Corteo a Messina per chiedere l'immdediata scarcerazione di Jimmi
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Le lotte sociali non si processano
Jimmy libero!!
Dal 28?3 agosto 2003 si svolge nelle località di Faro (ME) a Cannitcllo (Villa S.Giovanni) il 2° campeggio - quest'anno internazionale - contro il progetto di costruire un ponte sullo stretto di Messina.
Questo canpeggio vede la presenza massiccia a qualitativa di molteplici realtà politiche a sociali del meridione a movimenti nazionali, realtà sindacali di base, associazioni ambientaliste e cittadini/e the si pongono i1 problema delta salute, delta devastazione ambientale, dello sfruttamento speculativo dei territori meridionali.
I campeggi di Cannitello e di Punta Faro individuano nella costruzione di tutte le grandi opere in atto nel nostro territorio nazionale - Treni Alta Velocità trafori, inceneritori, elettrodotti – e in particolare nella costruzione del ponte di Messina un disegno disastroso e nocivo per t'ambiente e un vero e proprio "furto" ai danni della collectività di denaro pubblico: il denaro e il patrimonio demaniale saranno utilizzati per arricchire maggiormente potentati locali e nazionali oltre che ministri e politici quali Berlusconi, Lunardi a Previti.
Gli stessi politici truffatori e inquisiti fabbricano leggi per autoassolversi (immunità parlamentari; leggi Cirami) sono gli stessi che fanno i moralisti quando si parla di un indulto che permetterebbe a detenuti per reati minori di uscire dalle carceri!
Carceri che in questa stagione versano in condizioni sempre più disumane e che vedono negati i più elementari diritti ai detenuti stessi in un sud dove. ai problemi strutturali come la disoccupazione, necessità di abitazione, servizi sociali e sanitari, il degrado a la miseria. i governi rispondono con precarizzazione del lavoro; privatizzazione dei servizi e dei bisogni essenziali come 1'acqua, con la militarizzazione dei territori a repressione.
Jimmy è un compagno meridionale che come tanti altre/i si oppone a tutto questo stato di cose: è
stato protagonista insieme con altre/i compagne/i della mobilitazione contro il g8 a Genova e rimane ancora in carcere, senza nessuna prova concreta di reato, senza processo.
Dopo i "fatti" di Genova i Ros e i magistrati hanno messo a punto un'opera costante di repressione nei confronti di tutte le lotte sociali e delle realtà di movimento.
In un contesto nazionale cosi fortemente repressivo, chi lotta per il diritto alla casa, alla salute, all’istruzione, alla libera circolazione delle persone viene definito "pericolo pubblico" e quindi diventa oggetto dl persecuzione giudiziaria e restringimento delle libertà.
Jimmy è uno di noi!!
I partecipanti dei campeggi contro il ponte riunitisi in questi giorni in Sicilia a in Calabria, da Cannitello e Ganzirri, chiedono unanimamente la libertà immediata di Jimmy, il ritorno ai suoi affetti ed alle sue lotte.
MANIFESTAZIONE
GIOVEDì 31 LUGLIO Ore 18 Carcere Gazzi
Le Lotte sociali non si criminalizzano!
I movimenti non si arrestano!
Jimmy Libero subito!
