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Palestina: (stra)ordinaria repressione israeliana
by copy/paste agenzie Tuesday, Aug. 26, 2003 at 10:47 AM mail:

MILITARI ISRAELIANI CATTURANO DUE PALESTINESI IN OSPEDALE STRISCIA DI GAZA, CONTINUANO LE RAPPRESAGLIE PALESTINESI CINQUE COLPI DI MORTAIO CONTRO INSEDIAMENTO A GAZA

Almeno tre palestinesi sono rimasti feriti dai colpi esplosi da alcuni carri armati israeliani schierati a difesa del blocco di insediamenti ebraici di Gush Katif, situato nei pressi della citta' autonoma di Khan Younis, nel settore sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti ospedaliere e la notizia e' poi stata confermata dai servizi di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui "sono anche state danneggiate parecchie abitazioni". Dal canto suo l'Esercito d'Israele ha ribattuto, alludendo a una reazione, che nella notte almeno undici proietti di mortaio erano stati sparati contro una zona industriale compresa nel perimetro di Gush Katif; non vi sarebbero pero' stati feriti ne' danni particolari. (AGI)

STRISCIA DI GAZA, CONTINUANO LE RAPPRESAGLIE PALESTINESI Nuovi spari contro insediamenti israeliani: nessun ferito Roma, 26 ago. (Ap.Biscom) - Continuano senza sosta le iniziative dei militanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Nuovi colpi d'arma da fuoco sono stati avvertiti, a partire da questa notte, in varie zone della regione. All'alba di oggi i palestinesi hanno sparato sette colpi di mortaio verso le postazioni militari e gli insediamenti israeliani a Gush Katif. Secondo quanto riferito dall'edizione on line del quotidiano Haaretz non ci sarebbero stati feriti. Durante la notte, invece, un gruppo di militanti palestinesi ha sparato contro un campo profughi di Balata e ha fatto esplodere una bomba vicino all'area occupata da un contingente militare israeliano. Anche in questo caso, però, non si registrano feriti o danni evidenti. Nella Striscia di Gaza, inoltre, quando era ancora buio, i palestinesi hanno sparato dei colpi di mortaio e proiettili contro soldati e civili nell'area degli insediamenti di Neve Dekalim; due missili anti-tank sono stati sparati infine contro una base delle forze di difesa israeliane vicino l'insediamento di Ganei Tal. Nessun militare è rimasto ferito.

MILITARI ISRAELIANI CATTURANO DUE PALESTINESI IN OSPEDALE Martiri Al-Aqsa feriti portati via in barella e poi in ambulanza Nablus (Cisgiordania), 26 ago. (Ap) - Militari israeliani sono entrati nell'ospedale di Nablus, hanno catturato due militanti delle Brigate Martiri di Al Aqsa che erano ricoverati con ferite, li hanno caricati su barelle e poi sono andati via in ambulanza. Lo hanno rivelato dirigenti dell'ospedale palestinese e l'esercito. I due militanti, membri della Brigata Martiri di Al Aqsa, il gruppo estremista legato ad Al Fatah, la fazione di Arafat, erano rimasti feriti venerdì in una sparatoria con i soldati. Un terzo militante era stato ucciso. I due uomini, Othman Younis di 27 anni e Fahid Bani-Odeh di 25, sono stati portati all'ospedale Beilinson, secondo fonti militari. Israele accusa Younis di essere responsabili di diversi attentati nei quali almeno dieci persone sono state uccise. Il più recente attentato è quello del 12 agosto, nella città di Rosh Haayin. Younis e Bani-Odeh sono descritti dal portavoce del loro gruppo, Abu Mojahed, come membri dell'ala dura di Al-Aqsa. Mojahed ha confermato che Younis era coinvolto nell'organizzazione dell'attentato a Rosh Haayn.

CINQUE COLPI DI MORTAIO CONTRO INSEDIAMENTO A GAZA Ma nessuno a Gush Katif è rimasto ferito, dice radio israeliana Roma, 26 ago. (Ap) - Cinque colpi di mortaio sono stati sparati nella notte contro una base dei militari israeliani nell'insediamento di Gush Katif, nella Striscia di Gaza. Nel darne notizia, la radio israeliana, citata dal sito online del quotidiano Ha'aretz, ha detto che nessuno è rimasto ferito.

