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Palestina: aggiornamenti 27 agosto
by ilnonsubire e imemc.org Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:01 AM mail:

Palestina: aggiornamenti 27 agosto. Fonti: Imemc, haaretz e esercito israeliano.

Un'altra giornata nata all'insegna della violenza e dell'umiliazione nei territori palestinesi. L'esercito e Israele si rendono attivi militarmente e politicamente fin dal primo mattino per continuare ad ammazzare ogni minima speranza di pace... nonostante si continui a dire che solo loro vogliono la pace.
La giornata, per gli israeliani, inizia da Bethlemme quando l'esercito dello stato ebraico entra in un campo profughi vicino (Aida) incontrando una forte resitenza da parte dei giovani del campo e dei campi vicini. Vicino alla Toma di Rachel i soldati uccidono cosi un bambino e non contenti si portano via il corpo rendendo cosi difficile il riconoscimento della persona. La tensione resta alta nel campo di Aida e in tutta l'area di Bethlemme e provocatoriamente l'esercito rioccupa il campo in serata. L'esercito si giustifica affermando che il campo profughi sarebbe nella parte C, ovvero la parte israeliana. Non importa sapere che il campo e' diventato parte C da quando Israele ha costruito li una mega colonia, e da quando ha cosi portato la violenza nella zona.

La giornata e l'attenzione degli israeliani si sposta di colpo nell'area di Ramallah dove, come in tutta la Palestina, si appresta ad iniziare i "festeggiamenti" con cortei e iniziative per il secondo anniversario dell'assassinio (un missile dentro casa) del leader del Fronte Popolare di Liberazione della Plestina Abo Ali Mustafa. Nel pomeriggio l'esercito israeliano, proprio prima dell'inizio dell'iniziativa e del corteo, entra violentemente nell'ufficio centrale del Fronte e arresta indiscriminatamente 25 giovani presenti all'interno in quel momento. I giovani vengono cosi caricati su camionette israeliani e trasportati in un luogo sconosciuto senza niente a loro carico contro.

Ramallah risponde con un corteo di massa enorme. Il corteo oltre a ricordare Abo Ali Mustafa e' ovviamente contro l'occupazione e la nuova invasione e rappresaglia israeliana. Ma sopratutto il corteo ha un messaggio preciso da consegnare: "il primo ministro Abu Mazen e io ministro della sicurezza devono dimettersi". Abu Mazen and Dahlan diventano cosi l'obbiettivo dei cori e delle richieste. Viene chiesto persino ad Arafat di lanciare un voto di sfiducia verso l'attuale governo palestinese. Davanti alle violenze israeliani il popolo palestinese resta cosi compatto per un'unica soluzione: fine dell'occupazione... poi si parla di pace e quant'altro.

Il presidente Arafat dal canto suo cerca ancora di mediare e salvare la situazione, a livello nazionale e internazionale, e durante la giornata rilascia dichiarazioni di intenti. Arafat afferma infatti di essere pronto a mobilitare e attivare le "forze di sicurezza" ma solo se Israele ferma l'occupazione nelle citta' Palestinesi. La dichiarazione arriva inoltre in una giornata complessa politicamente dentro al governo palestinese, giornata che si e' conclusa con una richiesta per un voto segreto. Arafat inoltre sottolinea che non rischiera' lo scoppio di una guerra civile agendo cosi come richiesto da Israele, ovvero senza condizioni ma solamente eseguendo i loro ordini.

Israele e gli Stati Uniti fanno sapere imemdiatamente di non accettare queste proposte e non contenti spingono ancora su un piano fatto solo di violenza e occupazione nei territori.
L'esercito israeliano infatti tengono Jenin e il campo profughi sempre sotto coprifuoco, e non contenti occupani anche i villaggi Jab'a e Zababdeh, occupando, perquisendo e distruggendo case. Alla fine della giornata l'esercito dichiara di aver arrestato alcuni Palestinesi, ancora incerto pero' il numero reale degli arresti, cosi come dei feriti di questa nuova incursione.

A Nablus pure la situazione non migliora assolutamente. In citta' e in tutta l'area l'esercito israeliano compie svariate azioni militari, alla fine si parla di arresti di massa e molti feriti. 2 bambini sotto i 13 anni riportano grave ferite. L'esercito intatto fa sapere che il coprifuoco a Nablus continuera' a tempo indefinito.

Per ora e' tutto...
... questa resta la loro pace.

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