti i prigionieri e i condannati a morte hanno il loro nome e cognome e la loro appartenenza politica. Oggi invece, i sostenitori del "riformista" Khatami vorrebbero negare tutto questo. Per questo noi, pur ringraziando il giornale "Il Riformista" per avere focalizzato l'attenzione sul caso iraniano, rifiutiamo di partecipare all'iniziativa che ha organizzato. Chi oggi cerca di dire che la lotta è solo degli studenti, e che non esistono le organizzazioni politiche, vorrebbe nascondere il movimento degli operai iraniani da settimane in lotta nelle industrie tessili e nell'industria del gas. Tutto questo ha un solo obbiettivo: prepare un'eventuale intervento straniero in Iran. E' singolare che chi oggi difende gli studenti, negli anni passati ha sostenuto il governo della Repubblica Islamica vendendogli armi e tecnologie di ogni genere. Ricordo come Luciano Violante, a commento del suo viaggio in Iran, compiuto da Presidente della Camera a ridosso dei fatti del '99 all'università di Teheran, dicesse: «Ho parlato con gli studenti e la situazione dell'Iran è democratica». L' Iran di oggi è una polveriera di rivolte. Bisogna dire con chiarezza se sosteniamo Khatami o gli studenti ed il popolo iraniano? Sostenere gli studenti perché il "riformista" Khatami possa continuare l'inganno, è la formula di coloro che negano l'evidenza socio-politica del nostro paese. La rivolta è iniziata contro le privatizzazioni, punto di condivisione tra il regime iraniano ed il sistema neo liberista mondiale. Come si spiega allora la difesa degli studenti da parte dei neo liberisti europei?

Ali Ghaderi
Responsabile esteri dell'organizzazione dei fedaian del popolo iraniano 

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