Sidone (Libano), 26 ago. - Ennesimo attentato nel campo profughi palestinese di Ain el-Helweh, il piu' vasto del Libano: e' stato preso di mira un esponente di 'al-Fatah', la fazione maggioritaria in seno all'Olp della quale e' capo lo stesso presifdente dell'Anp, Yasser Arafat. Stando a fonti palestinesi, nella notte ignoti aggressori hanno lanciato una bomba a mano contro l'abitazione all'interno del campo di Ali Zubaidat, dirigente locale appunto di 'al-Fatah'; l'esplosione ha investito la figlia diciottenne dell'uomo, Fatima, che e' rimasta ferita. Ain el-Helweh e' situato alla periferia di Sidone, nell'estremo sud libanese, ed e' strato teatro di ripetuti scontri armati tra frange palestinesi e tra queste ultime e vari gruppi radicali, che attaccano di preferenza proprio gli uomini del movimento guidato da Arafat. In una sparatoria a maggio rimasero uccise otto persone. Il campo e' considerato dalle autorita' di Beirut un'autentica terra di nessuno, in mano agli integralisti islamici e alla criminalita' organizzata, e le truppe regolari si limitano a presidiarne il perimetro ma guardandosi bene dal porvi dentro piede. (AGI)

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#1
by copy/paste agenzie Tuesday, Aug. 26, 2003 at 10:58 AM mail:

Adnkronos) - ''Sembra non avere fine la spirale della violenza in Palestina e Israele. La comunita' internazionale, dai singoli Stati, alle Nazioni Unite, all'Unione Europea sembra avere abbandonato ogni applicazione del diritto internazionale per una politica senza principi e senza regole che non siano quelle dettate dalla convenienza delle proprie alleanze con un conseguente comportamento di 'doppio binario'. Lo scrive sul settimanale 'La Rinascita' in edicola venerdi',, l'europarlamentare di Rifondazione comunista Luisa Morgantini, affrontando la questione del conflitto israelo-palestinese. ''Non c'e' dubbio alcuno che bisogna fermare gli attentati suicidi-omicidi degli estremisti palestinesi -scrive l'esponente di Prc- non solo perche' attaccano civili, sono un crimine e minano la causa palestinese. Non sarebbe piu' semplice e giusto imporre al governo israeliano il ritiro immediato dai territori occupati della Cisgiordania e Gaza secondo le decine di risoluzioni delle Nazioni Unite?''. Secondo La Morgantini si dovrebbe ''imporre di smantellare il muro che impedisce ai cittadini di Qalkilia persino di vedere il sorgere del sole e di liberare i prigionieri politici che sono più di settemila di cui 320 minori e di cui solo qualche centinaia sono responsabili di atti di terrorismo o di complicita' con azioni militari. E perche' non dislocare sul territorio una forza internazionale di interposizione per la protezione della popolazione civile sia palestinese che israeliana?''. (Sin/Pe/Adnkronos)



UNA ESPULSIONE DEL PRESIDENTE FAREBBE CROLLARE L'AUTORITA' Roma, 26 ago. (Adnkronos) - ''In caso di esilio, continuerebbe a fare le stesse cose ma da un altro Paese. Il rais si trova gia' in una situazione di isolamento totale. La sua cacciata sarebbe solo un'azione simbolica, contraria agli interessi israeliani''. Lo dichiara in una intervista al 'Corriere della Sera' Danny Rubinstein, esperto di questioni palestinesi ed autore di una biografia su Yasser Arafat, a proposito della ipotesi di una espulsione del presidente palestinese. Secondo Rubinstein cacciare il rais dai territori non e' dunque una soluzione. Anzi. ''Espellere Arafat significherebbe far crollare l'Autorita' palestinese. Un passo del genere sarebbe assolutamente controproducente per Israele'', afferma. E, se le colpe di Arafat, spiega l'esperto, ''stanno piu' in quello che non fa, che in quello che fa'', secondo Rubinstein ''i palestinesi devono indebolire le infrastrutture del terrorismo alla base, con arresti di massa e chiari messaggi politici. E gli israeliani devono uscire dai territori''.

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#2
by copy/paste agenzie Tuesday, Aug. 26, 2003 at 11:13 AM mail:

(AGI/AFP) - Jenin, 26 ago. - Almeno un palestinese e' rimasto ferito a Jenin, ove di primo mattino sono tornate a penetrare le truppe israeliane a bordo di alcune decine di fuoristrada: gli occupanti hanno ben presto ingaggiato uno scontro a fuoco con miliziani locali che tentavano di resistere, durante il quale e' stato appunto colpito il palestinese. Lo hanno denunciato testimoni oculari, la cui versione e' stata confermata da fonti dei servizi di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese. Dopo la sparatoria, i militari ebraici hanno reimposto il coprifuoco in citta' e intrapreso una serie di rastrellamenti casa per casa, probabilmente alla ricerca di estremisti.

Roma, 26 ago. (Adnkronos) - ''Ci sono varie possibilita', ma penso che espellerlo dai territori sarebbe quella meno dannosa per il nostro Paese e la piu' praticabile''. Cosi' Caroline Glick, firma del quotidiano in lingua inglese 'Jerusalem Post', interviene con una intervista al 'Corriere della Sera' nel dibattito su un possibile esilio per Yasser Arafat. ''Abbiamo pensato che fosse un partner di pace -afferma la giornalista-. Invece ha animato il terrorismo contro di noi e l'Autorita' palestinese ha coperto gli estremisti''. Secondo la Glick, a questo punto Israele ha di fronte ''una sola scelta. Distruggere le organizzazioni che compiono atti terroristici e smantellare l'Autorita' di Arafat''. ''Dopo -aggiunge- sara' possibile trovare una nuova leadership in casa palestinese con la quale concludere un accordo di pace''. (Mig/Pe/Adnkronos)


Ramallah, 26 ago. (Adnkronos) - L'apparato alle dirette dipendenze del presidente palestinese Yasser Arafat ha ordinato alle forze della sicurezza nazionale di aprire un'inchiesta sulle fonti dei conti bancari intestati all'organizzazione estremista Hamas, e di prevenire il lancio di missili e mortai dalla Striscia di Gaza. Lo scrive oggi il sito del quotidiano israeliano Ha'aretz, che definisce senza precedenti le misure intraprese. Il quotidiano nota che le misure adottate dal ministro palestinese della Sicurezza Mohammed Dahlan contro i gruppi estremisti si sono per ora limitate al blocco di quattro tunnel per il contrabbando di armi fra il confine egiziano e la Striscia di Gaza

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#3
by copy/paste di agenzie Tuesday, Aug. 26, 2003 at 2:04 PM mail:

ABU MAZEN INCONTRA MEMBRI GOVERNO E CONSIGLIO LEGISLATIVO Tra una settimana il discorso sui primi 100 giorni al potere Nablus, 26 ago. (Ap) - Il primo ministro palestinese Abu Mazen ha progettato di recarsi oggi nella Striscia di Gaza per incontrare i membri del suo governo. Durante il viaggio - secondo quanto riferito da un funzionario in condizioni di anonimato - Abu Mazen avrà un colloquio anche con alcuni rappresentanti del Consiglio Legislativo Palestinese che verterà sul discorso della prossima settimana in cui Abbas esprimerà le sue considerazioni sui primi 100 giorni di potere. Il primo ministro sta cercando di affrontare il tentativo del presidente dell'Autorità palestinese, Yasser Arafat, di ridurre ai minimi termini il suo raggio d'azione. Arafat ha nominato ieri Jibril Rajoub, uno dei fedelissimi del rais, alla carica di Consigliere per la Sicurezza nazionale. Un ruolo ancora da definire operativamente ma che essenzialmente dovrebbe essere di carattere consultivo: in sostanza, un modo per Arafat - che del nuovo Consiglio per la Sicurezza sarà il Presidente - di tenere maggiormente sotto controllo le forze di sicurezza palestinesi, le sole sulle quali l'Anp può contare se vuole agire contro i gruppi estremisti, come richiesto dagli accordi della Road Map e come insistono Stati Uniti ed Israele prima di procedere con l'applicazione del piano di pace. Coa/Mgi

ISRAELE: INTERESSATI A SCAMBIO PRIGIONIERI CON HEZBOLLAH Ministro Shalom: "Speranzosi su ritorno dei nostri ragazzi" Gerusalemme, 26 ago. (Ap) - "Israele è interessata allo scambio di prigionieri con gli Hezbollah". Così - secondo quanto riferito da Radio Israele - il ministro degli Esteri israeliano, Silvan Shalom, ha commentato oggi la possibilità di giungere a uno scambio di detenuti con i guerriglieri libanesi. "Negli ultimi giorni ci sono stati movimenti da parte degli Hezbollah, e io sono molto speranzoso sul fatto che gli ulteriori passi dei prossimi giorni porteranno al risultato sperato di un ritorno a casa dei nostri ragazzi". Il governo israeliano e gli Hezbollah stanno discutendo della possibilità di uno scambio di prigionieri già da più di cinque anni. La maggior parte delle trattative sono state condotte grazie alla mediazione del servizio di intelligence tedesco. Secondo Channel One, il capo dell'intelligence tedesca, Ernst Uhrlau, nei giorni scorsi si sarebbe recato in visita all'uomo d'affari israeliano Elhanan Tannenbaum preso in ostaggio dagli Hezbollah nell'ottobre del 2000. Il funzionario avrebbe trovato l'uomo in "condizioni ragionevoli". Hassan Nasrallah, leader del gruppo filo-iraniano degli Hezbollah, ha ripetutamente chiesto il rilascio di 13 prigionieri libanesi detenuti in Israele, tra cui figurano anche alcuni leader dei guerriglieri. Gli israeliani nelle mani degli Hezbollah sarebbero invece quattro: oltre Tannenbaum sarebbero detenuti anche tre soldati.


MEDIATORE TEDESCO INCONTRA ISRAELIANO RAPITO DA HEZBOLLAH = Gerusalemme, 26 ago. (Adnkronos) - Un mediatore tedesco ha potuto incontrare Elhanan Tannenbaum, un uomo d'affari israeliano rapito tre anni fa dal movimento sciita libanese dell'Hezbollah. Lo ha reso noto il primo canale della televisione israeliana. Ernst Uhrlau, coordinatore dei servizi tedeschi, ha riferito che Tannenbaum e' in condizioni di salute ragionevolmente buone e si trova ancora nelle mani del ''Partito di Dio''. Ieri Israele ha restituito al movimento libanese, tramite la Croce Rossa, i corpi di due guerriglieri morti nel 1998 e nel 1999. Secondo le fonti la restituzione e' stata avviata dopo l'incontro fra Uhrlau e Tannenbaum. Ora proseguira' la trattativa per giungere al rilascio dell'uomo d'affari in cambio di Hezbollah detenuti in Israele. Oltre a Tannenbaum, rapito in circostanze mai chiarite nell'ottobre 2000, gli hezbollah hanno catturato nello stesso periodo tre soldati israeliani, che pero' sono probabilmente morti per le ferite riportate nell'attacco e dei quali non si hanno mai piu' avuto notizie.

MILITANTI PALESTINESI ARRESTATI IN OSPEDALE DA ISRAELIANI = (AGI/AFP) - Nablus, 26 ago. - Due militanti palestinesi, rimasti feriti la settimana scorsa in uno scontro a fuoco con le truppe israeliane a Nablus, sono stati arrestati oggi in un ospedale della citta' autinoma cisgiordana da agenti dei servizi di sicurezza ebraici; questi erano erano riusciti a penetrare clandestinamente nel nosocomio, e hanno poi portato i prigionieri in Israele, ove sono stati di nuovo ricoverati. Al momento della cattura ambedue i palestinesi erano coscienti e uno di loro, Sanad Bani Odeh, era collegato a un respiratore artificiale. Odeh e il suo compagno Odman Abu Ghmouche, 27enni, appartengono alle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, braccio armato di 'al-Fatah', la principale fazione dell'Olp di cui e' capo lo stesso presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, Yasser Arafat.

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by chi è causa del suo mal... Tuesday, Aug. 26, 2003 at 2:18 PM mail:

chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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